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FORNO nella vallecola del Frigido. – Villaggio altrimenti appellato Rocca Frigida con chiesa parrocchiale (S. Pietro) filiale dell'antica pieve di S. Vitale al Mirteto, Comunità Giurisdizione Diocesi e Ducato di Massa ducale, dalla quale città è circa 3 miglia toscane a settentrione.
È situato alla base dell'Alpe Apuana fra l'Alpe di Vinca, il monte della Tambura e quello di Colonnata del Carrarese. Scaturiscono poco lungi dal Forno le copiose e limpide sorgenti del Frigido, donde prese il nome la diruta rocca sovrastante al villaggio. Esso fu un tempo abitato dai lavoranti ai forni del ferro, che costà lungo il frigido esisterono finchè abbondarono le selve di castagni, in mezzo ai quali risiede il paese. – Attualmente esso è la patria d'industriosissime famiglie essendochè il maggior numero delle donne è addetto alle telaja di pannilini e mezze lane, mentre i maschi si occupano specialmente a fabbricar cappelli di feltro, che esitano a Massa e nelle città limitrofe.
È per anco indecisa la lite che insorse nel principio del secolo XVI tra gli uomini del Forno e quelli di Vinca per cagione dell'Alpe Rutaja, situata a confine e pretesa da ciascuno dei due popoli preaccennati; soggetto che servì di argomento a una lettera del 7 marzo 1512 (stile com.) diretta a nome della Rep. fior. al suo Commissario a Fivizzano da Niccolò Machiavelli negli ultimi mesi del suo segretariato sotto Pier Soderini.
La parrocchia del Forno conta 789 abitanti.

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