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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Cinigiano

 

(Cinigiano)

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    CINIGIANO nella Valle dell’Ombrone Senese. Castello capoluogo di potesteria, di comunità e di piviere nel Vicariato Regio di Arcidosso, Diocesi di Montalcino, già di Grosseto, al di cui Compartimento appartiene.
    È posto sopra un colle elevato, ma di facile accesso, bagnato a ostro dal torrente
    Melacce, a settentrione da quello di Trisolla, nel grado 29° 3’ di longitudine e 42° 53’ 8” di latitudine, 10 miglia toscane a ponente di Arcidosso, 14 miglia toscane a ostro-libeccio di Montalcino, e 20 miglia toscane a grecale-levante di Grosseto.
    È fabbricato a guisa di borgo lungo il dorso del poggio, nella di cui parte più eminente si vedevano tempo addietro le vestige della demolita rocca, siccome rovinate si veggono le mura castellane intorno al paese.
    Vi ebbero signoria alcuni dinasti discendenti da un Bernardino di
    Cinigiano, di cui eran figli i due fratelli Bernardino e Bertoldo che con atto pubblico del 29 luglio 1254 posero il loro castello di Cinigiano col distretto e persone sotto l’accomandigia della Repubblica senese. (ARCH. DIPL. SENES. Kaleffo dell’Assunta.)
    Ma questa non fu la prima né l’ultima volta che quei baroni finsero ubbidienza e fedeltà a chi era più potente di loro; mentre a cadauna favorevole occasione tornavano a fare da tiranni assoluti sopra gli schiavi di quelle misere bicocche.
    Una prova d’infedeltà si rileva dalla cronaca senese, all’anno 1278, quando quel governo bandì l’oste sopra Neri figlio di Ranieri di Sticciano, e sopra Bernardino da Cinigiano, che tornarono ben presto a fare le comandamenta della Repubblica. (DEI,
    Cronac. Senes.)
    Gli storici senesi attribuiscono la causa maggiore di una tal misura ostile a una nuova scelleratezza che i tirannetti di Sticciano e di Cinigiano avevano a tante ribellioni aggiunta; quella cioè di avere coi loro masnadieri assalito nella primavera del 1277 sulla strada romana
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    lungo il Formone un prelato di Provenza, mentre si recava a Viterbo, presso la corte del pontefice Giovanni XXI.
    La sorte dei signori di Cinigiano era sempre conforme a quella dei conti Aldobrandeschi di S. Fiora e di Arcidosso, dei quali erano quei nobili censuarj e subfeudatarj.
    Ignoro il modo e la ragione per cui in Cinigiano sul declinare del secolo XIV dominavano i conti Guidi di Poppi e di Battifolle, se non fu per cagione di pegno ad essi dato, o per diritti ereditarj ch’io non conosco. Avvegnachè la Signoria di Siena, nel 1389, convenne con il conte Francesco di Ugone dei conti di Battifolle, di ricuperare dal medesimo il cassero di Cinigiano, mediante lo sborso di 2500 fiorini d’oro. (ARCH. DIPL. FIOR.
    Kaleffo Nero.)
    Anche ottant’anni dopo li stessi conti signoreggiavano in Cinigiano, poiché per ordine del consiglio generale il governo di Siena decretò (29 giugno 1297) che si dovessero pagare 500 fiorini alla contessa Maria di Battifolle per ammenda del danno che essa aveva ricevuto nel suo territorio di Cinigiano dalle genti del gran Conte-stabile. (ivi)
    Al principio del secolo XV Cinigiano dipendeva ancora da’conti di Battifolle, mentre il Malavolti (
    Istor. di Siena. Par. II. lib. 10) avvisò, che nel 1403 tenevasi Cinigiano da uno dei conti Guidi. Ma poco stante quegli uomini, scuotendo il giogo feudale, si posero sotto la dipendenza della Repubblica senese, e nel 1404 firmarono capitoli di sudditanza tali, che d’allora in poi vi tenne sempre ragione un giudice senese.
    Dopo quell’epoca Cinigiano fu costantemente addetto, e seguitò la sorte di Siena sua capitale, non solo finchè essa si resse a repubblica, ma ancora dopo che divenne parte del Granducato.
    Comunità di Cinigiano – Il territorio di questa Comunità occupa una superficie di 59587 quadrati, dei quali 2927 quadrati sono presi da strade
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    e da corsi di acque. Vi abitano costantemente 3058 individui, a ragione appena di 44 persone per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
    Il suo perimetro offre una figura romboidale con gli angoli della diagonale volti uno a libeccio e l’altro a grecale.
    Confina con 5 Comunità, ed è costantemente costeggiata da termini naturali mediante il corso di torrenti e di fiumi. – Avvegnachè essa dal lato di ostro a scirocco ha di fronte la Comunità di Arcidosso, a partire dalla confluenza del torrente
    Melacce nel fiume Ombrone, il quale torrente rimonta, da primo nella direzione da libeccio a scirocco, poi da ponente a levante con la fronte volta a ostro, sino a che entra in un suo tributario (il fosso Rancida) col quale sale sulla sommità di un contrafforte che diramasi a maestrale di Monte Labro. Da quella cresta, detta il poggio alle Logge riscende verso levante per il fosso Bulimacola nel torrente Zancona, mediante il quale le due Comunità camminano di conserva di faccia a levante sino alla confluenza nel Zancona del fosso Mogliese, dove subentra a contatto, continuando la corrente del Zancona la Comunità di Castel del Piano. Con quest’ultima quella di Cinigiano fronteggia anche dopo che il Zancona si è accoppiato al fiume Ente sino a che alla bocca del torrente Ansedonia sottentra a confine per breve tragitto la Comunità di Castiglion d’Orcia, che abbandona appena l’Ente si scarica nell’Orcia. Costà trova la Comunità di Montalcino, con la quale quella di Cinigiano mediante l’Orcia fronteggia verso settentrione sino a che questo fiume si marita all’Ombrone.
    Alla confluenza dei nominati fiumi cessa la Comunità da Montalcino e sottentra quella di Campagnatico, con la quale lungo l’alveo dell’Ombrone medesimo s’innoltra nella
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    direzione di grecale a ponente sino davanti al castello di Paganico. Costà dove confluisce nell’Ombrone il torrente Gretano, voltando direzione a scirocco, ritrova alla foce del torrente Melacce nell’Ombrone la Comunità di Arcidosso.
    Oltre i già citati torrenti e fiumi, hanno origine nel territorio di questa Comunità i torrenti
    Ribusieri e Trisolla, il primo tributario dell’Orcia, il secondo dell’Ombrone.
    Poche e cattive strade comunitative sono aperte per questo territorio; la principale è la strada provinciale, chiamata rotabile, la quale rasenta la sponda sinistra del fiume Orcia dal
    Zancona sino alla sua unione con l’Ombrone, la di cui sponda sinistra prosegue al Sasso di Maremma, dove già fu un ponte sul quale passava l’antica strada che dalla Val d’Orcia guidava nella Maremma Grossetana.
    A Cinigiano mettono capo altri tronchi di strade che vengono dalla parte di Montalcino, di Castel del Piano e di Arcidosso.
    La qualità predominante del terreno di questa Comunità appartiene alla marna conchigliare cerulea che cuopre i fianchi dei poggi e le piagge intorno a Cinigiano.
    I banchi di ghiaja abbondano nella Valle percorsa dall’Orcia, mentre lo schisto marnoso alterna con l’arenaria sul vallone del
    Zancona. La calcarea appenninica si affaccia più spesso dal lato orientale verso Monticello, come anche sui poggi a ostro e ponente del capoluogo, precipuamente al Sasso di Maremma, castello che risiede sopra una gran rupe di calcarea compatta.
    L’aria di questa contrada non può dirsi perfetta; mentre nella calda stagione si estendono fino costà i malefici influssi delle acque stagnanti lungo i fiumi Orcia e Ombrone. Ad aggravare il male concorre la qualità delle fonti potabili e la scarsità di buone cisterne.
    I prodotti di suolo si riducono a boschi, a pascoli naturali, a castagni e alla sementa di granaglie, con poco vino e meno olio.
    L’attual chiesa prepositura
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    dedicata a S. Michele trovasi dentro il castello di faccia al pretorio. I ruderi dell’antica pieve, sotto il titolo di S. Martino, sono un miglio distanti da Cinigiano.
    Non vi sono mercati settimanali, e una sola piccolissima fiera si tiene in Cinigiano nel martedì dopo la festa della Pentecoste.
    La Comunità mantiene due maestri di scuola e due medici-chirurghi residenti a Cinigiano e al Sasso di Maremma.
    Esistono nella Comunità di Cinigiano due potestà, uno che risiede in Cinigiano, ed ha la giurisdizione civile sopra i popoli di Cinigiano, Sasso di Maremma, Porrona, e Colle Massari; l’altro che ha il suo tribunale in Monticello, ed ha sotto la sua giurisdizione gli altri tre popoli di questa Comunità (Monticello, Castiglioncello Bandini e Monte Nero).
    Entrambi questi due potestà dipendono per le cause criminali e gli atti di polizia dal Vicario Regio di Arcidosso, dove trovasi anche l’ingegnere di Circondario, e la cancelleria comunitativa; l’ufizio di esazione del Registro è in Castel del Piano; la conservazione delle Ipoteche e la Ruota in Grosseto.
    Dal confronto statistico sulla popolazione della Comunità di Cinigiano a tre epoche diverse apparisce, che, nel 1640, vi si contavano 2248 abitanti ridotti a soli 1601, nel 1745, aumentati sino al numero di 3058 nell’anno 1833.

    QUADRO della popolazione della Comunità di CINIGIANO a tre epoche diverse

    - nome del luogo: Castiglioncello Bandini, titolo della chiesa: SS. Niccolò e Biagio (Pieve), diocesi cui appartiene: Montalcino, abitanti nel 1640: n° 257, abitanti nel 1745: n° 155, abitanti nel 1833: n° 149
    - nome del luogo: CINIGIANO, titolo della chiesa: S. Michele (Prepositura), diocesi cui appartiene: Montalcino (già Grosseto),
    abitanti nel 1640: n° 448, abitanti nel 1745: n° 233, abitanti nel 1833: n° 467
    - nome del luogo: Colle Massari, titolo della chiesa: S. Marta (
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    ERRATA: Pieve) (non è più parrocchia), diocesi cui appartiene: Grosseto, abitanti nel 1640: n° -, abitanti nel 1745: n° 32, abitanti nel 1833: n° 48
    - nome del luogo: Monte Nero, titolo della chiesa: S. Lucia (Pieve), diocesi cui appartiene: Montalcino (già Chiusi),
    abitanti nel 1640: n° 363, abitanti nel 1745: n° 260, abitanti nel 1833: n° 424
    - nome del luogo: Monticello, titolo della chiesa: S. Michele (Prepositura), diocesi cui appartiene: Montalcino (già Chiusi),
    abitanti nel 1640: n°697, abitanti nel 1745: n° 316, abitanti nel 1833: n° 959
    - nome del luogo: Porrona, titolo della chiesa: S. Donato (Pieve), diocesi cui appartiene: Montalcino (già Grosseto),
    abitanti nel 1640: n° 10, abitanti nel 1745: n° 338, abitanti nel 1833: n° 380
    - nome del luogo: Sasso di Maremma, titolo della chiesa: S. Michele (Pieve), diocesi cui appartiene: Grosseto,
    abitanti nel 1640: n° 403, abitanti nel 1745: n° 240, abitanti nel 1833: n° 524
    - nome del luogo: Vicarello, titolo della chiesa: S. Margherita (Rettoria), diocesi cui appartiene: Grosseto,
    abitanti nel 1640: n° 70, abitanti nel 1745: n° 27, abitanti nel 1833: n° 62

    - totale
    abitanti nel 1640: n° 2248
    - totale
    abitanti nel 1745: n° 1601
    - totale
    abitanti nel 1833: n° 3058

    CINIGIANO nella Valle dell’ Ombrone sanese – Si aggiunga. – La potesteria di Cinziano stata soppressa dalla legge del 2 agosto 1838 è stata ripristinata nel 1841 – Nel 1833 questa Comunità contava 3058 Abitanti e nel 1845 ne aveva 3297, come appresso :

    Castiglioncello Bandini
    Abitanti N.° 219
    CINIGIANO,
    Abitanti N.° 565
    Montenero,
    Abitanti N.° 364
    Monlicello,
    Abitanti N.°
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    954
    Porrona,
    Abitanti N.° 438
    Sasso di Maremma,
    Abitanti N.° 703
    Vicarello di Cinigiano,
    Abitanti N.° 54
    TOTALE
    Abitanti N° 3297
Localizzazione
ID: 1315
N. scheda: 16660
Volume: 1; 6S
Pagina: 734 - 737; 75
Riferimenti:
Toponimo IGM: Cinigiano
Comune: CINIGIANO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 128-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1695418, 4751503
WGS 1984: 11.39409, 42.89268
UTM (32N): 695481, 4751677
Denominazione: Cinigiano
Popolo: S. Michele a Cinigiano
Piviere: S. Michele a Cinigiano
Comunità: Cinigiano
Giurisdizione: Cinigiano
Diocesi: (Grosseto) Montalcino
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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