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CELLOLI, o CELLORI in Val d’Elsa. Borgata presso il diruto castello di Colle Muscoli con pieve antica (S. Maria Assunta de Cellulis) nella Comunità Giurisdizione e quasi 3 miglia toscane a ponente maestrale di San Gimignano, Diocesi di Volterra, Compartimento di Siena.
La pieve di Celloli trovasi sul dorso orientale del monte Cornocchio sulla strada che al casale di Camporbiano staccasi dalla Regia volterrana, e passando da Celloli guida a San Gimignano.
La borgata però di Celloli, cui fu dato il nome di castrum Cellulense, e più comunemente di borgo di Celloli, era assai più prossima alla Terra di S. Gimignano, siccome lo dà a conoscere una sentenza data, li 21 giugno 1196, da Ildebrando vescovo di Volterra sulla controversia allora pendente fra il preposto della collegiata di S. Gimignano e il pievano di Celloli, a cagione di una chiesa (S. Matteo) edificata a tempo del vescovo Ugo suo predecessore nel castello Cellulense. Il qual castello è dichiarato, ivi, in suburbio e presso una delle porte di S. Gimignano. Con la stessa sentenza fu deciso, che tanto la chiesa di S. Matteo, quanto altre che fossero per fabbricarsi nel detto suburbio, appartenessero pro indiviso e fossero comuni alla prepositura di S. Gimignano come alla pieve di Celloli. (P. GRANDI Epist. de Pandect.)
Quindi è, che nella bolla del pontefice Onorio III (3 agosto 1220) furono confermate al preposto di S. Gimignano le chiese di S. Matteo e di S. Biagio positas in suburbio S. Geminiani; mentre nel sinodo Volterrano del 1356, trovasi registrata nel piviere di S. Gimignano egualmente che in quello di Celloli la chiesa di S. Biagio del borgo Cellolense.
Dipendevano una volta dalla
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pieve di Celloli li seguenti succursali; 1. S. Pietro a Libbiano; 2. Canonica di S. Eusebio; 3. S. Bartolommeo a Utignano; 4. S. Michele a Macinatico; 5. SS. Matteo e Biagio al Borgo di Celloli; 6. S. Benedetto; 7. S. Andrea; 8. S. Pietro a Cerreto; 9. S. Casciano; 10. S. Martino a Largiano; 11. S. Bartolommeo a Fagnano; 12. S. Giovanni a Pulicciano; 13. S. Quirico; 14. S. Margherita a Pignano; 15. Canonica di Guinzano.
Le due prime parrocchie sono tuttora della Diocesi di Volterra; tutte le altre furono date alla chiesa vescovile di Colle, ovvero sono state soppresse.
Ebbero signoria in Celloli e in tutto il suo piviere i conti Cadolingi di Fucecchio, a cui apparteneva quel Conte Guglielmo figlio del Conte Lotario, il quale, nel dì 1 dicembre del 1060 trovavasi in Firenze alla presenza del pontefice Niccolò II, dell’abate Ildebrando, poi papa Gregorio VII e di molti nobili Volterrani, quando per istrumento pubblico restituì alla cattedrale di Volterra l’intiera metà del monte e castello di Colle Muscoli, del castello di Pulicciano con la sua chiesa, e tutti i terreni case e cappelle che dallo stesso conte avevano ottenuto a titolo di benefizio Adelmo e Gisla di lui moglie nei pivieri di Chianni, di S. Gimignano e di Celloli.
Anche il Conte Ugo figlio di Uguccione o nipote del Conte Guglielmo testè nominato, nel 1 febbrajo del 1109, stando nell’abbadia di S. Maria a Pulicciano, ossia di S. Maria di Adelmo, nel piviere di Celloli, sottoscrisse un atto di rinunzia di beni a favore della badia di Morrona. – Vedere ABAZIA di MORRONA, ADELMO, e COLLE
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MUSCOLI.
La parrocchia di S. Maria Assunta a Celloli conta 232 abitanti.

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Celloli, Cellori

(Cellole)

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