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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Groppoli

 

(Groppoli - Il Castello (a SO))

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    GROPPOLI in Val di Magra. – Castello con più casali nella stessa parrocchia de'SS. Lorenzo e Damiano, il cui popolo costituisce l'intiera Comunità, compresa nella Giurisdizione e Diocesi di Pontremoli, da cui è circa 6 miglia toscane a ostro, Compartimento di Pisa.
    Sono tanti gruppetti di case, ciascuno dei quali ha un nome proprio: cioè,
    Talaverna, Graville, Gravedo, Costa rossa, Serla e Craveggia, casali tutti situati tra i due torrenti Mangiola, e Geriola, sparsi sul dorso, ovvero appiè di un poggio che diramasi verso levante dal monte Cornoviglia sino alla ripa destra del fiume Magra.
    L'antico castello risiede nel punto più elevato: sono in luogo più basso la chiesa, la casetta della comunità, e la palazzina dei marchesi
    Brignole Sale, i quali tennero negli ultimi due secoli scorsi a titolo di feudo granducale questo di Groppoli.
    Era innanzi possessore dello stesso feudo Antonio Landi di Piacenza per eredità lasciata a Brisseide sua moglie dal di lei padre marchese Azzone Malaspina che non ebbe figli maschi, quando nel 1549, salvo il beneplacito Cesareo, lo stesso conte Landi vendè per 5000 scudi a Cosimo de'Medici, allora Duca di Firenze il castello e distretto di Groppoli can tutte le ragioni che il conte aveva ereditate per la quarta parte sui castelli di Godano e di Bolano.
    Se non che poco dopo di essere stato preso possesso di Groppoli a nome del nuovo sovrano, invece del beneplacito imperiale si suscitò una lite che dopo 5 anni terminò con sentenza dei giudici delegati dalla Corte Aulica, per la quale il duca di Firenze fu obbligato a rilasciare l'acquistato feudo di Groppoli al marchese Giov. Cristofano Malaspina figlio di Giovan Gaspero, e nipote del sopranominato march. Azzone, dovendo però questi promettere di
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    non alienare giammai ad altri il marchesato di Groppoli eccetto che al duca Cosimo, o ai di lui successori per ordine di primogenitura.
    Infatti nel 1577 il marchese Anton Maria figlio del preaccennato Giov. Cristofano vendè al G. D. di Toscana Francesco I per sè e suoi successori il castello, territorio e giurisdizione di Groppoli con tutti i beni allodiali e liberi contro il prezzo di scudi 21000 da investirsi per metà in beni stabili, e per l'altra metà in censi da fondarsi nel dominio di Firenze o di Siena. Alla quale alienazione diede forza e validità il beneplacito e la nuova investitura dell'Imperatore Ridolfo II, mediante un diploma del 12 dicembre 1578 a favore della casa Medici allora regnante. (ARCH. DELLE RIFORMAGIONO DI FIRENZE).
    Allora il Granduca Francesco I incorporò il castello e territorio di Groppoli allo Stato fiorentino, sottoponendolo ai magistrati e giuridizione della sua capitale.
    Nel 1588 il G. D. Ferdinando I sposando madama Cristina di Lorena obbligò il castello e territorio di Groppoli per assicurazione della di lei dote, in forza della quale disposizione derogò ad ogni legge in contrario. Ciò avvenne dopo che con istrumento de’14 giugno 1588 gli altri 4 figli del defunto March. Giov. Cristofaro (Giovanni, Gaspero, Ottaviano, e Cesare) ratificarono la vendita di Groppoli fatta dal March. Azzone loro fratello con la cessione pienissima di qualsifosse ragione a favore dei Granduchi di Toscana.
    Pertanto nel 1592 il G. D. Ferdinando I concesse in feudo con titolo di marchesato il Castello di Groppoli con tutto il suo territorio e giurisdizione a Giulio figlio di Nccolò
    Sale nobile genovese, ai suoi figli e discendenti, o successori di qualunque sorte in infinito, a condizione peraltro che uno soltanto fosse il marchese e sempre indivisibile si conservasse il marchesato, conforme apparisce dal diploma granducale spedito sotto li 4
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    luglio dell'anno sopraindicato. (ARCH. DELLE RIFORMAGIONI DI FIRENZE).
    Venuto a mancare di vita il marchese Giulio
    Sale, egli con suo testamento destinò suoi successori nel feudo di Groppoli per ordine di primogenitura i discendenti di Donna Girolama figlia sua e moglie di Giov. Francesco Brignole patrizio di Genova.
    Quindi è che ad istanza fatta in nome di Antonio Giulio
    Brignole Sale, ancora pupillo e figlio primogenito dei coniugi Giov. Francesco e Donna Girolama, il G. D. Ferdinando I approvò l'accennata disposizione testamentaria di Giulio Sale march. di Groppoli, e quindi con diploma de'27 giugno 1610 venne rinnovata l'investitura del marchesato granducale con la dichiarazione, che mancando o non esistendo figli maschi di detto primogenito Antonio Giulio Brignole Sale, succedessero nel marchesato di Groppoli gli altri figli e discendenti dei sunnominati coniugi. Lo chè infatti seguì nelle generazioni posteriori in vigore delle opportune investiture richieste a tenore delle convenzioni e delle successive leggi relative ai feudi granducali.
    Se non che alla pubblicazione della legge sui feudi del 1749, il march.
    Birignole Sale ricusò di ubbidire al di lei disposto e di pubblicarla nel suo marchesato. Ciò promosse una lunga procedura davanti ad una commissione giuridica a tal'uopo nel 1756 destinata alla Pratica Segreta di Firenze a tenore del cui giudizio fu dichiarato, che il feudo di Groppoli non era imperiale, come asserivasi da quel marchese, ma incontrastabilmente dipendente dalla Corona granducale di Toscana, e conseguentemente sottoposto alla legge generale dei feudi del 1749.
    In conseguenza di ciò nel 1773 essendo stata pubblicata in Groppoli la legge testè accennata fu ristretta la giurisdizione del feudatario, finchè all'invasione estera questi perdè ogni politica e civile azione, la quale alla restaurazione della Dinastia granducale felicemente regnante fu tutta trasfusa nel supremo potere del G D Ferdinando
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    III e dei suoi successori.
    Comunità di Groppoli. – Il territorio di questa comunità occupa una superficie di 3580 quadrati dei quali 885 sono presi da corsi d'acqua e da strade pedonali. Vi si trovava nel 1833 una popolazione di 712 abitanti, a ragione di 214 individui per ogni miglio toscano quadrato di suolo imponibile.
    Confina dal lato di levante con due Comunità del Granducato poste a levante e a ponente di quella di Groppoli, mentre per i lati più estesi volti a levante a settentrione-maestrale e a ostro-scirocco tocca gli ex-feudi di Mulazzo e di Casteoli, ora dello Stato Estense.
    La figura iconografica di questa comunità potrebbe quasi paragonarsi a quella di un'intera zampa di bestia capripede che avesse un'angusta strozzatura sotto il ginocchio. Avvegnachè la punta del piede volta verso ponente-libeccio tocca sulla sommità del monte Corneviglia per circa 400 braccia la Comunità granducale di Calice mediante la via maestra che da Calice guida a Pontremoli; la quale via dal lato di ponente-maestrale serve di confine anche con l'ex-feudo di Mulazzo dello Stato Estense sino a che l'abbandona per rivolgersi da ponente-maestro a settentrione; costà percorrendo per termini artificiali verso la cima di un poggio del Monte Bruno, forma un angolo rientrante, quindi passando alternativamente di costa in piaggia e di piaggia in costa si dirige verso il canale Seragosa mediante un suo minore influente (
    Canesi), finchè cambiando direzione entra nel torrente Mangiola, e con esso arriva nella Magra. Il qual fiume dal lato di grecale-levante serve di confine alla Comunità di Groppoli di fronte a quella pur granducale di Filattiera sino allo sbocco in Magra del torrente Geriola. Costà il territorio comunitativo di Groppoli abbandona la Magra, e voltando la fronte a ostro trova la Comunità dell' ex-feudo di Tresana. Di conserva
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    con essa rimonta il Geriola sino al canal del Follo, salendo sul fianco meridionale del Monte Bruno, sopra il quale ritrova il confine della Comunità di Calice.
    Il territorio comunitativo di Groppoli è quasi tutto montuoso ad eccezione della parte più prossima alla sponda della Magra o dei due influenti
    Mangiola e Geriola. Costà realmeute esiste la maggior popolazione sparsa per i casali di Talaverna e di Cravilla. A forma dei calcoli fatti dal ch. autore del Calendario Lunese (anno 1835) la superficie del territorio di Groppoli si divide come appresso:

    Coltivato a viti,
    quadrati 461,65
    Coltivato a viti e olivi,
    quadrati 127,97
    Coltivato lavorativo nudo,
    quadrati 72,66
    Bosco,
    quadrati 7,41
    Castagneto,
    quadrati 1131,80
    Prato,
    quadrati 77,85
    Pastura,
    quadrati 782,42
    Prodotti diversi,
    quadrati 12,36
    Fabbriche,
    quadrati 17,00
    Totale, quadrati 2691,12

    Il raccolto annuo consiste:

    In fieno,
    Libbre 117000
    Farina di castagne,
    Staja 3760
    In grano,
    Staja 5800
    Biade diverse,
    Staja 3334
    Vino,
    Barili 4331
    Olio,
    Barili 79

    La comunità di Groppoli mantiene un medico chirurgo, il quale risiede in Pontremoli, dove trovasi pure il suo ufizio di esazione del Registro, la conservazione delle Ipoteche, e l'ingegnere di Circondario. La sua Cancelleria comunitativa è in Bagnone, dal di cui Vicario R.Groppoli dipende per il civile e per il criminale. La Ruota è in Pisa.

    POPOLAZIONE della Comunità e Parrocchia di GROPPOLI all’anno 1833.

    Impuberi maschi 96; femmine 97; adulti maschi 131, femmine 129; coniugati dei due sessi 248; ecclesiastici 11; numero delle famiglie 131; totalità della popolazione 712.

    GROPPOLI in Val di Magra. – In fine si corregga. – L’ingegnere di Circondario è in Bagnone, ed il tribunale di Prima istanza in Pontremoli. –
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    Nel 1833 la Comunità e cura di Groppoli aveva 712 abitanti e nel 1845 ne contava 718.
Localizzazione
ID: 2278
N. scheda: 25940
Volume: 2; 6S
Pagina: 521 - 523; 116
Riferimenti: 25942, 42040, 48070, 25941, 25943
Toponimo IGM: Groppoli - Il Castello (a SO)
Comune: MULAZZO
Provincia: MS
Quadrante IGM: 095-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1572487, 4906130
WGS 1984: 9.90961, 44.30638
UTM (32N): 572550, 4906304
Denominazione: Groppoli
Popolo: SS. Lorenzo e Damiano a Groppoli
Piviere:
Comunità: Groppoli
Giurisdizione: Pontremoli
Diocesi: Pontremoli
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana
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