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Fighine di Chiusi

 

(Fighine)

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    FIGHINE DI CHIUSI (Fichinium, et Figuinae Castrum) nella Valle della Chiana. Piccolo villaggio già castello con chiesa prepositura (S. Michele) già nel piviere di S. Maria Assunta nel Palazzone, Comunità Giurisdizione e circa 3 miglia a grecale di San Casciano de’Bagni, Diocesi di Chiusi, Compartimento di Siena.
    Se rintracciare si dovesse l’etimologia di cotali nomi di
    Fighine, Feghine, Figline, Ficulle e simili, si crederebbe più probabile quella derivata da qualche fabbrica di figuline, tanto più che assai vicini all’etrusca città di Chiusi, la più ricca figuline, trovansi situati i paesi di Ficulle e Fighine.
    Risiede quest’ultimo sopra uno dei poggi che staccansi a scirocco del monte di Cetona fra i torrenti
    Fossalto e Argento, influenzati entrambi nella Chiana pontificia al callone di Carnajola.
    Era Figline uno dei castelli dei visconti di Campiglia d’Orcia, antichi nobili chiusini, che furono anche dinasti di San Casciano de’Bagni e di
    Celle. I quali a seconda della fortuna della guerra, o dei partiti predominanti, ora al Comune di Orvieto, ora a quello di Siena, raccomandavansi. – Vedere CAMPIGLIA d’ORCIA e CELLE in Val di Paglia.
    Infatti nell’archivio diplomatico di Siena (BALZANA
    delle Riformagioni n°18) viene fatta menzione di un diploma dell’imperatore Federigo II, del 1226, dato nella villa di S. Gimignano a favore di Tancredi Visconte di Campiglia d’Orcia suo vassallo e feudatario per i castelli di Bagno, di Fighine, ec.
    Anche l’imperatore Lodovico Bavaro nel privilegio spedito a quei dinasti da Roma li 5 aprile 1328, rammentò i castelli di Fighine e di Caporsevoli, per essere sul confine della contea o podere dei Manenti di Sarteano con i possessi dei visconti di Campiglia d’Orcia.
    Appella a questa stessa contrada un
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    placito pronunziato nel maggio dell’anno 1058 del marchese Gottifredo marito della contessa Beatrice, alla presenza di molti prelati e nobili contadi di Chiusi e di Orvieto, per decidere una causa vertente fra Pietro vescovo chiusino e l’abate del monastero di Capolona presso Arezzo. Il qual placito fu pubblicato nella villa o palazzo di S. Pellegrino presso Fighine (forse l’attual villaggio del Palazzone) nel distretto di Chiusi.
    Ma più specialmente fu rammentata la stessa pieve di
    S. Maria di Fighine con le sue cappelle nella bolla di Celestino III spedita il 27 dicembre 1191 a Teobaldo vescovo di Chiusi. – Vedere CHIUSI, e PALAZZONE in Val di Chiana.
    Porta la data del 23 settembre 1441 una lettera di Giovanni di mess. di Monaldo da San Casciano de’Bagni diretta alla Signoria di Siena, in cui si rappresenta: che la terra di Fighine da 50 anni di qua era capitata in molte mani; da primo Gian Tedesco la rubò ed arse, e stette così abbattuta due anni; Bigordo la riprese a preghiere di mess. Monaldo, e dopo due anni la donò ad un suo uomo d’arme, chiamato mess. Bolognino Boccatorta; il quale la ritenne circa due altri anni; dopo vi entrarono i fanti di Cortona al tempo de’Bianchi; finalmente Paolo Orsini e il Mostardo capitani della Chiesa la venderono per il prezzo di fiorini 200, mentre il Comune di Orvieto la pretendeva per averla posseduta altre volte. Ma intanto il papa troncò questo nodo donando Fighine e il suo territorio ai conti di parte Guelfa Corrado e Luca della consorteria dei Manenti.
    Dopo tale esposizione di fatti mess. Giovanni di Monaldo de’visconti di San Casciano si pose sotto l’accomandigia della Repubblica di Siena con tutti i suoi feudi, non escluse le sue ragioni sul castello di Fighine. (ARCH. DIPL. SEN.
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    Kaleffetto).
    La sottomissione fatta dai sindaci di Fighine alla Repubblica senese fu in seguito resa più valida e solenne dal pontefice Pio II, allorché con breve dato da’Bagni di Petriolo, li 21 maggio 1464, investì la Signoria di Siena del castello e giurisdizione di Fighine con titolo di vicariato perpetuo, a condizione di pagare l’annuo censo di lire 25 alla Camera apostolica.
    Dopo però la conquista di Siena Fighine fu incorporato al dominio di Cosimo Medici primo Gran Duca di Toscana; e il di lui figlio e successore Ferdinando I, nel 1606, eresse cotesto paese in feudo con titolo di marchesato a favore di Angelo del Bufalo-Cancellieri nobile romano. La quale investitura fu rinnovata nel 1738 in testa al marchese Ottavio del Bufalo che vi mantenne un giusdicente sino a che non comparve la legge sull’abolizione dei feudi granducali.
    La parrocchia della prepositura di S. Michele a Fighine conta 209 abitanti.
Localizzazione
ID: 1924
N. scheda: 21570
Volume: 2
Pagina: 125 - 126
Riferimenti: 37320
Toponimo IGM: Fighine
Comune: SAN CASCIANO DEI BAGNI
Provincia: SI
Quadrante IGM: 129-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1738174, 4752355
WGS 1984: 11.91749, 42.8882
UTM (32N): 738238, 4752529
Denominazione: Fighine di Chiusi
Popolo: S. Michele a Fighine
Piviere: (S. Maria Assunta a Palazzone)
Comunità: S. Casciano dei Bagni
Giurisdizione: S. Casciano dei Bagni
Diocesi: Chiusi
Compartimento: Siena
Stato: Granducato di Toscana
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