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Dizionario Geografico Fisico
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Civitella dell'Ardenghesca, di Maremma, di Pari

 

(Civitella Marittima - La Pieve (a SE))

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    CIVITELLA DELL’ARDENGHESCA o CIVITELLA DI MAREMMA nella Valle dell’Ombrone senese. Castello con pieve antica (S. Maria de’Monti) nella Comunità e 7 miglia toscane a settentrione di Campagnatico, Giurisdizione e 6 miglia a ostro-libeccio di Pari, Diocesi di Siena, Compartimento di Grosseto.
    Risiede sul dorso dei colli che stendosi da maestrale a scirocco fra i torrenti
    Lanzo e Gretano, entrambi tributarj dell’Ombrone presso Paganico.
    Il castello è di figura ovale con tre porte, un giro di mura semidirute, e strade anguste anzichenò, per quanto il paese non manchi di abitazioni ragionevoli. – Il suo poggio è coltivato a olivi e a viti, e si respira costà un’aria sufficientemente sana nella calda stagione.
    Porta tuttora il nome di Civitella
    Ardenghesca per essere stata questa la sede e il castello principale della potente famiglia dei conti Ardengheschi, a partire dal mille sino al secolo XIV innoltrato.
    Le più antiche memorie storiche di questo castello e dei suoi dinasti si trovano fra le carte appartenute alla vicina badia di S. Lorenzo sul
    Lanzo, detta la badia Ardenghesca, per essere stata da quei conti e in mezzo ai loro possessi sino dal secolo XI fondata. – Vedere ABAZIA dell’ARDENGHESCA.
    Nel 1167, e di nuovo nel 1179, i conti di Civitella con altri consorti dell’Ardenghesca si sottomisero alla Repubblica senese con capitolazioni, le quali, al pari delle ampollose donazioni fatte alla loro badia, bene spesso dimenticavano.
    Una prova di tal procedere fu data, da quei baroni al principio del 1200, all’occasione della guerra mossa dal Comune di Siena ai Montalcinesi, al danno dei quali gli Ardengheschi non vollero prendere parte. Lo che obbligò quei nobili nel 1213 di accettare dal vincitore patti più onerosi per essi e per i vassalli di 18 castelli, che essi possedevano in Val d’Ombrone, in Val di
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    Merse e in Val di Rosia, castelli che con le loro corti costituivano il podere dell’Ardenghesca; cioè, Civitella, S. Lorenzo (badia) Belagajo, Monte Codano, Pari, Montagutolo, Fornoli, Casenovole, Monte Verdi, Liziano, Rocca Gonfienti, Petriolo, Castiglion di Farma, Monte Capraja, Castel d’Orgia, Rosia, Brenna, Stigliano e altri luoghi. Molti di questi castelli derivavano dai conti Aldobrandeschi di Maremma, di cui questi di Civitella si dichiarano feudatarj in un privilegio dall’imperatore Federigo II, nell’anno 1221, spedito al conte Ildebrandino di Grosseto.
    Nel 1271 risiedeva in Civitella per conto della Repubblica senese un potestà. Ma ribellati al loro solito quei signori, avevano fatto nel 1280 di Civitella un punto centrale e l’asilo dei Ghibellini fuoriusciti di Siena; i quali assalirono e disfecero in quell’anno alcune compagnie di fanti e di cavalli che il governo senese aveva mandato a oste sotto Pari.
    Nello spirare di quello stesso secolo XIII (anno 1299), mentre gli uomini di Civitella giuravano obbedienza al Comune di Siena, conservavano costà un qualche dominio mess. Sozzo di Deo Tolomei e Fredo di Gherardo dei nobili da Prata, siccome apparisce da due pergamene di quell’anno; una delle quali date in Vignale di Massa Marittima, e l’altra dettata in Siena.
    In quello stesso anno 1299 furono riconosciuti e stabiliti i confini territoriali del distretto di Civitella.
    Nel 1314 un tal Longaruccio fuoruscito senese, consorte dei Tolomei, introdusse in Civitella l’oste Pisana, finchè egli e il Conte Fazio di Guido, Sozzo Tolomei e altri consorti, nel 1317, venderono alla Signoria di Siena ogni diritto e dominio sopra Civitella, e altri paesi dell’Ardenghesca. (DEI,
    Cronac., MALAVOLTI e TOMMASI. Istor. Senes.)
    I terrazzani di Civitella, per convenzione del 5 maggio 1316, si obbligarono di pagare alla Repubblica senese per censo annuo un cero di lire 10, come già solevano dare ai conti loro
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    signori.
    L’antica pieve, sotto il titolo di S. Maria Assunta
    de’Monti, era situata fuori del castello in luogo denominato la pieve vecchia, innanzi che il suo battistero fosse traslocato dentro il paese nella chiesa dello stesso titolo e poscia in S. Fabiano, dov’è attualmente. Fu quest’ultima una delle succursali di S. Maria de’Monti, concessa dai conti di Civitella, in padronato alla badia di S. Lorenzo dell’Ardenghesca, che fu essa stessa chiesa parrocchiale, soppressa e profanata sul declinare del secolo passato.
    Anche la chiesa di
    S. Materno, nominata nella bolla del 17 aprile 1194, diretta da Celestino III all’abate di quel monastero, esiste tuttora sotto lo stesso titolo in un oliveto appartenente alla pieve di Civitella.
    Risiede costà un medico, e un maestro di scuola mantenuto dalla Comunità di Campagnatico. –
    Vedere CAMPAGNATICO, Comunità.
    La parrocchia di S. Maria
    de’Monti in S. Fabiano a Civitella conta 602 abitanti.

    CIVITELLA DELL' ARDENGHESCA, o DI PARI. – Si aggiunga. – La parrocchia di S. Lorenzo all' Abazia dell' Ardenghesca, appartenuta alla Diocesi di Grosseto, fu soppressa con decreto dell'8 gennajo 1790, ed il suo popolo riunito alla pieve di S. Maria in Monti di Civitella ch'è nella diocesi di Siena.
Localizzazione
ID: 1337
N. scheda: 16880
Volume: 1; 6S
Pagina: 741 - 742; 76
Riferimenti: 50
Toponimo IGM: Civitella Marittima - La Pieve (a SE)
Comune: CIVITELLA PAGANICO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 128-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1685971, 4762740
WGS 1984: 11.28222, 42.99615
UTM (32N): 686035, 4762914
Denominazione: Civitella dell'Ardenghesca, di Maremma, di Pari
Popolo: S. Maria dei Monti in S. Fabiano a Civitella
Piviere: S. Maria dei Monti in S. Fabiano a Civitella
Comunità: Campagnatico
Giurisdizione: Pari
Diocesi: Siena
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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