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e Storico della Toscana

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Pieve di Gropina

 

(Gropina)

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    GROPINA (PIEVE DI) nel Val d’Arno superiore. – Pieve antica intitolata a S. Pietro, nella Comunità e quasi un miglio toscano a scirocco di Loro, Giurisdizione di Terranuova, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
    Risiede in poggio alla sinistra del torrente
    Cioffenna sulla strada maestra che da loro guida per il Borro al borgo di Laterina.
    La chiesa di Gropina può noverarsi fra i tempii più vetusti del Cristianesimo conservati in Toscana. – Non parlerò del controverso diploma attribuito a Carlo Magno a favore della badia di Nonantola, nel quale si nomina la pieve di S. Pietro a Gropina; nè dirò com'essa con tutto il suo territorio fu assegnata a titolo di benefizio al conte Guido di Modigiana per privilegio ottenuto dall'Imperatore Arrigo VI nel 1191, e ai di lui figli da Federigo II nel 1220 confermato. Neppure gioverà rammentare, che sino dal 1037, avevano podere nel piviere di Gropina gli Ubaldini del Mugello, tostochè uno di essi, nel giugno di detto anno ne alienò una parte ad Adalagia figlia di Petrone. (ARCH. DIPL. FIOR.
    Carte del monastero di S. Pietro a Luco).
    Non starò tampoco a richiamare alla memoria come nel piviere di Gropina possedeva beni il monastero di S. Ellero sotto Vallombrosa, al quale furono confermate con un diploma nei 26 febbrajo 1191 concesso dall'Imperatore Arrigo VI.
    Mi fermerò solamente a discorrere della struttura del tempio di S. Pietro a Gropina per essere desso uno dei piu solidi e meglio conservati edifizii d'architettura a sesto tondo.
    La chiesa è a tre navate con una sola porta d'ingresso; ha due file di colonne, sei per parte cavate tutte da un solo pezzo di macigno. Sopra le colonne posano capitelli e architravi assai differenti fra loro con i soliti capricciosi ornamenti di fogliami, bestie e figure: comecche i capitelli posti
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    a destra di chi entra rappresentino figure più caricate delle altre situate a Sinistra. Merita di essere contemplata la tribuna tanto esternamente, quanto internamente; avvegnachè essa di dentro è circondata da due ordini di colonne staccate dal muro, le une sopra le altre; fra quelle dell'ordine superiore esistono due strettissirne finestre. Nella parte esterna la tribuna medesima è contornata da un ordine di colonnette staccate alquanto dal muro, le quali riposano sopra dei semplicissimi pilastri con archetti sovrapposti. Siffatti ornamenti architettonici della tribuna contrastano vistosamente con la semplicità della facciata della chiesa, la quale è di una solidissima e imponente costruzione. Le pietre della porta, per esempio, sono quanto mai si può desiderare bene unite e aderenti fra loro senza alcun visibile cemento. Della medesima struttura è il muro esterno laterale della chiesa a mano sinistra, al par di quello della parte inferiore della già descritta tribuna. Sulla mano destra, contigua al muro della facciata, si alza la torre del campanile, tutta di pietra serena, scarpellata. In una sua parete è scolpito l'anno 1233, sebbene le vecchie campane contassero un'epoca più antica, massimamente la maggiore; la quale portava nel giro l’anno 1153, la campana più piccola restò fusa nell'anno 1223, e la mezzana, nell'anno 1317, con il nome dell'autore, Bertusi Florentinus me fecit. (ARCH. DELL’OPERA DI S. MARIA DEL FIORE, dagli spogli del Dott. GAYE)
    Le due accennate finestre nella tribuna, e forse un occhio nella facciata, attualmente ingrandito, erano le sole aperture per le quali entrava una languida e scarsa luce nel tempio di Gropina.
    La tettoja è di legno,come usavasi in simil fabbriche. È molto curioso il pergamo, trovandosi appoggiato a una delle colonne della chiesa, come nel duomo di Siena, sostenuto davanti da due colonnette legate insieme mediante un fascio. La testa del leone, l'aquila,
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    e una capricciosa figura che si ripetono unite insieme nella parte anteriore non sono emblemi ignoti in simili monumenti. Rara bensì è l’iscrizione della tavola sorrette dalla nominata capricciosa figura.
    Secondo il solito anche in cotesto paese, al pari che altrove, molti opinano che fosse costà in Gropina un tempio del paganesimo credendo di trovare indizii d’idolatria nei capitelli ec. ec. I quali lavori non mostrano particolarità fuori di quella di altre antiche chiese che conservansi nella valle superiore dell'Arno, la cui architettonica struttura può stabilirsi fra il mille e mille ducento dell'Era cristiana.
    Da una lettera autografa di Lorenzo de'Medici, detto il
    Magnifico, diretta da Firenze li 21 marzo 1481 all'oratore Giovanni de'Lanfredini a Roma, apparisce, che il pontefice Innocenzo VIII aveva assegnata la pieve di Gropina in benefizio al celebre letterato Aenolo Poliziano. (ARCH. MEDICEO, spogli del Dott. Gaye).
    Non corsero però molti anni dalla morte del Poliziano alla bolla del Pontafice Leone X (anno 1515), con la quale la pieve di Gropina fu ammensata con tutti i suoi beni al capitolo della Metropolitana fiorentina per accrescere le rendite di quei canonici, ai quali appartiene tuttora il diritto di nominare il pievano.
    A quell'età il piviere di Gropina abbracciava un vasto distretto, dal quale in seguito si formarono le comunità di Loro e di Terranuova. Avvegnachè la pieve di Gropina sino dal secolo XVI ha contato 26 popoli o chiese suffraganee, cioè 1.° S. Maria
    al Tasso; 2.° SS. Iacopo e Filippo al Tasso; 3.° S. Stefano al Tasso; 4.° S. Maria a Pernina; 5.° S. Maria alla Cicogna; 6.° S. Clemente a Seravalle; 7.° S Margherita a Montalto; 8.° S. Iacopo a Modane; 9.° S. Martino a Vajana; 10.°
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    S. Croce alla Penna; 11.° S. Niccola a Gangareto; 12.° S. Giorgio a Gangareto; 13.° S. Giustino al Trebbio di Gangareto; 14.° S. Lorenzo a Trevigne o di Marta; 15.° SS. Apollinare e Lucia a Monte Marciano; 16.° S. Bartolommeo al Pozzo; 17.° S. Biagio a Mori; 18.° S. Lucia a Pratovalle; 19.° S. Niccola al Terrajo; 20.° S. Maria ai Cavi; 21° S. Andrea a Loro; 22.° S. Michele all'Anciolina; 23°. S. Michele in Pian di Radice; 24.° S. Donato a Venca; 25.° S. Pietro a Treggiaja; 26.° S. Niccola, poi S. Silvestro al Renaccio.
    Attualmente la pieve di Gropina divide la sua giurisdizione insieme con le chiese battesimali di
    Monte Marciano, di Pian Travigne e di Gangareto in Terranuova, state tutte sue filiali.
    Nel 1833 la parrocchia di S. Pietro a Gropina contava 198 abitanti.

    GROPINA, o GROPPINA nel Val d’Arno superiore. – In fine si aggiunga. – Nel 1845 la parrocchia di Gropina contava 213 individui, dei quali 141 nella Comunità principale di Loro, ed una frazione di 72 persone spettava al territorio comunitativo di Terranuova.
Localizzazione
ID: 2274
N. scheda: 25900
Volume: 2; 6S
Pagina: 518 - 520; 116
Riferimenti:
Toponimo IGM: Gropina
Comune: LORO CIUFFENNA
Provincia: AR
Quadrante IGM: 114-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1713041, 4828726
WGS 1984: 11.63955, 43.58261
UTM (32N): 713105, 4828901
Denominazione: Pieve di Gropina
Popolo: S. Pietro a Gropina
Piviere: S. Pietro a Gropina
Comunità: Loro
Giurisdizione: Terranuova
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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