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S. Leonardo alla Serra, Pieve di Serra

 

(Serra)

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    SERRA, SERRE, SERRAVALLE, e SERAVALLE. – Già dissi all'Articolo SERAVALLE che a molti paesi, colli e varchi della Toscana è restato il nome di SERRA e SERRE per essere situati fra le acquapendenze di due valli, o di due vallecole. Tali sarebbero, fra i più noti, oltre i già indicali all’ Articolo SERAVALLE, i seguenti: ALPE DI SERRA nel Val d'Arno casentinese, S. MINIATO ALLE SERRA o SERRE altrimenti detto S. MINIATO IN MONTANINO nel Val d'Arno superiore, VILLA DELLA SERRA in Val di Cecina, PIEVE DI SERRA nella Val di Fievole, MONTE SERRA sul Monte Pisano, SERRE DI RAPOLANO fra la Valle dell'Ombrone senese e la Val di Chiana.

    LEONARDO (S) ALLA SERRA in Val di Nievole. – Pieve antica, ora senza chiese suffraganee, e sotto 1'invocazione di S. Maria, nella Comunità e circa 4 miglia a settentrione-maestro di Marliana, Giurisdizione di Seravalle, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Risiede fra i contrafforti dei monti selvosi, donde si disserra la valle della Pescia maggiore alla sinistra dello stesso fiume, fra Calamecca, Vellano, Castelvecchio di S. Quirico ed Avaglio.
    Esistono tuttora le vestigia con grosse mura di macigno della pieve vecchia di
    S. Leonardo alla Serra, circa un miglio distanti dalla chiesa attuale. Essa era dedicata a S. Giovanni Battista e a S. Leonardo molti secoli innanzi che fosse traslocata nell'attuale chiesa di S. Maria alla Serra, stata già di lei succursale.
    La corte di
    Serra è rammentata in un diploma del 25 febbrajo 997 concesso da Ottone III, ad Antonino vescovo di Pistoja; ma più specialmente in un altro privilegio spedito li 2 giugno 1155 da Federigo I a favore della chiesa pistojese, cui fra le altre cose confermò la corte di Serra col luogo detto al mulino (ARCH. DIPL. FIOR. Carte
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    del Vescovado pistojese).
    In quanto alla pieve di Serra essa fu rammentata nelle bolle spedite da Pasquale II, da Onorio III, le quali furono da tanti altri pontefici confermate ai vescovi e clero della caltedrale di Pistoja.
    Al1'Articolo IVARIO o IVAYO fu detto, che il comunello, ossia il popolo di S. Michele d'
    Ivayo nel secolo XIII trovavasi nel piviere di Serra, siccome lo fu un altra parrocchia sotto il titolo di S. Maria di Collina. Citerò a conferma di ciò un istrumento rogato in Pistoja li 27 maggio 1299, col quale Corrado di Lanfranco da Campiglia di Cireglio si offrì in converso con tutti i suoi beni al rettore della chiesa di S. Maria di Collina nel piviere di S. Giovanni di Serra. – Attualmente il distretto di questa pieve è limitato alla sola parrocchia plebana.
    Che la pieve di Serra fosse sotto il consueto titolo di S. Giovanni Battista lo asserisce un altro istrumento della stessa provenienza, stipulalato in Marliana li 12 luglio 1329. Trattasi ivi di una transazione fatta per conto di certi interessi fra il pievano di S. Giovanni di Serra e due fratelli da Marliana. (ARCH. DIPL. FIOR.
    Carte dell'Opera di S. Jacopo di Pistoja).
    A quella suddetta età, mediante lo statuto del 1330, il Comune di Pistoja inviava a risedere nel castello di Serra un potestà minore dipendente dal capitano della Montagna pistojese.
    Non tutti gli archeologi vorranno ammettere per autentica un'iscrizione lapidaria scoperta nel secolo XVIII nel montuoso territorio di Serra, iscrizione che fu spiegata da Domenico Cini, e che puó riscontrarsi da chiunque, trovandosi murata nel salone del palazzo comunitativo di Pistoja. Appella ad un tempietto pagano fondato e dedicato in cotesta Serra da un
    M. Attilio Serano
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    nelle calende di maggio dell'Olimpiade CXLVII; come se i Romani avessero dimenticato i loro Fasti consolari per fare onore alla Grecia, prendendo l'epoca non più dai Consoli, ma dalle Olimpiadi.
    La parrocchia di S. Leonardo in S. Maria di Serra nel 1833 contava 380 abitanti.

    SERRA (PIEVE DI) nella Val di Nievole. – Pieve antica dedicata già a S. Leonardo, ora a Si Maria, con castellare nella Comunità e circa 6 miglia toscane a settentrione di Maritanti, Giurisdizione e Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    È situata in monte sopra la ripa sinistra della
    Pescia Maggiore, o Pescia di Pescia, al cui ponente scorre il torrente della Pesciola di Vellano suo tributario.
    Se mal non mi appongo, credo questo il casale appellato una volta delle
    Pescia, nel qual luogo fino dal secolo decimo possedevano case e terreni i conti Cadolingi di Fucecchio; costà dove nel 12 novembre dell' anno 944 fu rogato un istrumento riportato dal P. Zaccaria ne' suoi Anecdota Pistor. rogato in loco Piscia majore. Fu probabilmente scritto nello stesso luogo sotto l’anno 963 Un altro istrumento, col quale furono donati dei beni alla cattedrale di S. Zeno di Pistoja dal conte Cadolo figlio del fu C. Cunerado nel tempo ch'egli abitava apud casa et curte nostra sita Piscia (cioè sul fiume) fudicaria pistoriensi. – (CAMICI, dei March. di Toscana T. I.).
    Comunque sia, fatto è che in
    Serra, e sulla Pescia Maggiore, i vescovi di Pistoja possedevano due corti, confermate loro nel 997 dall’Imperatore Ottone III e da altri imperatori e pontefici de' secoli successivi.
    I conti poi di Capraja derivati dalla famiglia Cadolingia continuarono anche nei tempi posteriori a signoreggiare non solo nel casale di
    Serra, ma ancora a
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    godere del giuspadronato della sua pieve.
    Era della stessa prosapia il C. Guido Burgundione, il quale nel 1181, come signore di
    Serra, di Monsummano, e della Verruca sopra Massa e Cozzale, strinse alleanza col Comune di Lucca, promettendo di consegnare a quel governo i detti castelli quando i Lucchesi ne avessero bisogno all’occasione di guerre contro i Pistojesi. – (PTOLOM. LUCENS. Annal.)
    Rispetto poi al giuspadronato della Pieve di Serra mi si offre un istrumento del 16 febbrajo 1243 relativo ad una protesta fatta dal pievano della chiesa predetta, all’occasione di una lite vertente tra i Lambardi di Montecatini e gli uomini della Comunità d’Ivajo (
    Avaglio?) del piviere di Serra, per motivo del giuspadronato della loro chiesa. Inoltre con istrumento del giorno 12 luglio 1329, rogato in Marliana, fu fatta transazione tra il pievano di Serra ed uno di Magliana per l’accomodamento dei loro interessi. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dell’Opera di S. Jacopo di Pistoja).
    Non starò poi a rammentare una iscrizione romana, la cui lapida dicesi trovata nel 1750 in cotesti monti, e di là trasportata nel salone del palazzo comunaledi Pistoja, in cui si legge il nome di un
    M. Attilio Serano che dedicò un’edicola, o statua che fosse, a non so chi suo protettore (uomo o divinità) nella olimpiade 147, e alle calende di maggio. Imperocché sono talmente manifesti in quella lapida i caratteri di falsità da non permettere di credere che il casal della Serra prendesse il nome da quell’ideato M. Attilio Serano.
    La pieve di S. Maria, già di S. Leonardo alla Serra, abbracciava tre chiese parrocchiali, cioè: S. Maria a Crespole; S. Miniato a Calamecca; S. Bartolommeo a Lanciole.
    Nel 1833 la
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    parrocchia di cotesta pieve contava 389 abitanti.
Localizzazione
ID: 2407
N. scheda: 27710
Volume: 2; 5
Pagina: 681 - 682; 275
Riferimenti:
Toponimo IGM: Serra
Comune: MARLIANA
Provincia: PT
Quadrante IGM: 105-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1640912, 4870336
WGS 1984: 10.7576, 43.97422
UTM (32N): 640975, 4870511
Denominazione: S. Leonardo alla Serra, Pieve di Serra
Popolo: S. Leonardo in S. Maria alla Serra
Piviere: S. Leonardo in S. Maria alla Serra
Comunità: Marliana
Giurisdizione: (Seravalle) Pistoja
Diocesi: Pistoja
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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