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LUCIA (S.) AL MONTE nella Val di Bisenzio. – Borgata e villa con chiesa prioria suburbana della città di Prato, da cui è discosta due in tre miglia, nella Comunità Giurisdizione e Diocesi medesima, Compartimento di Firenze.
Risiede alla base meridionale del monte della Costa che serra la valle, là donde il Bisenzio si schiude dai monti per avanzarsi in libera pianura. Trovasi sulla strada provinciale di Vernio tracciata lungo la ripa destra del prenominato fiume.
Questa chiesa, per quanto di antica struttura, siccome apparisce dalla facciata fabbricata di pietre squadrate, non offre alcun chè di singolare, meno un affresco, che sembra della scuola dei Gaddi, esistente nella contigua sagrestia.
Un documento del 1129, in cui si fa menzione di questa villa di S. Lucia, può essere importante per la storia, come quello che dà a conoscere la giurisdizione e dominio che fin d’allora i conti Alberti avevano sulle acque del Bisenzio. – È un rogito duplicato del 24 e 25 settembre di quell’anno, mercè cui i due fratelli conte Bernardo chiamato Nontigiova, e conte Malabranca, figli del Conte alberto, insieme con la contessa Aldigarda che fu moglie del conte Albertino (forse l’autore degli Albertini di Prato) rinunziarono nelle mani d’Ildebrando, preposto della stessa pieve i diritti loro sulla gora che conduce l’acqua al mulino della villa di S. Lucia, a condizione che il pievano e suoi successori pagassero ai prenominati concessionarii l’annuo canone di 24 staja di grano. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Prepositura di Prato).
Con testamento fatto in Prato, li 19 dicembre del 1366, Cambino del fu Bonnuccio della villa di S. Lucia, distretto di Prato, lasciò fra gli altri legati alla chiesa predetta un pezzo di terra posto dentro i confini della parrocchia, ed offrì alla compagnia
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della stessa chiesa ed a quella parrocchia di S. Pietro a Figline due altri pezzi di terra. Finalmente lasciò un consimile legato alle monache di S. Margherita delle Sacca, ora villa del collegio Cicognini di Prato. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte de’Ceppi di Prato).
Il popolo di S. Lucia al Monte comprende molte ville signorili. Esso fino dal secolo XIII costituiva una delle 45 ville del contado di Prato. Nell’anno 1551 contava 157 abitanti, nel 1745 ne aveva 133, e nel 1833 noverava 326 abitanti.

LUCIA (S.) AL MONTE nella Valle del Bisenzio. – Si aggiunga. – Che questa parrocchia fosse sottoposta una volta al proposto della collegiata, ora cattedrale di Prato, lo qualifica fra i molti un istrumento del 13 novembre 1179 appartenuto alla Badia di Vajano, ora nell’ Arch. Dipl. Fior. nel quale trattasi di una permuta di possessioni fra l'abate di della Badia ed il priore del monastero di S. Fabiano di Prato, dove si rammentano terre poste nel vico di S. Lucia compreso nel piviere di S. Stefano di Prato.

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S. Lucia al Monte

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