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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Fibbiana

 

(Fibbiana)

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    FIBBIANA (Fibiana e Fabiana) nel Val d’Arno inferiore. Villaggio con parrocchia (S. Maria) nel piviere di Empoli, Comunità Giurisdizione e miglia 1 e 1/2 a ponente di Montelupo, Diocesi e Compartimento di Firenze.
    Trovasi in pianura lungo la ripa sinistra dell’Arno presso il navalestro di Fibbiana e la torre dei Frescobaldi, dove già fu una pescaja con mulino, rammentata all’articolo ARNO, come quella della quale ivi si conservano visibili tracce nelle sostruzioni di un edificio da mulino.
    I primi signori da Fibbiana, di Pontormo e di altri luoghi limitrofi si scuoprono sino dal 780 tra quei nobili longobardi che fondarono la badia di S. Savino presso Pisa. I quali nobili assegnarono in dote al monastero medesimo, molte corti e giuspadronati di chiese di loro proprietà, situate nelle Colline pisane, in Maremma e nella Valle dell’Arno fra Pisa e Firenze; e compresero in tale dono le corti di Pontormo, di Empoli e di Fibbiana con tutte le loro appartenenze.
    Nel secolo XII la storia seguita ad indicarci fra i signori di Fibbiana i conti di Capraja e di Pontormo, alla di cui prosapia apparteneva quel Gottifredo del Conte Alberto vescovo di Firenze, il quale, a dì 12 novembre 1142 confermò al monastero de’SS. Tommaso e Giorgio a Capraja, dov’era badessa la sua cugina Berta figlia del conte Ildebrando, tutte le decime che il Conte Alberto padre del vescovo Gottifredo e il conte Ildebrando genitore di essa Berta avevano offerte alla chiesa e monastero medesimo con una porzione dei loro possessi posti in Fibbbiana e altrove. (LAMI,
    Monum. Eccl. Flor. – CERACCHINI. Dei vesc. fior.).
    Più tardi acquistò podere in Fibbiana (dove conserva tuttora una vasta tenuta) l’illustre casata dei Mannelli di Firenze, con la quale i conti di Capraja ebbero consorteria, e lo stemma a comune (consistente in tre
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    spade a sghembo), non che i possessi e i giuspasdronati delle chiese.
    Quindi si videro i Mannelli subentrare nei diritti dei conti di Capraja antichi patroni della pieve di Settimo e di S. Maeia a Fibbiana, diritti che tuttora mantengono. Che perciò si rende probabile che, per cagione della stessa consorteria, sino dal 1342, insorgessero controversie fra i Mannelli e i conti di Pontormo e di Capraja. Controversie, che promossero in quell’anno stesso un lodo del duca di Atene allora signore di Firenze, per ristabilire la pace fra le due famiglie, nella quale si trovano nominati da trenta individui. (MANNI.
    Sigilli antichi. T. XII. Sigillo VI.) – Vedere PONTORMO e SETTIMO (PIEVE a).
    La parrocchia di S. Maria a Fibbiana conta 663 abitanti.

    FIBBIANA nel Val d’Arno inferiore. – Si aggiunga: – A meglio provare l’antico giuspadronato sulla chiesa di S. Maria a Fibbiana dei monaci della Badia di S. Savino presso Pisa giova una lettera del 5 agosto 1255 diretta da Agnani dal Pontefice Alessandra IV al priore di S. Paolo all’Orto in Pisa, dalla quale si rileva che allora il prete della chiesa di Capraja aveva ingiustamente occupato cotesta di S. Maria a Fibbiana, e che la riteneva in pregiudizio de’ suoi patroni, cioè dell’Abate e monaci della Badia di S. Savino presso Pisa. Che perciò ec. (
    Da un Codice esistito nella Badia di S. Michele in Borgo di Pisa, ora nell’ARCH. DIPL. FIOR.)
Localizzazione
ID: 1917
N. scheda: 21510
Volume: 2; 6S
Pagina: 105 - 106; 93
Riferimenti:
Toponimo IGM: Fibbiana
Comune: MONTELUPO FIORENTINO
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1660556, 4844040
WGS 1984: 10.99447, 43.73357
UTM (32N): 660620, 4844214
Denominazione: Fibbiana
Popolo: S. Maria a Fibbiana
Piviere: S. Andrea a Empoli
Comunità: Montelupo
Giurisdizione: Montelupo
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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