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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Fosini

 

(Fosini)

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    FOSINI in Val di Cecina. – Villa piantata sulle vestigia di una rocca, che dà il titolo a una chiesa parrocchiale (SS. Pietro Niccolò e Donato), un dì filiale della pieve di Morba, nella Comunità e 4 miglia toscane a libeccio di Elci, Giurisdizione di Radicondoli, Diocesi di Volterra, Compartimento di Siena.
    Risiede sopra una rupe sporgente da uno sprone che resta a maestro del monte di Gerfalco nel valloncello del torrente Pavone che gli scorre a ponente, fra Brusciano e Travalle, e quasi nel centro di quel suolo agitato donde co tantemente sbuffano con sibilo i così detti fumacchi dei
    Lagoni di Castelnuovo, di Serazzano, di Monterotondo, di Monte Cerboli,e di Travalle.
    Il castello di Fosini, ora villa della casa Sergardi di Siena, è stato dominato da più padroni, sebbene la sua più antica origine si debba all'estesa consorteria de’conti Pannocchieschi di Maremma.
    Essendochè da quei dinasti Fosini passò sotto il dominio temporale e assoluto d'Ildebrando Pannocchieschi vescovo e il signore di Volterra, a cui fu confermato per l'intiero con tutte le sue pertinenze dal re Arrigo figlio dell'imp. Federigo I, mediante un privilegio dato in Sanminiato li 28 agosto 1186.
    Mancato il potente vescovo Ildebrando, il castello di Fosini toccò a un ramo de’Pannocchieschi che più tardi prese il casato dal castello di Elci, mentre uno di quei consorti, il conte Andronico d'Elci figlio del fu Contino, stando del suo cassero di Fosini, li 21 maggio 1331 (stil. pis., e 1330 stil. com.) vendè per il prezzo di lire 3000 a don Albizzo del fu Scolajo de’Tancredi, arciprete e capitano di Colle, 5 delle 7 parti di tutto il castello di Brusciano con il suo distretto, che egli medesimo aveva comprato nel 26 marzo 1327 dai fratelli Manovello, Guglielmo e Gaddo figliuoli di un’altro conte d'Elci.
    – Vedere
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    BRUSCIANO in Val di Cecina.
    Allo stesso Albizzo de'Tancredi da Colle dovettero i conti d'Elci a quell'epoca alienare il castello e tenuta di Fosini, tostochè gli storici sanesi asseriscono, che dall'arciprete Albizzo, tiranno della sua patria, fu riedificato il castello in discorso. Ma poco appresso avvenuto essendo il tragico fine di lui, già rammentato all'articolo COLLE, gli uomini di Fosini con atto del 18 agosto 1332 si sottomisero al Comune di Siena. – Dopo peraltro a morte di Albizzo, il conte Gaddo d'Elci occupò Fosini in nome dei Signori Nove di Siena, dai quali l'ottenne nel 1340 in dominio con il titolo di vicario della Repubblica, e con l'obbligo di un annuo tributo; in guisa che da quel tempo e poi Fosini costantemente fece parte del distretto della contea, e ora della comunità di Elci.
    – Vedere ELCI.
    Di una maggiore importanza per il fisico naturalista riesce questo luogo, non tanto per essere sparita a piè della rupe di Fosini una scaturigine d'acqua sulfurea, quanto per le cessate detonazioni sotterranee, che di costà si facevano sentire con maggiore forza che altrove, allorchè l'atmosfera diveniva tempestosa. (G. GIULJ,
    Storia delle acque min. della Toscana, T. I, pag. 43).
    La chiesa attuale di S. Niccolò ha Fosini fu eletta nel 1601. – Essa nel 1833 noverava 258 abitanti.
Localizzazione
ID: 2020
N. scheda: 22750
Volume: 2
Pagina: 335 - 336
Riferimenti:
Toponimo IGM: Fosini
Comune: RADICONDOLI
Provincia: SI
Quadrante IGM: 119-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1657539, 4781572
WGS 1984: 10.93898, 43.17206
UTM (32N): 657603, 4781747
Denominazione: Fosini
Popolo: SS. Niccolò, Pietro e Donato a Fosini
Piviere: (S. Cerbone a Morba in Montecerboli) SS. Niccolò, Pietro e Donato a Fosini
Comunità: Elci
Giurisdizione: Radicondoli
Diocesi: Volterra
Compartimento: Siena
Stato: Granducato di Toscana
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