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CERBAJOLA nella Valle del Serchio. Borgata posta alla destra del Serchio presso il ponte S. Quilico, la quale diede il titolo alla distrutta chiesa di S. Bartolommeo a Cerbajola, altrimenti detta in Valle buja, nella parrocchia di S. Quilico a Monsanquilico, Comunità Giurisdizione Diocesi Ducato e circa miglia toscane 3 a maestrale di Lucca.
Ebbe nome dalle selve, che una volta rivestivano i contorni di Monsanquilico, prima che fossero ridotti a coltura dai vescovi di Lucca. Ciò apparisce da un diploma concesso nel 1209 dall’imperatore Ottone IV, confermato nel 1355 da Carlo IV, a favore dei vescovi di Lucca, che godevano a titolo di feudo, fra gli altri luoghi, terram quae dicitur Cerbajola, seu Valle buja quae ex agresti ad foecunditatem redacta est. Anche nella bolla del pontefice Celestino III, spedita li 21 aprile 1192, si conferma ai vescovi di Lucca terram quae dicitur Cerbajola.
Tali possessi della mensa vesovile di S. Martino ci rammentano una carta di quell’archivio arcivesvovile dell’anno 816 nella quale si tratta di un’offerta alla cattedrale di Lucca di una selva posta in loco Cerbaria, seppure non riferiva alla Cerbaja dell’Altopascio o a quella di Controne. – Vedere MONSANQUILICO.

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