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Castelvecchio di Sala

 

(Castelvecchio)

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    CASTELVECCHIO di SALA in Garfagnana nella valle del Serchio. Villa che diede il vocabolo alla pieve di Piazza, già detta pieve di Castello, o di Castelvecchio, nella Comunità di Piazza, Giurisdizione e circa 3 miglia toscane a maestrale di Camporgiano, Diocesi di Massa ducale, già in Luni-Sarzana, Ducato di Modena.
    Fu feudo dei vescovi Lucchesi che ne investirono la patrizia famiglia dei
    Nobili di Lucca. La quale derivò da un Cunemondo autore del conte Guido di Spinetta signore del Castelvecchio di S. Michele, di cui si trova fatta menzione in un istrumento dell'anno 983. Fu allora che il detto nobile acquistò a titolo di feudo da Gherardo vescovo di Lucca la villa di S. Michele, e dopo esso i suoi discendenti ottennero dai vescovi successori anche l'altra villa di Sala. I quali feudi furono confermati dalla contessa Matilde, nel 4 marzo 1110, al conte Ugolinello di Superbo e al suo figlio insieme col giuspadronato della pieve di Castelvecchio. (FIORENTINI, Memorie della Contessa Matilde)
    Nel 1179, ai 22 novembre il vescovo Guglielmo, stando nella chiesa di S. Pietro di
    Vico Asulari, fissò e sottoscrisse una convenzione con Ugo Fieschi conte di Lavagna, con Cunemondo del fu Ugolino e con Superbo di Castelvecchio di Garfagnana, mediante la quale il vescovo di Lucca e suoi successori dovevano godere il dominio di due parti di Castelvecchio, compreso la sommità appellata Dongione (quasi Verrucola) sino alla vigna del Vescovo, da un lato, e di là sino al fiume Serchio: dal lato poi di settentrione sino a Sala; e che il Conte Ugo e i nobili soprannominati ritenessero in feudo dal lato di mezzogiorno la terza parte che loro si competeva
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    in tutto il poggio di Castelvecchio sino al Dongione e sua corte, con che essi e i loro uomini giurassero fedeltà al vescovo di Lucca. Il quale vescovo promise di accordare in feudo ai nobili di Castelvecchio le altre due porzioni della stessa corte, qualora dentro il termine di 12 anni agli non le avesse ancora allogate, meno per altro la vigna che il vescovo voleva ritenere a sua mano. Per l'osservanza di simile trattato il conte Ugo e i nobili sunnominati obbligarono al vescovo le loro persone e tutto ciò che possedevano nei castelli di Pontecosi, di Fosciana e di Castiglione nella Garfagnana.
    Ma nel tempo che i vescovi di Lucca la facevano da padroni assoluti sopra
    Castelvecchio e Sala; mentre gl'imperatori Ottone IV (nel 1209) e Carlo IV (nel 1355) confermavano alla mensa di S. Martino di Lucca arcem Sala cum burgo et capella atque Plebem de Castello; mentre una numerosa consorteria di nobili lucchesi (nel 1278) prometteva fedeltà e vassallaggio a Paganello vescovo di Lucca per il castello, il poggio e corte di Castelvecchio, la stessa pieve di S. Pietro de Castello dipendeva nello spirituale, e continuò a dipendere dai vescovi di Luni, a partire perlomeno dal secolo XI sino al 1824. (UGHELLI, Ital. Sacr. in Episc. Lunens. – PACCHI. Memor. della Garfagnana) – Vedere PIAZZA e SALA della GARFAGNANA.
Localizzazione
ID: 1192
N. scheda: 14130
Volume: 1
Pagina: 587 - 588
Riferimenti:
Toponimo IGM: Castelvecchio
Comune: PIAZZA AL SERCHIO
Provincia: LU
Quadrante IGM: 096-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1604088, 4892848
WGS 1984: 10.30308, 44.18299
UTM (32N): 604151, 4893022
Denominazione: Castelvecchio di Sala
Popolo: S. Pietro a Castello, a Castelvecchio, a Piazza
Piviere: S. Pietro a Castello, a Castelvecchio, a Piazza
Comunità: Piazza
Giurisdizione: Camporgiano
Diocesi: (Luni - Sarzana) Massa Ducale
Compartimento: x
Stato: Ducato di Modena
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