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GATTAJOLA e SALISSINA nella Valle del Serchio. – Due villate riunite in una sola sezione e popolo (S. Andrea a Gattajola) nel piviere di Vico Pelago, Comunità Giurisdizione Diocesi e Ducato di Lucca, dalla qual città distanno circa 3 miglia toscane a ostro.
Sono situate le due villate alla base settentrionale del Monte Pisano, là dove allacciansi i nuovi acquedotti delle fonti di Lucca, e dove fu una foresta chiamata la selva di Gattajola, ed una casa di campagna del celebre capitano Castruccio. Più nota ancora è Gattajola per aver dato il titolo a un monastero di donne (S. Mariae ad Gattariolam) che il Comune di Lucca, nell’anno 1198, fece edificare. Esso è rammentato nel Registro vaticano di Cencio Camerario, e in quello delle chiese lucchesi del 1260. Se ne fa menzione nel testamento di Castruccio Castracani che aveva tra quelle vergini una sua figliuola. Il mon. di Gattajola fu barbaramente incendiato verso il 1220 per vendetta più che femminile, come dice l’annalista lucchese Beverini, d’una di quelle claustrali, la quale di notte tempo gli diede fuoco.
Le stesse monache furono in seguito traslocate in città nel mon. di S. Chiara, conservando però il titolo della primitiva provenienza di Gattajola.
Nel 1255 il vescovo di Lucca rinunziò all’abbadessa e monache di Gattajola i suoi diritti e giurisdizioni acquistate sulla badia di S. Salvatore di Fucecchio, sui beni e giuspadronato delle chiese e popoli annessi. – Vedere FUCECCHIO.
Il parroco di S. Andrea a Gattajola è priore, ossia vicario perpetuo vescovile dei pivieri di Vico Pelago, e di Montuolo.
La parrocchia di S. Andrea a Gattajola e Salissina nel 1832 contava 316 abitanti.

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e Storico della Toscana

Gattajola (e Salissina)

(Gattaiola)

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