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Dizionario Geografico Fisico
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Castagneto della Gherardesca - Cave di Marmi

 

(Castagneto Carducci - Podere Pieve (a O))

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    CASTAGNETO DELLA GHERARDESCA nella Maremma Massetana. Grosso e popoloso Castello cui fanno corona nuovi sobborghi con pieve (S. Lorenzo) e residenza di un Podestà, capoluogo della Comunità della Gherardesca nel Vicariato Regio di Campiglia, Diocesi di Massa marittima, Compartimento di Pisa.
    Risiede sopra un elevato risalto di collina che si dirama dagli sproni meridionali dei monti della Gherardesca, riparato a levante dalla superiore giogana dei monti di Campiglia, di Sassetta e del Poggio al
    Pruno, mentre a ostro e a ponente ha libera la veduta del subiacente mare.
    È posto nel grado 28° 16' di longitudine e 43° 9’ 8" di latitudine, 9 miglia toscane a settentrione di Campiglia, 18 a settentrione-grecale di Piombino, 32 a ponente-maestro di Massa marittima, 45 a ostro di Pisa. Non vi è duopo domandare dell'origine del suo nome, antico forse quanto le selve di castagni che ne rivestivano il suolo prima che a quell'albero sottentrassero con la vigna e con l'olivo più ricchi prodotti.
    Fu antica signoria, più che feudo, dei conti della Gherardesca, dei quali è il palazzo baronale nel luogo dell'antico cassero, situato nel punto più eminente del colle. Ma quelle fortificazioni cambiarono faccia al pari dell'età, essendo state convertite in pacifica abitazione, mentre i suoi sotterranei, da oscure casematte, e da orribili prigioni si ridussero in comodi e grandiosi annessi per uso di una estesa tenuta agraria di quella illustre prosapia longobarda.
    Una lapida sussistente tuttora in una parete del palazzo indica, che la torre di quel castello fu costruita nel 1345 da Lorenzo figlio di Duccio conte di Castagneto. Un miglio a settentrione di Castagneto vi è la collina di Segalari diligentemente coltivata a vigne e olivi con ordine simmetrico disposti.
    Sul culmine del poggio, che a Segalari e a Castagneto fa spalliera, esistono gli avanzi di un fortilizio in forma di torrione,
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    diversi brani di mura castellane e una grossa fabbrica contigua alla torre, che fu palazzo dei conti di Segalari della stessa consorteria di quelli di Castagneto, attualmente ridotta a casa colonica.
    Sino dalla metà del secolo XII cominciò la linea dei conti di Castagneto. Il primo dei quali si crede che fosse quel Tancredi figlio di Ugo nominato insieme coi fratelli in una lite promossa, nel 1161, contro i signori della Gherardesca dall'abate di Monteverdi, ad oggetto di rivendicare alcuni boschi, e terreni lavorativi situati nel luogo denominato
    Orzale. Fu fatta causa davanti ai consoli di Pisa, i quali nel dì 2 novembre di detto anno sentenziarono, che i conti dovessero restituire ai monaci le terre coltivate con più 32 soldi per la decima e per le spese della causa; e che restasse ai conti di Castagneto il libero possesso del bosco dell'Orzale. La quale tenuta viene ivi designata in questi termini: "tenet unum caput in salice, aliud in mari, latus unum in monte Sassulino, et unum Aschianna, et idem latus in termino al Ginepro, aliud latus in Piscina cava, etc.".
    Fra i nomi dei conti ivi rammentati trovasi quel Tedice di Ugo che fu Potestà di Pisa nel 1186 e 1192, inviato nel 1198 a Costantinopoli ambasciatore all'imperatore Alessio. (ARCH. dei CC. della GHERARDESCA)
    La sopraindicata sentenza è una prova manifesta che sino dal secolo XII il castello e distretto di Castagneto era sotto la giurisdizione politica della Repubblica di Pisa, la quale abbracciava nel suo territorio tutto la Contea Gherardesca, dove tenne un giusdicente; sino a che, nel 1406, i conti di questa contrada furono ricevuti con tutti i loro castelli sotto l'accomandigia della Repubblica Fiorentina, che li costituì suoi Vicari nei castelli di Casale, di Bibbona, di Bolgheri, di Donoratico, di Castagneto,
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    e di altre minori ville e castelli; mentre li lasciava signori di quelle Maremme come per l'avanti col solo onere del palio e di un contingente di soldati da inviarsi a Firenze nei casi di guerre.
    Tali privilegi baronali si conservarono nella famiglia Gherardesca sino all'anno 1749, epoca dell'abolizione dei feudi Granducali. Successivamente con motu proprio del 17 aprile 1776 fu investito del feudo di Castagneto il conte Cammillo della Gherardesca, con le riserve di alto dominio e di altre giurisdizioni politiche prescritte dalla legge del 1749. Fra i privilegi del feudatario furono conservati quelli della rendita e locazione dei mulini, e delle osterie possedute allora a metà con la Comunità di Castagneto; le fide dei bestiami e dei pascoli sopra i propri beni o sopra quelli presi a fitto dalla stessa Comunità; il diritto di poter tagliare i boschi allodiali; l'escavazione dei marmi e di altri minerali nei fondi propri, e l'esenzione dalla gabella dei contratti. Castagneto gode di tiepido clima e vi si respira un'aria sufficientemente salubre nella calda stagione. Nè mancherebbe di acque leggerissime e perenni, potendone ottenere dalle sorgenti che scaturiscono negli allodiali del conte Guido Alberto della Gherardesca, alla quale provvidenza economica la magistratura civica e l'animo benefico del conte facilmente rivolgeranno le loro cure.
    La Comunità mantiene in Castagneto un medico, un chirurgo e un maestro di scuola.
    N.B. Le notizie statistiche saranno riportate dal Articolo GHERARDESCA Comunità. Qual progresso abbia fatto questo popolo si può dedurre dall'aumento vistosissimo della sua popolazione. La pieve di S. Lorenzo a Castagneto nell'anno 1551 contava 462 abitanti; mentre nel 1833 vi si trovavano 1860 abitanti.
Localizzazione
ID: 1095
N. scheda: 13070
Volume: 1; 6S
Pagina: 525 - 526; 112
Riferimenti: 7010, 53410
Toponimo IGM: Castagneto Carducci - Podere Pieve (a O)
Comune: CASTAGNETO CARDUCCI
Provincia: LI
Quadrante IGM: 119-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1631038, 4779889
WGS 1984: 10.61268, 43.16197
UTM (32N): 631102, 4780063
Denominazione: Castagneto della Gherardesca - Cave di Marmi
Popolo: S. Lorenzo a Castagneto
Piviere: S. Lorenzo a Castagneto
Comunità: Gherardesca
Giurisdizione: Castagneto
Diocesi: Massa Marittima
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana
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