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ISOLA sul VINCIO, nella Valle dell’Ombrone pistojese. – Contrada che fu comunello e diede il nome alla chiesa parrocchiale di S. Pietro de Isola, annessa a S. Michele in Piazza, nella Comunità di Porta al Borgo, Giurisdizione e Diocesi di Pistoja, da cui dista circa 4 miglia toscane a maestrale, nel Compartimento di Firenze.
A questa contrada, forse un dì stata ridotta ad Isola dall’Ombrone e dal torrente Vincio presso la villa di Romagnana, appellano molte membrane appartenute all’Opera di S. Jacopo di Pistoja, attualmente nell’Arch. Dipl. Fior. Tra le quali citerò quelle rogate li 30 aprile 1265, li 15 maggio 1283, li 21 marzo 1298, li 13 febbrajo 1323, e li 24 settembre 1329. Da quest’ultima si rileva, che il luogo d’Isola anche in quel tempo formava un comunello del piviere di Groppoli; e tale si mantenne sino al 7 giugno 1775, allorchè in aumento della legge dei 29 Settembre 1774, che dovè servire di fondamento per l’organizzazione economica delle comunità della provincia pistojese, fu emanato il motuproprio, pel quale vennero incorporati diversi comunelli, fra i quali questo d’Isola con S. Angelo in Piazza, alla nuova comunità della Cortina di Porta al Borgo. – Vedere PORTA AL BORGO, Comunità.
La Chiesa d’Isola fu confermata ai vescovi di Pistoja dalle bolle dei pontefici Pasquale II, Innocenzo II, e Onorio III.
Nel 1313 il parroco di S. Pietro d’Isola in Vincio fu tra quelli che concorsero al sinodo pistojese tenuto dal vescovo Ermanno per tassare il clero della sua diocesi, che doveva concorrere alle pubbliche gravezze. (ZACCARIA, Anecd. Pistor)

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Isola sul Vincio

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