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GIOVAGALLO, o ZOVAGALLO (Juva, o Jugum Galli) in Val di Magra. – Castello con chiesa arcipretura (S. Michele), che fu capoluogo di un ex-feudo dei marchesi Malaspina di Mulazzo, ora nella Comunità Giurisdizione e miglia toscane 2 e 1/2 a libeccio di Tresana, Diocesi di Massa ducale, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena.
Risiede sopra uno sprone orientale del monte Corneviglia alla sinistra del fiume Magra, fra il territorio granducale di Calice, che è a ponente, e quello di Terra Rossa posto a levante, mentre a ostro tocca il distretto di Bolano del Regno Sardo, e a settentrione quello di Groppoli del Granducato.
Il castello di Giovagallo (Cucavallo ?) è rammentato fino dal 1033 nell’istrumento di fondazione del mon. di S. Maria di Castiglione presso il Borgo S. Donnino spettante al marchese Adalberto figlio del fu march. Oberto de’Pallavicini. Dopo la permuta fatta al principio del secolo XIII tra gli Estensi ed i Malaspina, il castello di Giovagallo toccò di parte a un ramo dei march. di Mulazzo discesi da Manfredi figlio di Corrado, che Dante chiamò antico per distinguerlo dal suo nipote Corrado II, da esso raffigurato nel Purgatorio. – Il march. Manfredi nato da Corrado I nel 1260 militò per i Guelfi di Lucca alla battaglia di Monteaperto, dove restò prigioniero de’Senesi con altri due fratelli, Moroello e Federigo. Lo stesso Manfredi, dopo la divisione dei feudi di famiglia, fatta nel 1266 con gli altri suoi fratelli Moroello, Alberto e Federigo, tutti figli di Corrado I, divenne marchese di Giovagallo, Lusuolo, Madrignano e di alcuni altri casali che appartenevano ai Malaspina nell’isola di Sardegna, dove il detto Manfredi verso la fine del 1282 morì. – Successe nel marchesato di Giovagallo
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il di lui figlio Moroello, quello stesso che fu capitano generale dell’esercito lucchese contro Pistoja, tra il 1304 e 1306; colui che venne adombrato da Dante in quel verso,

Tragge Marte vapor di Val di Magra.

Egli mancò circa il 1315, lasciando di sè e di Alagia del Fiesco, nipote del pont. Adriano V, due figli maschi, il marchese Manfredi II e Luchino: più una figlia appellata Fresca, la quale si maritò in prime nozze al C. Marcovaldo de’conti Guidi da Dovadola, ed in seconde nozze (nell’anno 1349) a Niccolò di Bertoldo del Pecora tiranno di Montepulciano. – Vedere MONTEPULCIANO.
Al suddetto Manfredi, mancato nel 1344, successe nel marchesato di Giovagallo l’unico tra i suoi figli maschi, Moroello III di tal nome, oltre una femmina chiamata Alagia, che si unì in matrimonio ad un’altro Moroello di Mulazzo, nato dal marchese Franceschino, da me in altro tempo dimostrato il vero ospite di Dante.
Nel 1347 Argentina Grimaldi, vedova del march. Moroello III di Giovagallo, rimase tutrice del figlio Giovanni, il quale morì in età pupillare pochi anni dopo del padre. Dondechè verso la metà del secolo XIV, essendo cessata la linea dei march. di Giovagallo discesi da Manfredi di Corrado I, cotesto feudo con altre ville acquistate sul lato sinistro della Magra da un marchese di Olivola, ritornarono, quello ai marchesi di Mulazzo, e queste ai march. di Villafranca. – (GERINI, Mem. storiche di Lunigiana T. II).
La parrocchia di S. Michele a Giovagallo, oltre il castello omonimo, comprende le ville di Chiusura, della Chiesa, di Pietrasalta, di Tavella e Vigonzola, le quali tutte insieme nel 1832 contavano 340 abitanti, cresciuti sino a 482 bocche nell’anno seguente. – Vedere
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TRESANA.

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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

Giovagallo, Zovagallo

(Giovagallo - Castellaccio (a S))

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