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Castel Castagnajo, Castelcastagnajo - Val d'Arno Casentinese

 

(Castelcastagnaio)

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    CASTAGNAJO (CASTEL). Casale con castellare e popolo (San Bartolommeo) nel piviere di Romena, dato nel 1831 a quello di Stia, nella cui Comunità è situato, Giurisdizione e quasi 4 miglia a maestro di Pratovecchio, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
    Trovasi presso la destra ripa dell'Arno 2 miglia sopra a Porciano, dai quali conti dipendeva Castel Castagnajo e il vicino casale omonimo, che tuttora la
    Villa si appella. – Del casale di Castel Castagnajo fa speciale menzione un istrumento rogato nella canonica di Stia, nell'aprile del 1054, per il quale il conte Guido del fu Conte Alberto donò alla chiesa di S. Maria di Sprugnano, fra le varie sostanze, un pezzo di terra con case poste infra casale castello Castagnajo. (ANNAL. CAMALD.)
    Anche il Castel Castagnajo risentì i tristi effetti della battaglia di Montaperto. Stantechè i Ghibellini dopo quella vittoria andarono per lo contado a devastare casali e edifizi dei Guelfi, fra i quali furono le torri e case di Castel Castagnajo con i mulini sull'Arno attinenti al conte Guido figlio del conte Tegrimo signore di Porciano, come seguace di parte Guelfa. – (P. ILDEFONSO.
    Delizia degli eruditi toscani, T. VIII)
    Di qual piccola entità fosse questo castello si può dedurre da una convenzione fatta nel 1251 dal Conte Guido Guerra con i suoi vassalli di Campo Lombardo, per la quale obbligò due di quegli uomini a guardare in tempo di guerra notte e giorno il cassero o torre di Castel Castagnajo. – Il casale con la soppressa parrocchia di S. Michele di Pratiglione, di padronato dei conti Guidi, erano compresi nella corte e distretto di Castel Castagnajo, la cui popolazione attualmente è di 156 abitanti.

    VALLE DELL’ARNO CASENTINESE, o VAL D’ARNO CASENTINNESE. – E’ il primo ed il più alto bacino dell’Arno, circoscritto dall’Appennino della
    Falterona
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    , dove ha origine il fiume maggiore della Toscana; il qual bacino è fiancheggiato a levante dall’Appennino di Camaldoli e del Bastione, da cui si staccano i contrafforti dell’Avernia, del Monte Foresto e dell’Alpe di Catenaja, mentre la base occidentale di quest’ultimo monte scende sulla ripa dell’Arno allo stretto di S. Mamante. Chiude poi a ponente il Bacino casentinese, alla destravb della Falterona, il monte della Consuma, il quale girando da ponente a ostro va a congiungersi al monte di Secchieta sopra la Vallombrosa, e questo ai monti di Prato Magno e dell’Alpe di S. Trinità, fino a che il fianco orientale di quest’ultimo scende a chiudere dal lato di ponente il Bacino casentinese dirimpetto allo stretto di S. Mamamnte.
    Fanno parte, come dissi, di cotesto bacino tutti i
    valloni e vallecole delle fiumane e torrenti che fluiscono nell’Arno dentro i limiti testè designati. Tali sono, alla sinistra l’Archiano ed il Corsalone, ed alla destra il Solano ed il Salutio.
    Il bacino del Val d’Arno casentinese confina dirimpetto a grecale, mediante il giogo dell’Appennino, con la Valle superiore del Savio, da levante a scirocco con la Val Tiberina Toscana, di fronte a ostro con la Valle dell’Arno aretino, dirimpetto a libeccio mediante i monti di Prato Magno e dell’Alpe di S. Trinità con la Valle dell’Arno superiore, mentre resta dirimpetto al suo ponente e a maestrale la Val di Sieve ed a settentrione di là dalla Falterona e dall’Appennino dai Camaldoli si aprono le
    Valli superiori del Monone, del Savio e dei Tre Bidenti.
    Spettano a cotesta Valle del Casentino due
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    celebri Eremi edificati da due insigni fondatori di Ordini religiosi, cioè, Camaldoli, daS. Romualdo, e l’Avernia, da S. Francesco d’Assisi.
    All’
    Articolo CASENTINO indicai la popolazione con la superficie territoriale delle 13 Comunità ch’io comprendeva nella regione casentinese, comecchè il territorio di due di esse (Subbiano e Talla) si estenda in parte nel contiguo Bacino del Val d’Arno aretino.
    Che però detraendo a queste due Comunità, per approssimazione, un terzo della loro superficie territoriale e della respettiva popolazione, aggiungerò il restante al secondo
    Bacino contiguo. Quindi, avendo potuto in seguito rettificare meglio non tanto la superficie quanto il numero degli abitanti del Casentino nelle altre undici Comunità, sia per quelle dell’anno 1833, come del 1844, trovo che ne risulta il Prospetto seguente.

    PROSPETTO della SUPERFICIE QUADRATA e della POPOLAZIONE del VAL D’ARNO CASENTINESE e dei VALLONI SUOI TRIBUTARJ negli anni 1833 e 1844

    1. nome del Capoluogo della Comunità: Bibbiena
    superficie territoriale in quadrati agrari: 25311,64
    abitanti nel 1833: n° 4462
    abitanti nel 1844: n° 5033
    2. nome del Capoluogo della Comunità: Castel Focognano
    superficie territoriale in quadrati agrari: 10919,75
    abitanti nel 1833: n° 2734
    abitanti nel 1844: n° 2705
    3. nome del Capoluogo della Comunità: Castel S. Niccolò
    superficie territoriale in quadrati agrari: 19117,82
    abitanti nel 1833: n° 3741
    abitanti nel 1844: n° 4241
    4. nome del Capoluogo della Comunità: Chitignano
    superficie territoriale in quadrati agrari: 43191,55
    abitanti nel 1833: n° 949
    abitanti nel 1844: n° 1007
    5. nome del Capoluogo della Comunità: Chiusi nel Casentino
    superficie territoriale in quadrati agrari: 29898,34
    abitanti nel 1833: n° 1939
    abitanti nel 1844: n° 2125
    6. nome del Capoluogo della Comunità: Monte Mignajo
    superficie territoriale in quadrati agrari: 13075,94
    abitanti nel 1833: n° 1570
    abitanti nel 1844: n° 1920
    7. nome del Capoluogo della Comunità: Ortignano
    superficie territoriale in quadrati agrari: 5590,42
    abitanti nel 1833: n° 854
    abitanti nel
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    1844: n° 906
    8. nome del Capoluogo della Comunità: Poppi
    superficie territoriale in quadrati agrari: 28405,63
    abitanti nel 1833: n° 5201
    abitanti nel 1844: n° 5652
    9. nome del Capoluogo della Comunità: Prato Vecchio
    superficie territoriale in quadrati agrari: 225631,93
    abitanti nel 1833: n° 3707
    abitanti nel 1844: n° 4182
    10. nome del Capoluogo della Comunità: Reggiolo
    superficie territoriale in quadrati agrari: 5125,70
    abitanti nel 1833: n° 700
    abitanti nel 1844: n° 707
    11. nome del Capoluogo della Comunità: Stia
    superficie territoriale in quadrati agrari: 17948,20
    abitanti nel 1833: n° 2510
    abitanti nel 1844: n° 2964
    12. nome del Capoluogo della Comunità: Subbiano (per 2/3 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 15354,92
    abitanti nel 1833: n° 1872
    abitanti nel 1844: n° 1900
    13. nome del Capoluogo della Comunità: Talla (per 2/3 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 12027,56
    abitanti nel 1833: n° 1350
    abitanti nel 1844: n° 1460
    - TOTALE superficie territoriale in quadrati agrari: 451599,40
    - TOTALE abitanti nel 1833: n° 31589
    - TOTALE abitanti nel 1844: n° 34802
Localizzazione
ID: 1090
N. scheda: 13020
Volume: 1; 5
Pagina: 324 - 325; 637 - 638
Riferimenti: 330
Toponimo IGM: Castelcastagnaio
Comune: PRATOVECCHIO
Provincia: AR
Quadrante IGM: 107-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1713743, 4854870
WGS 1984: 11.65861, 43.81755
UTM (32N): 713807, 4855044
Denominazione: Castel Castagnajo, Castelcastagnajo - Val d'Arno Casentinese
Popolo: S. Bartolommeo a Castelcastagnajo
Piviere: (S. Pietro a Romena) S. Maria Assunta a Stia
Comunità: Stia
Giurisdizione: Pratovecchio
Diocesi: Fiesole
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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