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Lucignano d'Arbia

 

(Lucignano d'Arbia)

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    LUCIGNANO di Val d’Arbia. – Borghetto con villa signorile, già castello, di cui porta il nome un’antica chiesa plebana (S. Giovan Battista), alla quale da lunga mano fu unita un’altra parrocchia (S. Maria dei Pini). – Spetta alla Comunità di Monteroni, che è circa un miglio a maestro-settentrione di Lucignan d’Arbia nella Giurisdizione di Buonconvento, Diocesi e Compartimento di Siena da cui è circa 9 miglia toscane a scirocco.
    Nel luogo dove fu il castello trovasi la chiesa plebana presso due ville signorili. Siede sopra un’umile collinetta isolata, a piè della quale dal lato di ponente passa la strada Regia romana, e dal lato opposto scorregli vicino il fiume Arbia, sulla confluenza del torrente
    Biena.
    L’esistenza di due Lucignani in una stessa valle dell’Arbia, cioè il Lucignano del Chianti e il Lucignano di Monteroni, ha fatto probabilmente attribuire a una di essi i documenti relativi all’altro.
    Infatti debbono restituirsi al Lucignano della Berardenga e non a questo di Monteroni due istrumenti rogati in Siena nell’anno 913, con uno dei quali Giovanni rettore di S. Cristina a Lucignano convenne con Teodoriico vescovo di Siena di tenere la sua chiesa parrocchiale sotto la giurisdizione del prelato senese. In conseguenza di che, nell’anno 947, (e questo è il secondo istrumento) il parroco di S. Cristina di Lucignano di Val d’Arbia, si obbligò davanti a Gherardo vescovo di Siena ed ai suoi canonici di pagare a quella mensa vescovile l’annuo tributo di denari 12. (ARCH. DIPL. SEN.
    Kaleffo vecchio.)
    Ma la chiesa di Lucignano di Arbia sotto Monteroni non fu mai, che io mi sappia, dedicata a S. Cristina; bensì sotto l’invocazione di detta santa era l’altra parrocchia di Lucignano del Chianti che è pure in Val d’Arbia, riunita a S. Cristofano, come si è avvisato all’articolo LUCIGNANO DEL CHIANTI, per decreto
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    del vescovo di Arezzo, alla quale diocesi il Lucignano del Chianti quasi sempre appartenne.
    Ho detto che quasi sempre appartenne giacchè di tanti giudicati regii, e sentenze pubblicate dai romani concilii a favore dei vescovi aretini, rapporto alle pievi della loro diocesi situate nel contado sanese, non si conta che il giudicato emanato nell’anno 853 dal concilio romano davanti il Pontefice Leone IV e l’Imperatore Lodovico II; quando fu deliberato, che le pievi aretine poste nel distretto di Siena, (e fra queste la pieve di S. Marcellino del Chianti) dovessero dipendere d’allora in poi dal diocesano di Siena. – Tale deliberazione pare che si mantenesse in vigore fino a una nuova sentenza proferita nel mese di maggio dell’anno 1029 nella canonica di S. Marcellino in Chianti dai delegati del Pontefice Giovanni XVIII, siccome ivi si dichiara,
    quod illas plebes aliquo in tempore a centum annis et supra Senensis ecclesia teneret etc. – MURATORI, Ant. M. Aevi. T. VI.)
    La chiesa plebana di S. Giovan Battista di Lucignano fu restaurata, o riedificata nell’anno 1110, come leggesi in un’iscrizione dell’antica facciata. Nell’interno vi si ammira una tavola di maestro Riccio senese rappresentante la crocifissione, e descritta dal Padre della Valle nelle sue lettere sanesi. – Appella a questo Lucignano un decreto del 29 giugno, anno 1186, col quale Gontamo vescovo di Siena elesse in suo procuratore Palmiero di Malagalla per comporre le differenze vertenti fra esso e i conti Guillieschi e Ardengheschi a cagione delle possessioni di Monte Caprile e di Lucignano. – Di questo stesso anno 1186 è il diploma dato in Cesena li 25 ottobre da Arrigo VI, a favore dei Sanesi, cui ordinò la distruzione di Monte Caprile, che era presso Castel d’Orgia, e quella dell’edifizio incominciato in Lucignano,
    quod in podio Liciniano est inceptum, et
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    ulterius non aedificabitur. – (MURATORI, Ant. M. Aevi).
    Che a quella stessa età avessero dominio in Lucignano anche i vescovi di Siena, loassicura la bolla spedita nel 1189 dal Pontefice Clemente III al vescovo di Siena, nella quale trovasi nominato fra i possessi della mensa vescovile anche un castello di Lucignano.
    Una provvisione, presa in Siena nel 1251 dal consiglio della Campana, accordò a Buonincontro di Guastellone fratello della celebre Pia moglie di Nello della Pietra, la carica di giusdicente in Lucignano d’Arbia. – Lo statuto di Siena dell’anno 1270 rammenta il ponte che fin d’allora cavalcava l’Arbia sotto il castello di Lucignano.
    Dopo la suddetta epoca sembra che questo castelletto andasse in deperimento, seppure non vuolsi riferire a qualch’altro Lucignano, una partita del 1373 registrata nell’Archivio delle Riformagioni di Siena al Volume III delle Ragioni degli operai sopra le fabbriche dei castelli senesi. Trattasi in essa della spesa di fiorini 118 d’oro, e di fiorini 805 piccoli, fatta nel restaurare le mura di Lucignano, che ivi si dichiarano già da 200 anni rovinate; alla qual epoca a un circa ne richiama l’ordine del re Arrigo VI poco sopra enunciato. (ARCH. DIPL. SEN. Lib. B. N.° 243.)
    Era già qualche tempo che il castello di Lucignano apparteneva alla famiglia Petroni di Siena, siccome apparisce dal testamento di Francesco di Nicoolò Petroni, rogato in Siena nel 1176, seppure non vi si parlava del Lucignano di Val d’Asso pur esso nel contado sanese. (ARCH. DIPL. FIOR.
    Carte di S. Francesco di Siena).
    Lo statutello di Lucignano d’Arbia fu compilato nel 1429 da Nanni di Goro Sansedoni, quando questo paese era governato da un giusdicente di seconda classe.
    All’occasione della pesta manifestatasi in Siena nel 1430, e nuovamente nel 1436, fu fatta la proposizione di trasportare lo studio sanese in Lucignano Val d’Arbia, nel
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    tempo appunto in cui s’inquisiva il dottor Francesco Casali per aver tentato di uccidere il celebre Filelfo (l. cit.)
    Attualmente le due ville signorili di Lucignano d’Arbia appartengono alle famiglie sanesi
    Mocenni e Landi.
    Nella chiesa di S. Giovanni Battista a Lucignano d’Arbia l’altare del Crocifisso è opera pregiatissima del sanese Arcangelo Salimbeni. La sua parrocchia nel 1833 contava 703 abitanti.
Localizzazione
ID: 2496
N. scheda: 28710
Volume: 2
Pagina: 917 - 918
Riferimenti: 28711
Toponimo IGM: Lucignano d'Arbia
Comune: MONTERONI D'ARBIA
Provincia: SI
Quadrante IGM: 120-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1697903, 4787297
WGS 1984: 11.43723, 43.21408
UTM (32N): 697967, 4787472
Denominazione: Lucignano d'Arbia
Popolo: S. Giovanni Battista a Lucignano d'Arbia (con annesso S. Maria dei Pini)
Piviere: S. Giovanni Battista a Lucignano d'Arbia (con annesso S. Maria dei Pini)
Comunità: Monteroni
Giurisdizione: Buonconvento
Diocesi: Siena
Compartimento: Siena
Stato: Granducato di Toscana
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