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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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S. Gaggio

 

(S. Gaggio)

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    GAGGIO (S.) presso Firenze. – Monastero insigne di donne, tuttora esistente sulla collina omonima presso la strada Regia romana con una piccola borgata, che appena è mezzo miglio toscano fuori della porta S. Pier Gattolini, nella parrocchia di S. Ilario a Colombaja, Comunità Giurisdizione e miglia toscane 1 e 1/2 a settentrione del Galluzzo, Diocesi e Compartimento di Firenze.
    Prese il nome di S. Gaggio questo asceterio da uno più antico esistito quà vicino, e non da una torre, come fù creduto da alcuni, appartenuta alle famiglie Baroni, e Pulci, la qual torre si dice, che nel secolo XIII servisse di luogo di ritirata per le conventicole di alcuni cittadini fiorentini della setta de’Paterini.
    Avvegnachè le monache propriamente dette di S. Gaggio sino da quel secolo esistevano nel poggio medesimo, mentre a
    quelle donne rinchiuse di S. Gagio (S. Caio), sino dal 1278 fù lasciato per testamento un legato di 10 lire dalla contessa Beatrice figlia del conte Rodolfo di Capraja.
    L’attuale monastero di S. Gaggio, già detto S. Caterina
    in Monte, data la sua primitiva fondazione nel mese di dicembre del 1344; mentre per atto del 2 dicembre di detto anno fù fatta la prima compra di due poderi con case annesse, posti nel popolo di S. Ilario a Colombaja in luogo detto Sangaggio, per il prezzo di 1300 fiorini d’oro da donna Nera figlia del fù Lapo di Manerio, vedova del fù Sennozzo di Bencino del Sanna del popolo di S. Felice in Piazza di Firenze, la quale donna dichiarò, che comprava i suddetti predii ad oggetto di edificare in mezzo ad essi un monastero.
    All’istrumento di compra seguì immediatamente l’atto di mallevadoria, che il genero prestò a Vanni di Lamberto venditore dei due poderi, per istrumento rogato in casa di Mess.
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    Tommaso di Corsino Corsini, uomo celebre nei fasti fiorentini.
    Nel dì 11 dello stesso mese ed anno, Amerigo cardinale dell’ordine dei preti del titolo di S. Martino ai Monti, Legato della S. Sede, inerendo alle preci di
    donna Nera, che domandava di fondare un monastero sotto il titolo, e in onore di S. Caterina V. e M. nei poderi suddetti, incaricò l’abbate del monastero di S. Miniato al Monte di esaminar la convenienza del luogo; il quale avendolo trovato opportuno, lo benedisse, e concedè facoltà a donna Nera di fondarvi sopra un monastero di donne con chiesa da dedicarsi a S. Caterina vergine e martire; e inoltre di poter ella nominare per la prima volta 12 fanciulle da monacarsi e la badessa. In conseguenza di che donna Nera nell’atto istesso, in presenza dell’abbate nominò intanto 4 delle dodici fanciulle, cioè: Caterina figlia di Mess. Tommaso di Corsino Corsini, Andrea figlia della fondatrice e del fù Sennozzo di Bencino del Sanna, Elisabetta figlia di Gherardo Corsini, e Agnesa del fù Ammannato Amidei, tutte fiorentine. Dalle quali fanciulle l’abbate medesimo a nome del cardinal Legato ricevè la professione sotto la regola di S. Agostino, e finalmente donna Nera elesse per prima badessa del monastero di S. Caterina in Monte suor Agnesa figlia del fù Ammannato Amidei testè vestita monaca.
    All’edificazione del nuovo tempio, e del sacro asilo di nobili vergini fiorentine contribuì assaissimo mess. Tommaso Corsini, e donna Ghita sua moglie, cui apparteneva una figlia, e una nipote tra le quattro prime claustrali di S. Gaggio; in guisa che talvolta quelle monache furono appellate le Signore di messer Tommaso Corsini.
    Questo ci dice l’epitaffio scolpito in un arca magnifica di marmo con la figura di Tommaso Corsini eseguita dal Silvani, e collocata presso l’altar maggiore
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    della ch. di S. Giorgio, sotto il sepolcro del quale riposano le ossa di donna Nera fondatrice e quelle di donna Ghita degli Albizzi consorte dello stesso Corsini.
    A beneficare il monastero di S. Gaggio consorse eziandio uno dei figli dei prenominati due coniugi, cioè il cardinale fiorentino Pietro Corsini, il quale morendo alla corte di Avignone, nel 16 agosto del 1405, lasciò la metà del suo avere al fratello Mess. Filippo Corsini, e l’altra metà alla sorella e alla cugina sua, entrambe monache in San Gaggio.
    Infatti tra le carte appartenute a questo monastero esiste un inventario fatto in Avignone li 19 agosto 1405 nel palazzo del testè defunto cardinale Pietro Corsini, di tutti i mobili, arredi sacri, gioje, denaro e di una scelta e doviziosa collezione di libri in pergamena e in papiro.
    (ARCH. DIPL. FIOR.
    Monast. di S. Gaggio).
    Il monastero di S. Caterina in Monte acquistò ben presto un tal credito, che 9 anni dopo la sua fondazione accolse nel suo claustro anche le monache del vicino asceterio sotto il titolo di S. Gaggio.
    Avvegnachè nel dì 17 dicembre 1353, la badessa di S. Gaggio, dopo aver supplicato a nome delle sue monache il vicario del vescovo di Firenze Agnolo Acciajoli per la riunione dei due monasteri, rassegnò la sua carica nelle mani di don Matteo da Narni vicario vescovile, annuendo a ciò le monache di S. Caterina in Monte, al qual monastero nell’atto medesimo fù riunito quello di S. Gaggio con i suoi beni.
    Nel 5 dicembre del 1354, essendo morta la prima badessa del monastero di S. Caterina, frà Benedetto del convento di S. Sepolcro a Colombaja, dell’ordine di S. Agostino, per mandato speciale delle monache, ottenuta licenza dal suo superiore, nominò ed elesse per badessa del prefato monastero suor Andrea figlia del fù Sennozzo e di donna
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    Nera fondatrice; la qual nomina nel dì 13 dello stesso mese fu canonicamente confermata dal vicario vescovile. Dopo la morte della seconda superiora, accaduta nel principio del 1387, fu eletta in abbadessa di S. Gaggio (li 6 marzo 1387 stil. com.) Suor Elisabetta Corsini; mancata la quale fù nominata (nel 22 gennajo 1396 stile comune) suor Felice di mess. Niccolò di Guelfo de’ Cavalcanti, e finalmente nel 6 dicembre 1406 venne acclamata suor Caterina di Mess. Tommaso Corsini una delle prime quattro fanciulle elette monache da donna Nera fondatrice del luogo. – Che se a tutto ciò si aggiunga la lettera scritta da S. Caterina da Siena alle monache di S. Gaggio per confortarle dell’afflizione che risentivano a cagione della morte di donna Nera, quando scriveva loro: che eravi per esse monna Ghita Corsini, e le pregava di prestare ad essa obbedienza in tutte quelle cose che sono ordinate secondo Dio e la S. Religione; se a tutto ciò, io diceva, si aggiunga questa lettera, chiaro apparisce, che tanto la fondatrice, quanto la moglie di Mess. Tommaso Corsini furono protettrici piuttostochè direttrici di spirito, e non mai badesse del monastero di S. Caterina nel Monte detto di S. Gaggio. – Vedere G. B. CASOTTI, Memorie istoriche dell’Impruneta. – ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Mon. di S. Gaggio.
Localizzazione
ID: 2082
N. scheda: 23610
Volume: 2
Pagina: 369 - 370
Riferimenti:
Toponimo IGM: S. Gaggio
Comune: FIRENZE
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1680286, 4846862
WGS 1984: 11.24023, 43.75443
UTM (32N): 680349, 4847037
Denominazione: S. Gaggio
Popolo: S. Ilario a Colombaja, alla Fonte
Piviere:
Comunità: Galluzzo
Giurisdizione: Galluzzo
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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