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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Lago di Bientina, di Sesto - Castello di Sesto

 

(Monte Castello - Lago di Bientina (a E))

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    LAGO DI BIENTINA, o DI SESTO (Lacus Sexti). – È il più esteso, e forse il più costante fra i Laghi della Toscana, noto dal secolo VIII in poi col nome di Lago di Sesto, perchè vicino ad esso dalla parte di maestrale havvi un Castello che prese il nome dalla sesta pietra migliare esistita sulla vicina strada maestra che da LUCCA guida nel Val d’Arno inferiore.
    La linea di confine fra lo stato di Lucca e il granducato di Toscana attraversa il Lago medesimo quasi nel mezzo, ma in linea diagonale, a partire verso levante dal porto dell’Altopascio sino alla dogana del Tiglio verso libeccio. – Ha dal lato di maestrale la pianura di Lucca, dalla parte orientale la Val di Nievole percorsa dalle due
    Pescie; a settentrione i poggi di Monte Carlo e di Porcari, mentre le falde estreme delle orientali diramazioni del Monte Pisano servono al Lago medesimo di argine da ponente a libeccio. – Il Lago di Bientina o di Sesto, compreso il suo vasto lembo palustre, occupa una superficie di circa 14 miglia toscane quadrate, la metà della quale trovasi costantemente coperta dalle acque, ed è distinta dal Padule col nome di Chiaro. Esso è di figura irregolare e bislunga diretta da maestrale a scirocco, fra il grado 28° 17’ al 28° 22’ longitudine, e il grado 43° 21’ 7” al 43° 26’ 4” latitudine.
    Comecchè alcuni abbiano opinato, che nei tempi remoti questo Lago non esistesse, perchè non vien rammentato dai geografi nè dalle memorie storiche anteriormente al secolo VIII, quantunque il matematico Ximenes abbia asserito, che il
    Lago di Sesto fino al secolo XV non fu che un’ angusta e bassa palude; pure la sua topografica giacitura, in un suolo assai depresso e
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    mantenuto lacustre non solamente dalle acque correnti dei fossi che vi fluiscono, ma dalle polle naturali che scaturiscono dal fondo del suo bacino, ci obbligano quasi di per loro stesse a dover fare risalire la sua origine ad un’epoca molto anteriore al secolo VIII, allora quando cioè il suo fondo doveva essere molto più depresso di quello che attualmente apparisce.
    Io debbo astenermi da qualsiasi riflessione propria di un idraulico anzi che di uno storico; ma se è vero, che il pelo medio dell’acqua di questo Lago non è più che 20 braccia a un circa superiore al livello del mare Mediterraneo; se è provato, che il piano della città di Lucca, e le acque del Serchio al Ponte S. Pietro sono 30 braccia più alte dello stesso mare; se fu da geometri e da insigni matematici più d’una volta calcolato, che la livellazione del piano fra il Serchio ed il Lago di Sesto pende sensibilmente verso quest’ultimo; se questo calcolo a suo danno fu messo a prova dall’esercito fiorentino mentre nell’anno 1430 accampava nei contorni del piano di Capannori con intenzione di allagare la città assediata, restando invece il campo degli assedianti invaso dalle acque artificialmente dal Serchio deviate; se è vero, che la tendenza del Serchio a straripare verso il Lago di Sesto fu pure avvertita nel secolo XVII dal celebre idraulico ab. Castelli, e con lagrimevole desolazione recentemente dall’effetto dimostrata, allorquando il Serchio sotto la confluenza della
    Freddana nel 1810 ruppe gli argini a San Quilico, e di là allagando il piano di Lucca, prese naturalmente la via di Sesto; se è vero tuttociò, non deve sembrare strana la congettura di chi altra volta opinò che il ramo del Serchio, conosciuto nelle antiche carte col nome di Auxer, dai moderni con quello di
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    Ozzeri, staccato in tempi remoti dal ramo maggiore a S. Casciano a Vico, si dirigesse per Antraccoli, S. Paolo in Gorgo, e sotto il poggio di Porcari entrasse nel Lago di Sesto. – Al che si aggiunga il nome dell’antico emissario del Lago, che quasi piccolo Auser, Auseressola, poi Seressa vecchia fu appellato. – Vedere AUSERISSOLA, BIENTINA, CAPANORI, OZZERI e SERCHIO.
    Non ostante che il livello del Lago di Bientina o di Sesto sia inferiore a quello del Serchio preso nello stesso grado di latitudine, contuttociò il fondo del di lui bacino, la circostante pianura e il pelo delle sue acque dal secolo XII in poi debbono essersi sensibilmente rialzati e riempiti. Cosicchè quell’
    Ozzeri che si voltava verso levante per vuotarsi tutto, o quasi tutto nel Lago di Sesto, adesso a guisa delle Chiane si divide in due opposte direzioni, una delle quali conservando l’antico nome di Ozzeri, si rivolta a ponente per entrare nel fiume Serchio, e l’altra incamminandosi a levante forse per il vecchio alveo si vuota nel Lago mediante un fosso che porta il moderno nome di Rogio.
    Col rialzarsi di livello restò sommersa e sparì quasi affatto di mezzo al Lago di Sesto o di Bientina, quell’Isola nella quale furono misurate 15 coltre di terra di pertinenza dei monaci dell’antichissima Badia di Sesto e dov’è fama che fosse un fortilizio presidiato da 300 Lucchesi, quando nel 1447 furono costà assaliti dai Pisani. – Devesi altresì al progressivo rialzamento del fondo del Lago l’obbligo di ricorrere ogni tanti anni ad accrescere gli argini del padule intorno al
    Chiaro e di rialzare le cateratte dei suoi emissarii, affinchè le acque dell’Arno nei tempi di piena non si versino ed allaghino la pianura di
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    Bientina.
    In quanto alle notizie storiche ed economiche, ai prodotti vegetabili ed animali di questo Lago e del suo padule; rapporto ai diversi fossi suoi tributarj o a quelli che gli servono di canali emissarii, potranno supplire in gran parte gli articoli BIENTINA, CAPANNORI e MONTE CARLO.
Localizzazione
ID: 2341
N. scheda: 26840
Volume: 2
Pagina: 614 - 615
Riferimenti:
Toponimo IGM: Monte Castello - Lago di Bientina (a E)
Comune: CAPANNORI
Provincia: LU
Quadrante IGM: 105-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1627927, 4847902
WGS 1984: 10.5904, 43.77468
UTM (32N): 627991, 4848076
Denominazione: Lago di Bientina, di Sesto - Castello di Sesto
Popolo:
Piviere:
Comunità: Capannori
Giurisdizione: Capannori
Diocesi: Lucca
Compartimento: x
Stato: Ducato di Lucca
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