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Colonna di Buriano

 

(Vetulonia)

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    COLONNA DI BURIANO nella Maremma di Grosseto. Castello antico con pieve moderna (SS Simone e Giuda) nella Comunità Giurisdizione e 8 miglia toscane a settentrione-grecale di Castiglion della Pescaja, Diocesi e Compartimento di Grosseto, da cui e circa 12 miglia toscane a ponente maestro.
    Risiede sopra la vetta di uno de'poggi che fanno corona alla pianura Grossetana, alla cui base orientale scorre il torrente Sovata concorrente con il vicino fiume Bruna nel sottostante padule di Castiglione che attraversa prima di sboccare nel mare toscano.
    Grandi cose sono state dette e congetturate dai moderni al pari che da'passati scrittori sopra questo castello di
    Colonna, come quello che tuttora conserva qualche resto di mura ciclopee con alcuni tratti di vie romane lastricate a grosse e larghe pietre, non senza aver fornito, mediante qualche scavo, dei vasi fittili, delle monete romane e altri cimelj.
    Ciò ha indotto molti a credere, che
    Colonna sia stato un paese di considerazione sino dai tempi Etruschi, o almeno sino dai tempi della potenza di Roma; mentre non sarebbe meno credibile che il suo nome, già di Colonnata, derivasse da qualche privata colonia, tanto più che Cicerone in più di un luogo ci avvisa (Oratio pro Mione, e Philippic. Xll), che i contorni del lago Prelio, sul quale il paese di Colonna si specchia, erano occupati dai villici della potente famiglia Clodia, siccome la gente Domizia signoreggiava coi suoi schiavi nel territorio Cosano.
    Vi fu peraltro nel secolo XVIII, e in quello che cammina, più d’uno scrittore, il quale non dubitò di asserire che a questo paese di Colonna intese riferire Sesto Frontino nei suoi Stratagemmi (lib. I, cap. 2), dove egli segnalò nelle toscane maremme un
    oppidum Colonia; e che lo stesso oppido indicassero gli autori di quei martirologi,
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    nei quali si nomina un luogo di Colonia in Toscana, in cui furono martirizzati i santi Secondiano, Marcelliano, Viriano, Faustino e Sisto sotto la persecu-zione dell'imperatore Decio. (BOLLANDISTI. - FIORENTINI Martyrolog. Usuardi. ec.)
    Ma, se io non temessi di errare, azzar-derei dire, che non fu molto felice l’interpretrazione data finora al testo di Polibio, là dove questo greco scrittore descrive (Histor. Roman. lib. II) il luogo della gran battaglia accaduta nell'anno 528 di Roma fra gli eserciti dei due con-soli e quello dei Galli, mentre quest'ultimo; dal territorio Chiusino per la via della maremma ritornavano in patria. Per egual modo direi, che lo stratagemma di uno di quei consoli (L. Emilio Papo) rammentato da Frontino dovesse riportarsi a tutt'altro paese di Colonna eccettuato questo nostro di Castiglion della Pescaja, ossia di Buriano.
    Imperocchè Polibio ne avvisò, che il primo scontro della vanguardia dei Galli con le romane Legioni comandate da C, Attilio Regolo fu nei contorni del promontorio di Telamone, e che il console da quei contorni non solamente non retrocedè, ma di là ei avanzò in ordine di guerra finchè s’impadronì di una posizione favorevole per incominciare l'attacco. In conseguenza delle quali cose a me sembra, che il campo di battaglia cercare si dovrebbe a levante del promontorio Cosano, e non 40 miglia al suo ponente, siccome lo è il paese di Colonna della provincia Grossetana. – In quanto ai martirologj non fu calcolato dagl'interpetri dell'Usuardo, (cui si può aggiungere un Passionario inedito del sec. XI appartenuto alla badia Amiatina), nel dichiarare la patria e il luogo dove i SS. Secondiano, Veriano e Marcelliano colsero la palma del martirio, la dicono
    in loco qui appellatur Colonia, e più sotto, parlando della sentenza data dal prefetto di Cesare, ut capite troncarentur et corpora
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    eorum jactaren-ltur in mare, aggiungono: qui vero (martyres) ducti sunt in locum qui appellatur Colonia LXII miliaria ab urbe Roma, et ibidem decollati sunt sub die V idus augusti. (Vedere BOLLAND. sub die IX augusti)
    Donde consegue, che questo luogo di Colonia esser doveva nella diocesi di Toscanella che confina con quella di Sovana dal lato occidentale mediante il fiume
    Ramone sino alla sua confluenza nel fiume Fiora, e di là lungo quest'ultimo sino al mare; mentre entrambe le diocesi toccavano l'antico territorio Chiusino dal lato settentrionale. Non ne lascia poi dubbio il sapere, che dopo gettati in mare i corpi di quei santi martiri, essi approdarono alla spiaggia di Civitavecchia, e di là vennero trasportati in Corneto e in Toscanella, dove sono costantemente e da gran tempo con solenne festività venerati.
    Che sebbene più non esista
    l'oppidum Colonia nella maremma di Toscanella, potrebbe per analogia somministrare un qual indizio il sapere, che nel contado e diocesi Toscanense è esistita con poca alterazione di vocabolo una pieve di S. Martino detto in Colonnata.
    Circa l'ubicazione di questo luogo io mi chiamo debitore alla gentilezza del dotto principe di Musignano, il quale, sino dal luglio del 1830, m’inviò la risposta data dall'erudito sig. Vincenzo Campanari ad Alcuni miei quesiti intorno a tali ricerche,
    Già all'articolo Abazia del Monte Amiata (Vol. I. pag. 17) fu rammentato un vico di
    Colonnata nei confini di Toscanella, cui riferiscono varie pergamene appartenute a quella badia. Ora qui aggiungerò, che la più antica fra quelle carte relative al vico indicato consiste in un contratto dell'anno 775, col quale un tal Rausciolo de civitate Tuscania abitante nel Vico Colomnata vendè all'abate del monastero Amiatino 14 ordini
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    di una vigna posta in fundo casale Colomnata per il prezzo di tre soldi d'oro acto in Foro ante ecclesia S. Andreae. Seguono sei testimoni, quattro dei quali del vico di Colonnata, oltre il notaro dello stesso vico.
    Altri sei istrumenti spettano pure al vico o casale medesimo, che si disse di
    S. Martino in Colonnata dal titolo della sua pieve. Il primo di essi è del marzo 807; il secondo del luglio 808; il terzo del maggio 809; il quarto del mese di ottobre 812 il quinto del novembre 856; e il sesto del settembre 865; tutte scritture originali dall'abbadia del Montamiata trasportate nell’Arch. Dipl. Fior., dove pure esistono altri contratti rogati nel Vico Foro davanti la chiesa di S. Andrea.
    Alle notizie suddette giova aggiungere la bolla da Leone IV diretta nell'anno 847 a Virobono vescovo di Toscanella, con la quale quel pontefice confermò al vescovo Toscanense, fra le altre chiese
    , plebem S. Andreae in Foro, et plebem S. Martini! In Columnata et plebem S. Erasmi secus, litus mari, prope Montemaltum cum domibus et curtibus, etc.
    E poichè, ne avvisò il ch. signor Campanari, che in quella bolla sogliono nominarsi di seguito i luoghi vicini fra loro, mantenendo l'ordine della loro posizione geografica, ne dobbiamo per conseguenza argomentare, che le pievi di S. Martino in Colonnata e di S. Andrea in Foro essere dovevano a non molta distanza dalla chiesa di S. Erasmo, la quale era situata lungo il lido del mare presso il castello di Montalto.
    Che se io ardisco proporre, come una congettura non improbabile, che il vico di
    Colonnata della diocesi di Toscanella possa corrispondere all'oppidum Colonia di Frontino, e questo e quello al luogo del martirio de'SS. Secondiano,
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    Marcelliano e Veriano, sarebbe egualmente lecito di sospettare, che al luogo dove fu l’antico Foro Aurelio presso Montalto, nella via Consolare di questo nome, restasse il solo generico di Foro, da cui potè prendere il distintivo la chiesa battesimale di S. Andrea in Foro.
    Che i nomi di
    Colonia, Colognora, Colonna e Colonnata si confondessero, e che nel medio-evo si scambiassero gli uni per gli altri, lo dichiarano le scritture di quell'età. Poichè oltre quanto fu avvertito all'articolo Colognora. di Collodi, chiamata nel sec. VIII Colonia, ne abbiamo una riprova nell'attuale paese di Colonna della ma-remma Grossetana, il quale in quello stesso secolo VIII fu più d'una volta designato sotto il vocabolo, non già di Colonna, nè di Colonia, ma sivvero di Columnata.
    Fra le carte dell'arch. arciv. di Lucca, avvene una dell’anno 762, rogata in
    Columnata, nella qual si tratta di un censo annuo da pagarsi da certi fìttuarj di beni che i vescovi Lucchesi possedevano nelle maremme di Massa e di Grosseto. E che il luogo di Colonnata, dove fu scritto quel contratto, fosse il paese di colonna. presso il fiume Bruna lo decide un altro istrumento del 790, relativo alla compra fatta da Giovanni vescovo di Lucca di un Cafaggio con casa in finibus maritima in loco Columnata; il quale cafaggio lato uno tenet in via publica, alio lato in fluvio Brona. (BERTINI Memor. Lucch. T. IV)
    Allo stesso possesso di
    cafaggio sotto Colonna ci richiama un atto pubblico del 14 ottobre 1330, col quale il castellano di Colonna rinunziava a favore dei frati di Sestinga alla locazione di un pezzo di terra campiva e padulinga posta nel
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    distretto di Colonna in luogo det-to cafaggio, il quale confinava con la fossa dei Lambardi di Buriano, ec. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Agostino di Siena)
    Anche dopo il mille il castello di Colonna di Buriano continuava a chiamarsi col nome di Colonnata. Ciò apparisce da un giudicato pronunziato nel 14 giugno 1055 da Gunterio cancelliere di giustizia a nome del re d'Italia in favore dei monaci della badia di Sestinga, per dipendenza di una chiesa e corte con terreni posti a
    Colonnata (Muratori. Ant. M. Aevi)
    La prima volta che trovo alterato il nome di
    Colonnata in Colonna è per avventura in un rogito del 3 ottobre 1234 appartenuto al mon. di Sestinga fatto nel poggio di Colupna. Lo stesso dicasi di altra membrana del 22 maggio 1242 scritta nel monastero prenominato, nella quale si tratta del castello di Colonna presso Buriano. (ARCH. DIPL. FIOR. S. Agostino di Siena)
    Frattanto dal giudicato del 1055 apparisce, che in Colonna sino d'allora avevano domininio i monaci benedettini della badia di S. Bartolommeo di Sestinga, i quali erano eziandio patroni della vicina chiesa dei SS. Apostoli Simone e Giuda, che è pure la parrocchiale di Colonna. Infatti nel-l'ottobre del 1067 Stefano abate di Sestinga a nome del suo monastero concedè ad enfiteusi la metà del distretto e castel-lo di Ravi insieme con la metà dei diritti sulle chiese di S. Maria (fiume di Buriano) e dei SS. Simone e Giuda a favore del C. Ildebrandino figlio d'Ildebrando.
    Aggiungasi a ciò un lodo emanato in Monte Pescali il 29 ottobre 1241 nella causa che allora verteva fra Orlando abate di Sestinga e i Lambardi di Buriano; e un compromesso fatto li 22 maggio 1241 fra lo stesso
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    abate e i detti nobili per ade-rire al giudizio che gli arbitri pronunzierebbero a cagione di dazj e di diritti di vassallaggio dai due litiganti pretesi sopra gli uomini di Colonna. (ARCH. DIPL. FIOR. l. cit.)
    Nel 1331 di gennajo, un Tancredi del fu Ugolino de'Lambardi di Buriano ed altri suoi consorti posero il castello e distretto di Colonna sotto l'accomandigia della Repubblica senese, la quale ammise quei nobili alla cittadinanza di Siena. Accadeva ciò nell'anno stesso, in cui il vicario del vescovo di Grosseto annunziava al popolo di Colonna essere i frati di Sestinga caduti nelle scomuniche per cagione di dazj e tributi ecclesiastici non soddisfatti.
    Nel febbrajo dello stesso anno 1331 i sindaci degli abitanti di Colonna prestarono in Siena giuramento di fedeltà, che fu rinnovato nel 1357, con obbligo di mandare ogn'anno per la festa di agosto un tributo alla capitale.
    Colonna fu assalita nel 1455 e messa a ferro e fuoco dalla compagnia condotta nelle toscane maremme a danno dei senesi dal capitano di ventura Jacopo Piccinino. Dopo il quale infortunio quel castello non si riebbe più fino alla nostra età.
    Quasi due miglia a grecale di Colonna dentro il perimetro della stessa parrocchia esiste la soppressa badia di S. Bartolommeo di Sestinga o Sestigna, di cui si è dato un cenno storico al suo Articolo
    La parrocchia de'SS. Simone e Giuda a Colonna, nel 1594 contava 199 abitanti; nel 1640 ne aveva 158; nel 1745 era ridotta a 138; mentre nel 1833 essa contava 283 abitanti.
Localizzazione
ID: 1592
N. scheda: 17910
Volume: 1
Pagina: 783 - 786
Riferimenti: 4370, 14180
Toponimo IGM: Vetulonia
Comune: CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
Provincia: GR
Quadrante IGM: 128-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1661136, 4747060
WGS 1984: 10.97323, 42.8607
UTM (32N): 661200, 4747234
Denominazione: Colonna di Buriano
Popolo: SS. Simone e Giuda a Colonna
Piviere: SS. Simone e Giuda a Colonna
Comunità: (Gavorrano) Castiglione della Pescaja
Giurisdizione: Castiglione della Pescaja
Diocesi: Grosseto
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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