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GRAZIE (S. MARTINO NELLA MADONNA DELLE) nel suburbio settentrionale di Montepulciano in Val di Chiana. – Borgata chiesa parrocchiale sulla strada R. lauretana, quasi un miglio toscano fuori della porta di Gracciano, nella Comunità e Giurisdizione di Montepulciano, Diocesi medesima, già di Arezzo, Compartimento Aretino. Fu costà in origine un convento di frati Carmelitani della Congregazione di Mantova, soppresso nel 1774, e quindi ceduto con la chiesa al parroco della cura suburbana, già spedale della Madonna di S. Martino, che trasferì lo stesso titolo nella nuova residenza. Il tempio della Madonna delle Grazie, in cui si venera una miracolosa immagine della B. Vergine Maria di terra invetriata della della Robbia, fu edificato nel secondo decennio del secolo XVI, mentre dai documenti sincroni risulta, che l'uffiziavano i PP. Carmelitani sino dal 1525. Quindi sembra poco esatta l'epoca stata posteriormente scolpita in marmo collocato nella parete interna della stessa chiesa, nel quale si legge, che la città di Montepulciano non prima del 29 novembre del 1561 consegnò questo tempio alla cura dei frati Carmelitani dell'Osservanza.
Avvegnachè fra le pergamene della città medesima che conservansi attualmente nel R. Archivio Diplomatico a Firenze, esiste una bolla del Cardinale Silvio Passerini del titolo di S. Lucina, Legato apostolico in Toscana e nell'Umbria, scritta da Firenze li 17 luglio 1526. Nella qual bolla, dopo aver riferito che, per rinunzia fatta dai frati dell'Ordine del Carmine della Congregazione di Lombardia, essendo vacata la chiesa di S. Maria delle Grazie fuori delle mura di Montepulciano, da essi per l'addietro abitata, il prenominato Legato pontificio ordinava a Buonsignore de'Buonsignori di Forlì, ed a Silverio de'Bianchi di Cortona Vicario del vescovo di Fiesole di conferire la suddetta chiesa vacante al chierico Rocco de'Chiarugi di Montepulciano. Quindi lo stesso cardinale Legato, con lettere del 3 agosto 1526, dirette
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ai sopranominati Buonsignore e Silverio, soggiungeva, che appena conferita al chierico Chiarugi la chiesa di S. Maria delle Grazie in nome della S. Sede, lo mettessero della medesima al possesso.
Tale documento pertanto ne induce a dover credere, che la data cronica indicata dal marmo posto nella parete della stessa chiesa non sia troppo esatta, o che i Carmelitani ritornassero nel convento medesimo molt'anni dopo di averlo abbandonato.
Certo è che la comunità di Montepulciano rivendicando i suoi diritti ritornò al possesso di quella chiesa, e forse posteriormente nel 1561 vi richiamò i Carmelitani dell'Osservanza, i quali vi stettero sino al 25 di luglio del 1774, giorno della soppressione di quel convento. In conseguenza di ciò la stessa chiesa di S. Maria delle Grazie fu dichiarata parrocchia invece di quella di S. Martino presso le mura di Montepulciano.
La parrocchia di S. Martino alla Madonna delle Grazie nel 1833 noverava 644 abitanti.

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S. Martino nella Madonna delle Grazie

(Madonna delle Grazie)

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