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Castiglioncello di Monteriggioni, Castiglion Ghinibaldi

 

(Castiglionalto)

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    CASTIGLIONCELLO DI MONTERIGGIONI già CASTIGLION GHINIBALDI in Val d'Elsa. Borghetto con posta all'ultima stazione della strada romana che conduce da Firenze a Siena, nella Comunità e un miglio toscano a settentrione di Monteriggioni, Giurisdizione di Sovicille, Diocesi di Colle, già di Volterra, Compartimento di Siena, che è 7 miglia toscane a ostro.
    Fu signoria dei nobili di Staggia, alcuni dei quali nel 1086 e 1087, altri sotto gli anni 1126, 1142 e 1175, donarono una loro badia di S. Salvatore dell'Isola le loro le loro porzioni e giuspadronati della corte, del castello, e della chiesa di
    Castiglione presso il fiume Staggia.
    Fu per contratto del 19 settembre 1238 che Viviano del fu
    Saracino di Strove (autore dell'illustre prosapia Saracini di Siena) con l'annuenza del pontefice Gregorio VIII potè riaquistare da Lotario abate dell'Isola degli uomini, i servigi e i coloni della villa di Castiglione, riservandosi l'abate il padronato della chiesa. (ARCH. DIPL. FIOR. Badia di S. Eugenio.)
    (
    ERRATA: Figlio di Viviano) Figlio di Saracino era quel Ghinibaldo che fortificò e diede il suo nome al Castiglione in discorso, Ghinibaldo marito di donna Sapìa, che Dante figurò essere nel Purgatorio, per aver essa agognato al danno dei suoi cittadini messi in fuga e dispersi in un conflitto accaduto presso Colle, talchè andò

    Gridando a Dio, omai i più non ti temo;
    come fa un merlo per poca bonaccia.
    (PURGATORIO Canto XIII)

    Opera di Sapìa e di Ghinibaldo fu la costruzione di uno ospizio per i passeggeri fondato appiè del castello sulla strada maestra, privilegiato dal pontefice Clemente IV, e di cui pose la prima pietra nel 1265 il vescovo di Volterra.
    Dopo la morte di
    Ghinibaldo
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    , (ERRATA: i di lui fratelli) i di lui cugini Niccolò, Nuccio e Cino, nel 1269, rinunziarono le loro ragioni su Castiglion Ghinibaldi alla vedova donna Sapìa, la quale nell'anno stesso insieme con donna Diambra, Raniera e Baldesca eredi di Ghinibaldo Saracini cedettero il detto castello al Comune di Siena, per di cui conto fu inviato costà nel 1271 un giusdicente dipendente dal Potestà di Siena nel tempo che lo spedale Ghinibaldi fu messo sotto la protezione del grande spedale della Scala di Siena. (ARCH. DIPL.SENES., Cons. della Campana, e ARCH. dello SPEDALE della SCALA DI SIENA)
    Che il Castiglione di cui si parla fosse un castello circondato da mura con antiporto lo dichiarano due pergamene della badia dell'Isola. Una è un istrumento del 18 dicembre 1430 fatto nell'antiporto di
    Castiglion Ghinibaldi, mentre l'altra è un breve del pontefice Eugenio IV del 29 ottobre 1446, il quale accorda all'abate dell'Isola la riunione della cura di S. Ruffiniano fuori le mura del castello di Castiglion Ghinibaldi alla parrocchia di S. Giovanni Battista dell'Isola. – Vedere CASTELLO (PIEVE a). (ARCH. DIPL. FIOR. l. c.)
Localizzazione
ID: 1201
N. scheda: 14220
Volume: 1
Pagina: 590 - 591
Riferimenti:
Toponimo IGM: Castiglionalto
Comune: MONTERIGGIONI
Provincia: SI
Quadrante IGM: 113-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1679283, 4807737
WGS 1984: 11.21484, 43.40265
UTM (32N): 679347, 4807912
Denominazione: Castiglioncello di Monteriggioni, Castiglion Ghinibaldi
Popolo: S. Salvatore dell'Abbadia a Isola
Piviere: (S. Giovanni Battista a Castello) S. Salvatore dell'Abbadia a Isola
Comunità: Monteriggioni
Giurisdizione: Sovicille
Diocesi: (Volterra) Chiusi
Compartimento: Siena
Stato: Granducato di Toscana
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