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LONNANO, già detto del PALAGIO, nel Val d’Arno casentinese. – Casale con chiesa parrocchiale (SS. Vito e Modesto) nel piviere, Comunità Giurisdizione e circa 2 miglia a levante di Pratovecchio, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
Risiede sul fianco del monte di Camaldoli fra selve di castagni e naturali praterie, lungo la strada che per Prato vecchio mena al sacro Eremo.
La memoria più antica di Lonnano è rimasta, ch’io sappia nell’atto di fondazione del monastero di S. Miniato al Monte sopra Firenze; quando cioè nell’anno 1013 da Ildebrando vescovo di Firenze fu donata al monastero predetto una corte di suo patrimonio situata in Lonnano nel Casentino, con una cappella annessa sotto il titolo medesimo di S. Miniato. – La qual donazione fu più tardi confermata dallo stesso prelato, mercé di un breve dato in Firenze, nell’aprile del 1024. (LAMI. Mon. Eccl. Flor.)
Per altro gli abitanti di Lonnano nel secolo susseguente si chiamavano vassalli dei conti Guidi di Poppi, a favore dei quali gl’imperatori Arrigo VI e Federigo II spedirono privilegi, mercé cui furono a favore loro confermati, fra gli altri casali e castelli anche Stia, Lonnano, ec.
Nello stesso secolo XI acquistarono podere in questa porzione di monte i monaci della badia di Prataglia, per legato lasciato loro nel gennajo del 1038, da Ugo figlio di Alfredo; che donò a quella badia la sua parte di padronato sulla chiesa di S. Michele, posta nel casale di Selva, piviere di Partina, con diversi beni situati nei luoghi di Camenza, di Lonnano, e di Camprina. (ANNAL. CAMALD. T. I)
Nel tempo che gli eremiti di Camaldoli ottenevano dal conte Guido e dalla contessa Emilia sua consorte, con istrumento rogato nel 1116, nel monastero di S. Michele in Forcole
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presso Pistoja, la rinunzia dell’uso e del solito tributo che i due coniugj percepivano nella curia di Lonnano, nell’anno medesimo dei cenobiti del sacro Eremo, con l’annuenza del feudatario, furono acquistati i beni che possedeva nel casale di Lonnano il monastero di S. Miniato al Monte. Per la qual cosa il conte Guido promise di non recare ai nuovi acquirenti alcuna molestia, salvo però l’antico uso che dovevano al conte gli uomini di Lonnano per cagione delle possessioni di suo diretto dominio. (Oper. Cit. T. III).
La chiesa parrocchiale dei S. Vito e Modesto a Lonnano esisteva fino al secolo XIII, allora quando probabilmente era distrutta la cappella di S. Miniato di giusdicenza del vescovo fiorentino sopra rammentato.
Nel 1833 la parrocchia dei SS. Vito e Modesto a Lonnano contava 247 abitanti.

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Lonnano, Lonnano del Palagio

(Lonnano)

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