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Castiglioncello, Castiglioncelli, Castiglione di Migliana (e Migliana), Castiglion Merlino

 

(Castiglioncello )

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    CASTIGLIONCELLO, CASTIGLIONE, CASTEL LIONE (Castellio, Oppidulum, Castrum Leonis.) Nome generico che conservano tuttora molte terre e castella, fra le quali si distinguono alcuni capiluoghi di comunità e di giudicatura, quantunque il loro vocabolo indichi essere stati in origine piuttosto piccoli anzichè cospicui castelli.

    CASTIGLIONCELLO o CASTIGLIONCELLI in Val di Bisenzio. Castellare presso il poggio di Codilupo fra Usella e Migliana, nella Comunità di Cantagallo, Giurisdizione e 7 miglia toscane a settentrione di Prato, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Se non richiama a questo castellare il Castiglione che il Comune di Pistoja nell'anno 1240 fece costruire sul confine della contea di Vernio sopra il poggio omonimo con una formalità che rammenta le fondazioni delle città ai tempi romani, (ZACCAR.
    Anecd. Pistor.) vi riferisce senza dubbio un istrumento della badia dei Vallambrosani di Vajano in Val di Bisenzio, del dì 30 aprile 1189, mercè del quale due coniugi donarono le loro sostanze mobili e immobili alla badia prenominata, inclusive il padronato di alcune chiese in Val di Bisenzio, cioè, di Castiglione, di Schignano, di Miliana, ec. (ARCH. DIPL. FIOR. Badia di Ripoli).

    MIGLIANA (
    Milliana) e CASTIGLIONE DI MIGLIANA nella Valle del Bisenzio. – Due castelletti che formarono in origine due popoli (S. Andrea a Castiglione, e S. Maria di Migliana) attualmente riuniti in quest’ultimo nel piviere di S. Lorenzo a Usella, alias a Pisignano, Comunità e 3 miglia toscane a levante di Cantagallo, Giurisdizione e 5 miglia toscane a ostro libeccio del Mercatale di Vernio, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Trovasi il castello di Migliana sopra un poggio, alla cui base orientale passa il fiume Bisenzio, e al suo ponente Il torrente
    Trogola, presso la strada che conduce da Usella a Luogomano e a Cantagallo; mentre
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    poche rovine del Castiglione di Migliana sono restante sul poggio tra Migliana e Codilupo.
    All’Articolo
    Castiglioncello in Val di Bisenzio applicai a questo Castiglione una deliberazione espressa nel 1240 dal Comune di Pistoja, quando ordinò che sul confine della contea dei conti Alberti s’innalzasse sopra il poggio di Castiglione un nuovo castello. – Infatti nel giorno 10 di luglio di quello stesso anno Giacomo giudice e vicario di Ugo da Castello potestà di Pistoja si recò nel monte di Castiglione di Val di Bisenzio, dove era stata decretata la costruzione del nuovo castello, per installarvi il capitano o giusdicente a nome di detto potestà con le opportune istruzioni; fra le quali fuvvi la inibizione e penale per quelli che entrassero a danneggiare il vicino territorio del conte Alberto, con la minaccia ai trasgressori del taglio della mano. Il decreto porta la data seguente: Actum in monte Castellionis in summitate dicti montis, ubi castrum aedificabitur, anno 1240, Indict. XIII. VI Idus Julii. Rogò Chiaro Notajo (ZACCARIA Anecd. Pistor.)
    In quell’Articolo di
    Castiglioncello citai un instrumento del 22 aprile 1189 relativo alla donazione fatta da due coniugi alla badia di S. Salvatore a Vajano di alcuni loro possessi posti nel castello e corte di Castiglione in Val di Bisenzio, e del padronato delle chiese di S. Andrea di Castiglioncello predetto, di S. Maria a Migliana, di S. Martino a Schignano, e della Pieve di S. Lorenzo a Pisignano (Usella).
    Fra le pergamene del vescovato di Pistoja trasportate
    nell’Archivio Diplomatico Fiorentino vi sono 4 istrumenti rogati tutti da Mazzeo figlio del fu Spinello nel giorno 11 novembre 1375 nella villa di Migliana, i quali contengono la dichiarazione fatta dagli abitanti delle comunità di
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    Catigliano in Val di Bisenzio (alias di Col di Lupo), di Migliana in Val di Bisenzio e di Carmignanello, di pagare annualmente diversi fitti di grano alla mensa vescovile di Pistoja.
    Importante per conoscere gli antichi confini fra la comunità di Migliana con Castiglione del contado di Pistoja, e quelli della comunità di Schignano del contado di Prato, è la conferma e approvazione data nel 29 giugno del 1524 dalla Signoria di Firenze alla sentenza emanata due giorni innanzi dal dottor Antonio Negusanto da Fano giudice delle prime appellazioni al consiglio di giustizia di Firenze in un a causa di controversi confini fra le due comunità prenominate. Alla qual sentenza trovasi unita la relazione, in cui si espone, come per parte degli uomini di Migliana da primo fu esaminato un libro membranaceo dell’anno 1298, nel quale erano descritti i respettivi confini di tutte le ville della Terra di Prato; in secondo luogo si rammenta un lodo del 1849, col quale furono determinati e apposti i confini fra le due comunità di Schignano e di Migliana; in terzo luogo fu esibita una rappresentanza fatta nel 1338 per la ricuperazione del territorio reclamato dalla villa di Schignano sotto la giurisdizione di Pistoja; in quarto luogo fu esaminato un lodo del 1521 relativo ai confini stabiliti fra le suddette comunità. Finalmente dopo visti altri istrumenti, atti di accuse e condanne; esaminate le partite al libro dell’estimo del 1321 del Comune di Prato; vista una sentenza data nel 1489 dai cinque consultori del contado fiorentino, nella quale si determinano i confini fra le ville e i territorii di Migliana e di Schignano; e finalmente dopo aver fatto l’accesso sui luoghi della controversa giurisdizione, e ivi interrogati gli abitanti da ambe le parti ed anche gli estranei, il giudice
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    Antonio Negusanto lodò a favore della villa di Schignano contro quella di Migliana e di Castiglione, e determinò i respettivi confini che in quel lodo si leggono nei loro nomignoli particolarmente descritti. – Tale sentenza fu data in Firenze lì 27 luglio 1524.
    La contrada di Migliana disposta a piagge è coltivata a campi di lino, canape, frumento, olivi, viti e castagni da piccoli ma industriosi possidenti del paese, i quali vivono costà in modo quasi patriarcale.
    La parrocchia di S. Maria a
    Migliana e Castiglione nel 1833 contava 624 abitanti.

    CASTIGLIONCELLO, o CASTIGLIONCELLI nella Valle del Bisenzio. – Si aggiunga. – Questo Castiglioncello, cui fu dato il titolo di Castiglion Merlino, o di Milliana, esisteva nella parrocchia di Milliana, Comunità di Cantagallo, Giurisdizione del Montale, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Nel 1248, cioè 8 anni dopo edificato, cotesto castelletto era capoluogo di un piccolo comunello.
    Fra le carte degli ospedali di Prato ora nell’
    Arch. Dipl. Fior. havvene una scritta in Milliana li 11 novembre 1346, con la quale donna Margherita figlia di ser Jacopo da Castiglion Merlino e moglie di Contino del fu conte Nerone dei conti Alberti di Mangona confessò di essere stata soddisfatta dal suo fittuario del fitto di un podere. – Vedere VERNIO.
Localizzazione
ID: 1198
N. scheda: 14190
Volume: 1; 3;6S
Pagina: 590; 208 - 209; 64
Riferimenti: 31260
Toponimo IGM: Castiglioncello
Comune: CANTAGALLO
Provincia: PO
Quadrante IGM: 106-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1669166, 4872281
WGS 1984: 11.11026, 43.98576
UTM (32N): 669230, 4872456
Denominazione: Castiglioncello, Castiglioncelli, Castiglione di Migliana (e Migliana), Castiglion Merlino
Popolo: (S. Andrea a Castiglione annesso a) S. Maria a Migliana
Piviere: S. Lorenzo a Usella, a Pisignano
Comunità: Cantagallo
Giurisdizione: Prato
Diocesi: Pistoja
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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