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GROPPO S. PIETRO in Val di Magra. – Casale con castellare che prese il titolo dalla sua posizione montuosa e dalla chiesa parrocchiale (S. Pietro) altrimenti denominata in Felegandra, la quale restò soppressa nel 1710. Il suo popolo fu raccomandato al pievano di S. Maria di Crespiano, che è nella Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 8 a settentrione di Fivizzano, Diocesi di Pontremoli, già di Luni-Sarzana. Compartimento di Pisa.
Risiede sulla groppa di un contrafforte che scende dall'Appennino alla destra del torrente Tana e alla sinistra del Canalone fra il giogo di Camporaghena e quello del distrutto monastero di Linari.
Fu patrimonio degli Estensi, Pallavicini, Malaspina s di altri marchesi derivati da Oberto conte del S. Palazzo sotto i due primi Ottoni, i di cui discendenti diedero in subfeudo il castello di Groppo S. Pietro con il suo distretto. Stantechè alla celebrazione del lodo pubblicato nel 1203 in Terra rossa per terminare le vertenze a cagione di feudi tra il vescovo di Luni e i marchesi Malaspina, nel numero di quelli che doveron giurare di osservare i patti del lodo, vi furono anche i Signori di Groppo S. Pietro.
Questo paese pertanto faceva corpo di comunità con amministrazione sua propria sino dal secolo XIV, mentre nel 1347 gli ufiziali del comune di Groppo S. Pietro costituirono due procuratori per agire gl’interessi e terminare le controversie che allora vertevano fra detto comune ed i monaci della badia di S. Bartolommeo di Linari. Infatti i due sindaci medesimi in seguito assieme con 1'abate di Linari stabilirono i confini territoriali fra il comune di Groppo S. Pietro e i beni della badia suddetta. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte degli Agostiniani di Fivizzano).
Nel 1377 la comunità di Groppo S. Pietro, con atto speciale del
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dì 6 marzo, si pose sotto l'accomandigia della Rep. fiorentina. (atti delle Riformagioni di Firenze).
Nel secolo XVI nuove dispute si accesero fra il comune di Groppo S. Pietro e l'abate commendatario del mon. di Linari, per cui nel 23 giugno 1539 fu emanato un lodo da due delegati apostolici, cioè dagli arcipreti di S. Maria di Crespiano, e di S. Maria di Solera. Non per questo gli uomini di Groppo S. Piero si acquetarono, mentre nel 1569 con sentenza del 12 luglio pubblicata in Fivizzano, l'arciprete della pieve di S. Martino di Viano, giudice nuovamente delegato in quella causa, condannò il suddetto comune a cedere alla parte contraria il possesso di due luoghi uno detto Casberta, e l'altro Mezudi.
La lite pertanto non terminò cogli arbitri, ma si ricorse ai tribunali ordinarii in prima, seconda e terza istanza, fino a che sotto il dì 20 dicembre 1575 il Magistrato del tribunal supremo di Firenze a nome del Granduca Cosimo I, confermando una sentenza della Ruota fiorentina dei 17 dicembre dello stesso anno, annullò tutti i giudicali ed arbitri stati pronunziati a favore della badia di Linari contro la comunità di Groppo S. Pietro.
Finalmente nel 1710 per la morte del suo rettore Cosimo Malaspina essendo rimasta vacante la chiesa di S. Pietro in Felegara posta fra Groppo S. Pietro e Comano, con bolla del Pontefice Clemente XI data in Roma il 1 di agosto di detto anno, essa chiesa restò soppressa ed i suoi beni ammensati a quella del convento di S. Giov. Battista degli Agostiniani di Fivizzano, mentre il popolo di S. Pietro dovè restare raccomandato ai parrochi di Crespiano e di Comano. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte sopracitate).
Il comune di Groppo S. Pietro era tra li 21
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comunelli del vicariato di Fivizzano stati riuniti in un sol corpo di amministrazione con motuproprio dei 24 febbrajo 1777. Il comunello di Groppo S. Pietro nel contava 149 fuochi con 718 abitanti.

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Groppo S. Pietro

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