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Cornia, Castel di Cornia

 

(Il Castelluccio)

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    CASTEL di CORNIA. – Vedere CORNIA castello.

    CORNIA
    castello in Val di Cornia. Molti diplomi pisani rammentano come posto sui confini del distretto della Repubblica di Pisa il perduto castello che prese il nome dal fiume e dalla valle della Cornia in cui era situato; ma nessun documento fu reso di pubblica ragione per segnalare in quale situazione, e in qual parte della stessa valle fosse collocato il castello di Cornia. Si poteva al più supporre che esso fosse compreso nel distretto e diocesi di Volterra, dal trovare il castello di Cornia fra quelli concessi in feudo da Arrigo VI a Ildebrando Pannocchieschi vescovo di detta città.
    Toglie ogni dubbio su di ciò un processo instituito dal Comune di Volterra nel 1295, e terminato (
    ERRATA: li 31 maggio 1296) li 31 marzo 1296, ad oggetto di riconoscere i confini della corte, ossia del territorio già appartenuto al distrutto castello di Cornia. Furono a tal uopo esaminate le più vecchie persone native dei paesi limitrofi; le quali dichiararono, che il distretto, o corte del castello che si ricercava, era limitato, da un lato dal fiume Cornia sino all’influente del botro di Ricavo, e di là a Casa Magliani, all’Acqua Calda e al poggio Vecchienna, da dove scendeva a S. Quirico, e al Piano de’Cagivoli, e di là per la vie del Rio Putrido rimontando il botro di questo nome (oggi Riputine?) sino alla Fontanella, di dove arrivava sino al monte Cassiano. Costà entrava nel rio Tassi (forse l’attuale Ritasso) e con esso scendeva alla Serra della steccaja.
    Dalla sopra espressa dichiarazione per tanto apparisce, che la corte o territorio
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    del perduto castello di Cornia era alla sinistra di questo fiume, e che abbracciare doveva nel suo perimetro, oltre il poggio di Vecchienna, il lago sulfureo, e una parte dei Lagoni di Monte Rotondo, col qual paese quello di Cornia sembra che confinasse dal lato di levante e di scirocco; mentre dalla parte di ostro essere doveva a contatto col territorio di Castiglion Bernardi. Altronde dall’opposto lato, cioè, sulla ripa destra del fiume Cornia, a tenore del processo preaccennato, il distretto dal castello di Cornia confinava con quelli di Monteverdi, di Lustignano, di Serazzano e della Loccia, castelli tutti che (meno Monte Rotondo) appartenevano a quell’epoca al contado di Volterra. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Com. di Volterra)
Localizzazione
ID: 1643
N. scheda: 18460
Volume: 1
Pagina: 529, 803
Riferimenti:
Toponimo IGM: Il Castelluccio
Comune: CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA
Provincia: PI
Quadrante IGM: 119-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1647554, 4782735
WGS 1984: 10.8165, 43.18454
UTM (32N): 647617, 4782909
Denominazione: Cornia, Castel di Cornia
Popolo:
Piviere:
Comunità: Pomarance
Giurisdizione: Pomarance
Diocesi: Volterra
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana
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