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GRIGNANO presso Prato in Val di Bisenzio (Grinianum, un tempo Gricignanum, e Gherignanum). – Due contrade portavano il nome medesimo di Grignano o Gherignano, una posta fra il vecchio e l'attual cerchio delle mura di Prato dalla parte meridionale, l'altra situata pure a ostro un miglio toscano e mezzo fuori della stessa città. Tanto qua che là vi fu un antico monastero dell'ordine Vallombrosano sotto il titolo di S. Maria a Grignano.
Quello dentro Prato esisteva sino dal principio del secolo XII, dove fu rogato nell'ottobre 1130 spettante alla Prepositura di Prato. Che il suddetto monastero fosse in Prato lo dà a conoscere un'atto di donazione fatto nell'agosto del 1171 alla chiesa di S. Maria a Grignano, che dichiara posta nel circondario della Pieve di S. Stefano di Prato, e lo confermano le bolle dirette agli abati di Vallombrosa dai pontefici Anastasio IV (anno 1153), Alessandro III (1176); Urbano III (1186), Innocenzo III (1198 e 1204), e Onorio III (1216), nelle quali trovansi confermati alla Congrerazione Vallombrosana tutti i monasteri allora militanti sotto la Riforma Benedettina di S. Giovan Gualberto, fra i quali questo di S. Maria di Prato.
La badia di Grignano era comipresa nella tuttora esisistente parrocchia di S. Pietro Forello, di antico padronato del Capitolo di Prato, ora del Principe. Ed è da avvertire che questo nome di Forello, adesso Forelli si attribuisce all'essere questa chiesa fuori dell'antico recinto di Prato.
Anche lo spedale vecchio della Misericordia fabbricato fuori delle prime cechia di Prato nel luogo detto Grignano, vedresi tuttora continuo al collegio Cicognini, sebbene per uso di una pia confraternita, detta sempre della Misericordia. Tale lo dichiarò una bolla data in Firenze dal Card. Ugo, del titolo di S. Sabina diretta al potestà, al capitano
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e al consiglio del Comune di Prato, con la quale quel porporato aderendo alle loro istanze prese sotto la sua protezione 1'ospedale della Misericordia posto fuori delle mura di Prato in luogo detto Gricignano (Grignano). – Dubito bensì che dovesse servire per 1'altra chiesa abaziale di S. Maria di Grignano in campagna la tavola che Jacopo del fu Lazzaro pittore di Pistoja si obbligò dipingere, per il prezzo di fiorini otto d'oro, in brevissimo tempo (dal 20 gennajo al 25 marzo 1372), per l’altare della madonna di Grignano, nella qual tavola rappresentavasi la figura di Nostra Donna, e quelle di S. Giovanni e di S. Caterina. (ARCH. DIPL. FIOR. Opera di S. Iacopo di Pistoja.)
Finalmente il Pontefice Leone X. nel 1515 incorporò il patrimonio del monastero di Grignano di Prato, al pari di quello della badia di Pacciana e di alcune altre chiese, al capitolo della Metropolitana di Firenze ad oggetto di accrescer 1'entrate di quei canonici.
Infatti dove erano la chiesa e il claustro di Grigano in Prato sorse la magnifica fabbrica del collegio Cicognini, avvisandolo al passeggiero una lapida presso la porta del collegio, nella quale sono scolpite le seguenti parole: Hic fuit templum S. Marie de Grignano olim capituli Florentini. Ed è per conto del collegio medesimo che si paga tuttora una ricognizione annua in cera al clero della Metropolitana succeduto nelle ragioni dei monaci Vallombrosani.
Anche la badia di S. Maria di Grignano posta fuori di Prato da lungo tempo fu soppressa, comecchè esista sempre il fabbricato a poca distanza dalla chiesa parrocchiale di S. Pietro a Grignano.

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e Storico della Toscana

Grignano, Gherignano - S. Pietro Forello, Forelli

(Prato)

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