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Abazia di Morrona (S. Maria e S. Benedetto)

 

(Badia di Morrona)

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    ABAZIA DI MORRONA nelle colline pisane fra l'Era ed il fiume Cascina nella parrocchia e 1/2 miglio toscano a maestro del castello di Morrona Comunità di Terricciuola, che è miglia toscane 2 1/2 al suo libeccio Giurisdizione di Peccioli, Diocesi di Volterra, Compartimento di Pisa. – È una delle quattro Badie fondate dai conti del Fucecchio, e dedicata in origine a S. Maria e a S. Benedetto, abitata sino dal principio del secolo XII dai monaci Camaldolensi. Il più antico documento che ad essa riferisca è la conferma di una donazione fatta nel 1089 dal conte Uguccione figlio del conte Guglielmo Bulgaro, aumentata di nuove giurisdizioni sopra i castelli di Morrona, di Acqui, di Vivaja, di Colle Montanino ec. Dai figli di quest'ultimo negli anni 1098 e 1109. Il possesso di queste cose fu poi convalidato dai pontefici Celestino II, nel 1121, Innocenzo II nel 1141, ed Eugenio III nel 1148. Gerardo abate di Morrona cominciò ad alienare la giurisdizione di Vivaja col venderla nel 1135 all'arcivescovo di Pisa. Il suo successore abate Jacopo, nel 1152, vi aggiunse la vendita delle possessioni di Montevaso e di Montanino ad oggetto di edificare in luogo della Badia vecchia quel monastero che tutt'ora esiste nella sommità del poggio. È quivi dove l'abate Silvestro d'Anghiari nel 1316 fece quel chiostro di cui parla un'apposita iscrizione. Assai più grandiosa e di anteriore costruzione è la chiesa fatta tutta di pietrame di lumachella ben lavorato, sebbene, non so quanto a proposito, fossero le sue pareti nello scaduto secolo intonacate. La facciata è divisa in tre spartiti che terminano superiormente in tre archi; in quello di mezzo resta la porta maggiore, e fuori di essa una antico cippo sepolcrale di marmo pisano convertito in pila per l'acqua lustrale.
    La chiesa in forma di croce latina ha di lunghezza,
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    compreso il presbitero e la tribuna, braccia 44, è larga nel corpo braccia 13, e nella crociata braccia 22 1/2. A piè della chiesa fra i 12 Apostoli che vi si veggono dipinti a fresco due sono state rifatti da Domenico Tempesti. All'altar maggiore vi è un quadro di maniera assai goffa, che credesi anteriore alla scuola di Cimabue.
    Fu soppressa questa Badia nel 1482 non senza ostacolo e reclami dei Camaldolensi che l'abitavano, ed i suoi beni furono quindi assegnati alla mensa dei vescovi di Volterra. Questi hanno convertito quel chiostro in casa di campagna, e ridotto la chiesa a privato oratorio.
Localizzazione
ID: 24
N. scheda: 280
Volume: 1
Pagina: 20 - 21
Riferimenti: 10, 35270
Toponimo IGM: Badia di Morrona
Comune: TERRICCIOLA
Provincia: PI
Quadrante IGM: 112-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1633457, 4821900
WGS 1984: 10.65265, 43.53968
UTM (32N): 633520, 4822074
Denominazione: Abazia di Morrona (S. Maria e S. Benedetto)
Popolo: S. Bartolommeo a Morrona
Piviere: S. Bartolommeo a Morrona
Comunità: Terricciuola
Giurisdizione: Peccioli
Diocesi: Volterra
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana
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