REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

Civitella del Viscontado di Ambra, Civitella del Vescovo

 

(Civitella in Val di Chiana)

  •   pag. 1 di 8
    CIVITELLA DEL VISCONTATO DI AMBRA o CIVITELLA del VESCOVO fra la Val d’Ambra e la Val di Chiana. Castello capoluogo di Comunità e di Potesteria nel Vicariato Regio di Monte S. Savino, Diocesi e Giurisdizione di Arezzo.
    Risiede sulla prominente cresta di un poggio, il di cui fianco occidentale acquapende in Val d’Ambra, mentre dall’opposto lato scende in Val di Chiana, circa 900 braccia sopra il livello del Mediterraneo, nel grado 29° 23’ di longitudine e 43° 25’ di latitudine, 9 miglia toscane a libeccio di Arezzo, 6 a settentrione di Monte S. Savino, e 8 miglia toscane a scirocco del Bucine in Val d’Ambra.
    Fu denominato
    Civitella del Vescovo, per essere stato questo castello immediatamente soggetto ai vescovi di Arezzo, che vi fecero spesse volte permanenza, mentre era il capoluogo del loro viscontado di Val d’Ambra.
    Infatti in Civitella morì, nel 1182, il vescovo Eliotto; di costà, nel 1280, il vescovo Guglielmino Ubertini decretò l’unione del capitolo della sua cattedrale a quello della pieve di Arezzo; e fu nel palazzo vescovile di Civitella, dove nel 1311 il vescovo Ildebrandino de’conti di Romena accolse il vescovo di Butrinto e Pandolfo Savelli ambasciatori di Arrigo VII; i quali in Civitella aprirono tribunale per citare i comuni e i magnati di contado della Toscana a prestare giuramento di fedeltà ad Arrigo di Lussemburgo, minacciando strage ed esterminio ai contumaci.
    Nelle varie fortune di guerra Civitella non fu l’ultimo dei castelli a figurare, sia quando fu assalito e presidiato dall’oste fiorentina dopo la vittoria di Campaldino; sia allorchè il vescovo Buoso degli Ubertini dovette consegnarlo alla Signoria di Firenze con gli altri luoghi del suo viscontado; sia all’occasione della compra di Arezzo (anno 1338) e due anni dopo la cacciata del duca di Atene, quando gli Ubertini (anno1345), per nuovo accordo con il comune di
  •    pag. 2 di 8
    Firenze, riconsegnarono le ribellate castella di Val d’Ambra. Finalmente il castello di Civitella figurò nell’ultima guerra senese, assalito dalle genti di Pietro Strozzi, mentre nel 1554 erano a campo tre miglia discosto al ponte a Chiani; nel quale assalto Civitella fu valorosamente difeso da Paolo da Castello, capitano al servizio di Cosimo I, che attese a fortificare questo luogo di nuove mura.
    La parrocchia di S. Maria di Civitella fu tra i molti priorati appartenuti ai monaci benedettini della sottostante badia al Pino, per effetto di una donazione del 1046, fatta da Immone vescovo di Arezzo. La chiesa di Civitella e quella della stessa badia al Pino furono incorporate al monastero di S. Brigida presso Firenze dal pontefice Eugenio IV per bolla del 17 novembre 1441; unione che confermò il pontefice Niccolò V con breve del 20 maggio 1447. Il qual pontefice nel 1451 ammensò al monastero medesimo di S. Brigida quello delle monache di S. Croce fuori di Civitella, ridotto allora a una sola conversa. (ARCH. DIPL. FIOR.
    Osped. di Bonifazio.)
    Comunità di Civitella. – La superficie territoriale di questa Comunità situata sulla linea dei poggi che separano la Val d’Ambra dalla Val di Chiana, a partire dal torrente Esse del Monte S. Savino sino alla riva sinistra dell’Arno lungo la Valle dell’Inferno, abbraccia 29635 quadrati, dei quali sono da detrarre 712 quadrati per corsi d’acqua e pubbliche strade.
    Vi si trovava nel 1833 una popolazione di 4883 abitanti a ragione di 136 persone per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
    Confina con 5 Comunità; a libeccio con quella del Monte S. Savino, per una parte mediante il torrente
    Esse dalla confluenza delle Trove sino alla strada che va a Oliveto; dal qual punto piegando verso ostro abbandona l’
  •    pag. 3 di 8
    Esse, di dove progredisce per termini artificiali, e talvolta naturali, sino a che col fosso Tegoleto scende nel Canal Maestro della Chiana.
    Costà mediante il canale medesimo subentra a confine dal lato di levante la Comunità di Arezzo sino ai così detti
    Ponti di Arezzo, dove lascia fuori la Chiana, entrando nella strada Regia sense che percorre sino alle Capanne delle pieve al Toppo. Ivi entra nella strada rotabile che sale a Civitella, dalla quale ben tosto devia per entrare in quella della Querciola, lungo il poggio di Battifolle, dove dopo aver rimontato per corto cammino il fosso Lota trova poco appresso il borro del Costone, col quale scende sulla strada Regia fiorentina, davanti alla chiesa di Majano, e di là si avanza per il fosso del Beccafico sino al fiume Arno.
    Costà sottentra la Comunità di Laterina, prima mediante la corrente del fiume con la fronte volta a settentrione sino alla confluenza del fosso
    Rimaggio, nel quale s’introduce continuando a confinare dal lato occidentale con la stessa Comunità di Laterina sino sotto Montarfone, dove sottentra la Comunità dei 5 Comuni distrettuali di Val d’Ambra. Di conserva con questa Comunità rimontando il fosso Gaucione arriva alla sommità del poggio di Civitella sulla strada delle Trove e poco lungi dalle scaturigini del torrente di questo nome. Costà voltando faccia da ponente a settentrione forma un angolo retto per dirigersi lungo l’alveo del Trove medesimo sino a un suo confluente, il borro di Majano. A questo punto sottentra la Comunità del Bucine, con la quale fronteggia, da primo mediante il borro preaccennato, poi per termini artificiali passando a ponente dei poggi della Cornia e di Solaja, sino
  •    pag. 4 di 8
    a che rientra nel Trove e con esso ritorna nel torrente Esse a confine con la Comunità del Monte S. Savino.
    Fra le strade rotabili che passano per questa Comunità, oltre quelle Regie fiorentina e senese che ne percorrono o ne rasentano per breve traversa il territorio, si conta la strada comunitativa delle
    Trove che a Capannole si dirama dalla provinciale di Val d’Ambra e per il poggio di Civitella varca in Val di Chiana. Più corte sono le vie dette Mulinara e della Querciola e altri tronchi di strade che staccansi dalla Regia senese per andare a Ciggiano, a Oliveto, a Tegoleto, ec.
    La qualità e fisica struttura del terreno di questa Comunità, per la parte che acquapende in Val d’Ambra consiste in gran parte in calcarea compatta appenninica (alberese), a luoghi alternante con strati di grès antico, o di arenaria, mentre il suolo delle colline poste fra
    l’Esse e il Canal Maestro della Chiana appartiene precipuamente al terreno rudimentario di macigno e di tufo calcareo-siliceo, coperto nella pianura da quello più recente di alluvione.
    È suscettibile questo e quello di dare ogni sorta di prodotti agrarj; ma i più copiosi sono le viti, i gelsi e altri alberi da frutto, fra i quali primeggia l’olivo, pianta che prima del mille allignò in cotesta ubertosa contrada sul poggio denominata di
    Oliveto, dove sorsero due villaggi e due popoli che ne perpetuarono il nome.
    Il professor Giulj nel 1828 calcolava, che nelle colline spettanti alla Comunità di Civitella vi esistessero, sopra una superficie di miglia 5 e 1/2 quadrate ridotta a coltivazione, 8000 piante di olivi, e 18000 viti. Il resto della parte montuosa valutata circa 21 miglia quadrate la vide occupata dal bosco o destinata al pascolo. La sementa
  •    pag. 5 di 8
    dei cereali fra poggio e pianura secondo i calcoli di quel professore occuperebbe circa 12000 stajate.
    In quanto alla pianura spettante alla Comunità di Civitella, essa è destinata tutta alla sementa, meno 500 quadrati di prati perenni sopra miglia 10 e 1/2 in circa di superficie, dove l’autore stesso valutò esservi 288000 viti e 40000 alberi di gelsi.
    Da simili calcoli sembra risultare, che la maggiore risorsa agraria di questa Comunità debba consistere nel vino, nell’olio e nella sete.
    Alla Comunità di Civitella con provvedimento speciale del 14 novembre 1774 vennero assegnati nove preesistenti Comuni. 1.
    Civitella; 2. Oliveto; 3. Viccio Maggio e Tuori; 4. Tegoleto; 5. Badia al Pino; 6. Ciggiano; 7. Cornia; 8. Montarfone; 9 Montoto.
    Con quella legge fu escluso dall’antico corpo della Comunità di Civitella il comune di
    Montagnano, unito d’allora in poi alla Comunità e Cancelleria del Monte S. Savino.
    Non vi sono in Civitella mercati né fiere, ad eccezione di una fierucola che cade nel lunedì della prima settimana di ottobre.
    La Comunità mantiene un medico, un chirurgo e un maestro di scuola.
    Risiede in Civitella un Potestà di terza classe. Esso esercita la giurisdizione civile sopra la sola Comunità di questo nome, dipendente per gli atti di buon governo e per le cause criminali dal Vicario Regio di Monte S. Savino. Esiste pure in Civitella la cancelleria per questa sola Comunità. – L’ingegnere di Circondario, l’ufizio di esazione del Registro, la conservazione delle Ipoteche e la Ruota si trovano in Arezzo.

    QUADRO della popolazione della Comunità di CIVITELLA a tre epoche diverse

    - nome del luogo: Badia al Pino (già Pieve al Toppo), titolo della chiesa: S. Bartolommeo già S. Martino (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo,
  •    pag. 6 di 8
    abitanti nel 1551: n° 327, abitanti nel 1745: n° 407, abitanti nel 1833: n° 581
    - nome del luogo: Ciggiano, titolo della chiesa: S. Biagio (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 581, abitanti nel 1745: n° 407, abitanti nel 1833: n° 634
    - nome del luogo: CIVITELLA, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 779, abitanti nel 1745: n° 472, abitanti nel 1833: n° 654
    - nome del luogo: Cornia, titolo della chiesa: S. Angelo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 167, abitanti nel 1745: n° 241, abitanti nel 1833: n° 292
    - nome del luogo: S. Martino in Poggio, titolo della chiesa: S. Maria e S. Carlo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° -, abitanti nel 1745: n° -, abitanti nel 1833: n° 259
    - nome del luogo: Montarfone annesso di Impiano, titolo della chiesa: S. Andrea in S. Cristofano (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 86, abitanti nel 1745: n° -, abitanti nel 1833: n° 64
    - nome del luogo: Montoto e Majano, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista e S. Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 190, abitanti nel 1745: n° 225, abitanti nel 1833: n° 315
    - nome del luogo: Oliveto Villaggio, titolo della chiesa: S. Giovanni (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 560 (con S. Andrea a Oliveto Castello), abitanti nel 1745: n° 64, abitanti nel 1833: n° 279
    - nome del luogo: Oliveto Castello, titolo della chiesa:
  •    pag. 7 di 8
    S. Andrea (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti nel 1551: n° 560 (con S. Giovanni a Oliveto Villaggio), abitanti nel 1745: n° 368, abitanti nel 1833: n° 257
    - nome del luogo: Tegoleto, titolo della chiesa: S. Biagio (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 388, abitanti nel 1745: n° 642, abitanti nel 1833: n° 683
    - nome del luogo: Tuori, titolo della chiesa: SS. Giorgio e Luca (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° -, abitanti nel 1745: n° 133, abitanti nel 1833: n° 196
    - nome del luogo: Viccio Maggio, titolo della chiesa: S. Martino (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    abitanti nel 1551: n° 419, abitanti nel 1745: n° 479, abitanti nel 1833: n° 670
    - totale
    abitanti nel 1551: n° 3497
    - totale
    abitanti nel 1745: n° 3438
    - totale
    abitanti nel 1833: n° 4883

    L’asterisco * indica che una porzione di quella parrocchia è compresa in altra Comunità.

    CIVITELLA DI AMBRA, O DEL VESCOVADO D'AMBRA, – In fine dell’Articolo si avvisi: che il potestà di Civitella fu soppresso dalla legge del 2 agosto 1838 e la sua giurisdizione riunita alla civile del vicario regio di Monte S. Savino, dove sono la cancelleria Comunitativa, e l’ ingegnere di Circondario.
    La parrocchia di Givi teli a nel 1845 aveva nella Comunità omonima Abitanti 679 ed una frazione di 31 individui entrava in quella di Pergine ossia dei Cinque comuni Distrettuali di Val d'Ambra.
    Nel 1833 la Comunità di Civitella contava 4883 Abitanti che nel 1845 ascendevano con gli annessi a 5228, come appresso:

    Badia al Pino,
    Abitanti N.° 637
    Castel d'Oliveto,
    Abitanti N.° 339
    Ciggiano,
    Abitanti N.°
  •   pag. 8 di 8
    647
    CIVITELLA (
    porzione), Abitanti N.° 679
    Cornia,
    Abitanti N.° 329
    S. Martino in Poggio (
    porzione), Abitanti N.° 269
    Montoto,
    Abitanti N.° 302
    Oliveto (Villaggio),
    Abitanti N.° 268
    Tegoleto,
    Abitanti N.° 827
    Tuori,
    Abitanti N.° 209
    Viciomaggio,
    Abitanti N.° 605

    Annessi

    Cacciano; da Pergine, Abitanti N.° 18
    Impiano; da
    Laterina, Abitanti N.° 72
    TOTALE,
    Abitanti N.° 5258
Localizzazione
ID: 1339
N. scheda: 16910
Volume: 1; 6S
Pagina: 743 - 745; 76
Riferimenti:
Toponimo IGM: Civitella in Val di Chiana
Comune: CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
Provincia: AR
Quadrante IGM: 114-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1720475, 4810841
WGS 1984: 11.72428, 43.41959
UTM (32N): 720539, 4811016
Denominazione: Civitella del Viscontado di Ambra, Civitella del Vescovo
Popolo: S. Maria Assunta a Civitella
Piviere: (S. Maria alla Pieve al Toppo)
Comunità: Civitella in Val di Chiana
Giurisdizione: Civitella in Val di Chiana
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note