REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

Gambassi

 

(Gambassi)

  •   pag. 1 di 4
    GAMBASSI in Val d’Elsa. – Borgo con castellare, stato capoluogo di una comunità, attualmente riunita a quella di Montajone, da cui è circa 4 miglia toscane a scirocco nella stessa Giurisdizione con chiesa prepositura (SS. Jacopo e Stefano) nell’antico piviere di S. Maria a Chianni, Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze.
    Risiede in un risalto di poggio, su cui esisteva la rocca, a un elevatezza di 592 braccia sopra il mar Mediterraneo, sul fianco settentrionale del monte del Castagno; in mezzo ad esso passa la strada provinciale volterrana che viene da Castelfiorentino.
    Anche Gambassi ebbe i suoi dinasti; fra i quali comparisce al 9 gennajo 1037 un Guido del fu Ranieri, che in quel giorno offrì a Gunfredo vescovo di Volterra la terza parte della sua porzione del poggio e castello di Gambassi con la chiesa di S. Stefano. Nel secolo appresso (anno 1113) il C. Ugo del fu C. Uguccione de’Cadolingi, fra le molte terre, casali e castelli che possedeva, rassegnò la metà di dominio di quelli posti nel contado di Volterra ai vescovi di detta città; fra i quali luoghi e giurisdizione si novera anche Gambassi. Quindi è che tra i castelli conceduti in feudo da Arrigo VI a Ildebrando vescovo di Volterra, fu compreso anche questo di Gambassi; mentre l’imperatore Federigo II. pochi anni dopo diede l’investitura del castello medesimo a Gualtieri degli Opezzinghi da Calcinaja, a quello stesso soggetto, che nel 1222 esercitava l’ufizio di potestà nella Terra di S. Gimignano. (TRONCI,
    Annali Pisani).
    Peraltro un atto pubblico del 1224 dato in Gambassi, stà a provare una certa indipendenza degli uomini di questo paese, trattandosi di un compromesso fatto in Galgano da Monte Tignoso e in Sanguigno della Pietra per terminare le controversie insorte fra i Lambardi e gli altri abitanti del castello di Gambassi nuovo e
  •    pag. 2 di 4
    vecchio. In virtù del qual compromesso gli arbitri proferirono un lodo li 26 maggio 1224, nella chiesa del castel nuovo di Gambassi, che assolveva i Lambardi da dazii stati loro imposti dalla comunità di Gambassi per il transito delle merci e del sale portato dalle loro bestie a soma. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di San Gimignano.)
    Dal documento testè citato pertanto risulta, che fino dal 1224 il castello di Gambassi aveva un borgo nuovo e la sua chiesa parrocchiale sotto il castel vecchio.
    Inoltre, nel 1230, con suo decreto la Signoria di Firenze diede facoltà a Gianfante di Berbellotto di Fante cittadino fiorentino di procedere contro la Comunità di S. Gimignano per il diritto di visconteria che pretendeva di avere nel castello di Gambassi, come anche sopra Pulicciano e Ulignano; ma quegli abitanti avendo fatto sentire i loro reclami, fu compromesso in Otto da Mandello potestà di Firenze. Questi nel 30 gennajo 1231 (stile comune) sentenziò, che la comunità di S. Gimignano in riguardo dei diritti di detto Gianfante dovesse accettarlo in potestà di detta Terra con un’annua retribuzione di lire 300 (
    loc. cit.)
    Dopo la pace di Fucecchio (anno 1293) Gambassi col suo contado fu incorporato al territorio della Rep. fiorentina, che ne costituì una comunità a confine con il territorio di San Gimignano, con Montajone, e con quello di Castel Fiorentino mediante il fiume Elsa.
    Nel 1317, il popolo di Gambassi, in contemplazione dei danni ricevuti dall’oste pisana, venne esentato per provvisione della Signoria di Firenze dalle pubbliche gravezze. Sennonchè più tardi egli ebbe a soffrire danni maggiori (maggio del 1432) quando la Val d’Elsa fu saccheggiata dalla compagnia di ventura condotta costà da Bernardino della Carda, ai danni della Rep. di Firenze. Riconquistato poco appresso dalle armi fiorentine, Gambassi dopo quell’epoca non vide altri
  •    pag. 3 di 4
    nemici, comecchè l’esercito napoletano papalino si accostasse alle sue mura, dalle quali fu respinto nel 15 settembre 1479, e che più tardi fosse stato maltrattato dal duca Valentino, allorchè passò di costà, nel maggio del 1501, rubando con le sue genti piuttosto come ladroni, che come uomini comprati dai Fiorentini.
    Nacque in tal luogo, e fu conosciuto col nome di
    Cieco da Gambassi, Giov. Giannelli, rinomato scultore di plastica nel secolo XVII, sebbene privo fosse di vista.
    Gambassi era potesteria e capoluogo di una comunità, che abbracciava 4 comuni,
    Gambassi, Montignoso, Camporbiano, e Pulicciano, con altre 8 parrocchie; cioè, Varna, tre popoli di Catignano, Gavignalla, Agresti, Badia di Cerreto e S. Cristina. – Questi dodici popoli furono incorporati alla comunità di Montajone mediante il regolamento del 23 maggio 1774 sulla nuova organizzazione delle Comunità del Contado fiorentino.
    La chiesa prepositura de’SS. Jacopo e Stefano a Gambassi conta 574 abitanti.

    GAMBASSI in Val d’Elsa. – Si aggiunga. – Fra gli artisti più distinti che conta Gambassi non fia da passare sotto silenzio un valente maestro di vetri dipinti,
    Francesco di Domenico Livi da Gambassi recatosi da giovinetto, nel principio del secolo XV a Lubecca nella Germania per apprendervi quell’arte; nella quale divenne perito in guisa che con deliberazione della Signoria di Firenze del 15 ottobre 1436 il Livi fu invitato a recarsi da Lubecca a Firenze, rinnovandogli l’invito fattogli tre anni innanzi dagli Operaj di S. Maria del Fiore per fargli lavorare i vetri delle finestre della nuova cattedrale, a condizioni però assai più di prima favorevoli; mentre la Signoria con quella provvisione, oltre l’offrire al Livi abitazione gratuita, non solo sua vita durante, ma ancora finché fossero vissuti i di lui figliuoli; oltre l’esentare il padre ed i figli suoi da
  •   pag. 4 di 4
    tutti gli aggravi pubblici; oltre l’obbligarsi di pagargli a stima tutti i lavori di vetro dipinto che egli fosse per fare, gli assegnava una pensione annua di 40 fiorini d’oro, obbligandosi inoltre il governo di costruire a spese del Comune due fornaci atte all’arte sua. – (GAYE Opera citata Volume II.)
    Da questo documento mi sembra di poter concludere, che il Livi dovè precedere i Padri Gesuati nella fabbrica delle prime finestre di vetri nel Duomo di Firenze.
Localizzazione
ID: 2106
N. scheda: 23860
Volume: 2; 6S
Pagina: 394 - 395; 108 - 109
Riferimenti: 15960
Toponimo IGM: Gambassi
Comune: GAMBASSI TERME
Provincia: FI
Quadrante IGM: 113-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1657873, 4822565
WGS 1984: 10.95489, 43.5409
UTM (32N): 657936, 4822740
Denominazione: Gambassi
Popolo: SS. Jacopo e Stefano a Gambassi
Piviere: S. Maria Assunta a Chianni di Gambassi
Comunità: Montajone
Giurisdizione: Montajone
Diocesi: Volterra
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note