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Marciana alla Marina - Cala della Marina di Marciana

 

(Marciana Marina)

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    CALA DELLA MARINA DI MARCIANA a settentrione dell’Isola dell’Elba. – Vedere MARCIANA.

    MARCIANA nell’Isola di Elba. – Sebbene sotto questo nome esistano due paesi (
    Marciana alla Marina e Marciana di Poggio) e quantunque maggior popolazione e maggiore industria s’incontri alla Marina di Marciana, pure il capoluogo della comunità e la residenza del giusdicente è nel paese di Marciana di Poggio, dipendente dal governo politico e militare di Portoferrajo nella Diocesi di Massa marittima, già di Populonia, Compartimento di Pisa.
    La Terra di Marciana di Poggio è situata sopra il fianco occidentale del granitico Monte
    Capanna, un miglio e mezzo a libeccio della Marina di Marciana, circondato da spesse piante di castagni e di lecci.
    Marciana di Poggio è assai ben popolato, non però bello, ne ben fabbricato, cui concorre a renderlo tetro il cupo colore del pietrame scavato dal grande scoglio di quel monte di granito, e le case serrate fra anguste e tortuose vie.
    Altronde il villaggio della Marina di Marciana è aperto in guisa che quasi tutte le sue abitazioni, o sono fabbricate lungo la spiaggia con qualche breve strada traversa, oppure piantate a piè del monte poco lungi dal lido che i Marcianesi dominano dalla sovrastante costa, dove prospera l’ulivo, e vive a cielo scoperto la palma dattilifera, a poca distanza dalle piante indigene del nostro Appennino.
    Vi abbisogna di un genio trascendente, dirò con uno spiritoso scrittore, il quale visitò l’Elba al principio di questo secolo, vi abbisogna di un genio trascendente per isbrogliare il caos delle favole che occupano le prime pagine dell’istoria dell’Elba, privi, come siamo, di una serie di fatti autentici, e capaci di dimostrare la veracità di alcuni racconti esenti da imposture, molti dei quali, disgraziatamente fornirono misera messe alla bonomià di alcuni scrittori.
    Se infatti le pagine
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    della storia sulle vicende politiche dell’Isola d’Elba possono dirsi quasi che vuote, appena un nonnulla vi sarebbe da indagare relativamente alla storia municipale di Marciana, stata per tanti secoli dipendente dalla signoria degli Appiani, poi dei Buoncompagni Ludovisi principi di Piombino.
    Scarsissimi essendo i materiali che può offire Marciana alla storia civile, ci limiteremo a dire, che fu questo il paese più industrioso, più marino e più popolato fra quelli dell’Isola dell’Elba stati soggetti ai principi di Piombino; industrioso non tanto per trar profitto dal suolo che appartiene alla sua comunità, ma ancora per andare a dissodare quello deserto e incolto della vicina isola di Pianosa; paese poi marino al segno da ritrarre profitto dalla navigazione, dalla pesca e dalla costruzione di bastimenti, talchè si può dire che la marina di Marciana sia il piccolo Livorno dell’Elba.
    Nel 1799 i Marcianesi divennero al pari degli altri Elbani i sudditi della Rep. francese, ma furono anche i primi fra quegl’isolani a innalzare la bandiera della rivolta, per correre armati ad assediare le truppe di Francia in Portoferrajo; siccome non furono degli ultimi a gioire per la fortunata consegna di tutta l’Elba al paterno governo di Ferdinando III Granduca di Toscana.
    – Vedere ISOLA DELL’ELBA.

    QUADRO della Popolazione di MARCIANA DI POGGIO e MARCIANA DI MARINA all’anno 1833, divisa per sessi e per stati.

    Nome del luogo: Marciana di Poggio
    Impuberi maschi 240; femmine 260; adulti maschi 224, femmine 234; coniugati dei due sessi 670; ecclesiastici dei due sessi 8; numero delle famiglie 333; totalità della popolazione 1636.
    Nome del luogo: Marciana di Marina
    Impuberi maschi 316; femmine 233; adulti maschi 290, femmine 279; coniugati dei due sessi 666; ecclesiastici dei due sessi 10; numero delle famiglie 381; totalità della popolazione 1794.

    Comunità di Marciana. – Non si conosce la dimensione superficiale del territorio
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    di questa comunità, per quanto sia stata calcolata approssimativamente a 36 miglia quadrate toscane. Nè vi è ragione economica di affrettare una tale operazione, mentre gli abitanti dell’isola dell’Elba al pari di tutte le altre soggette al dominio Granducale vanno esenti dall’imposizione prediale.
    Dirò solamente che Marciana abbraccia nella sua giurisdizione tutta la parte occidentale dell’Isola, a partire dal alto meridionale dal capo di Fonza, e girando verso ponente intorno alla costa dell’Elba per rivolgersi di là a settentrione e superare da questo lato il capo S. Andrea, quindi piegando a levante rasentare la marina di Marciana, al di la della quale prosegue il giro della costa intorno al golfo di Procchio e di Viticcio sino alla punta dell’
    Acquaviva, dove sottentra il territorio della Comunità di Portoferrajo.
    Dentro terra Marciana confina con due comunità; cioè con quella di Porto Longone dalla parte australe, a partire dalla torre di
    Barbatoja dove termina la comunità di Porto Ferrajo e si dischiude la vallecola di S. Martino. Di là percorrendo le creste de’poggi, si dirige al capo di Fonza sulla costa meridionale. Dal alto poi orientale il territorio di Marciana fronteggia con quello di Porto Ferrajo, col quale scende dalla torre di Barbatoja per il poggio delle Ceppete, il quale separa a ponente la vallecola di S. Martino dal golfo Viticcio fino a che giunge alla punta dell’Acquaviva sul mare settentrionale.
    Il monte più elevato dell’Elba è quello di Capanna o
    Capanne, compreso intieramente nel territorio di Marciana. La sua altezza assoluta è di br. 1745 sopra il livello del Mediterraneo in cui immerge la base.
    In tutto questo spazi di suolo, per la massima parte montuoso, poche ma limpidissime fonti si mantengono perenni.
    La struttura e qualità del terreno che cuopre il distretto
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    di Marciana, fornisce un bel campo ai cultori delle scienze naturali e specialmente della geologia.
    Già all’
    Articolo dell’ISOLA d’ELBA (VOL. II pag. 588) ebbi occasione di rammentare due diligenti lavori pubblicati dal Prof. Paolo Savi; uno sotto il modesto titolo di Cenno sulla costituzione geologica dell’Isola dell’Elba, e l’altro, di Memoria sulla miniera di Rio.
    In quest’ultima memoria il Prof. Savi ne avvisò, che il gruppo dei colli o monticelli, sui quali dal lato orientale fu tracciato il confine del territorio di Marciana con quello di Longone e di Portoferrajo, e che costituisce la porzione media dell’Isola dell’Elba, è formato per lo più da macigno e di granito; che la parte occidentale dell’isola, dove sorge la conica montagna di
    Capanna, consiste nella massima porzione in terreno granitico; che questa estesa formazione vedesi in varie località a guisa di filoni penetrata nelle rocce serpentinose; mentre queste ultime producono lo stesso effetto con le rocce di macigno specialmente dal lato che si avvicina alla porzione orientale dell’isola. – Sulle falde però del monte Capanna, tanto alla marina di Marciana, così intorno al golfo di Procchio, quanto ancora nell’opposto lido fra il golfo di Campo e quello di Barbatoja, si trovano delle masse serpentinose e delle rocce di calcarea traslucida lamellare (marmo bianco) penetrate da filoni di una specie di gneis e di granito. – Uno di tali esempi il più evidente fra quelli dal Savi osservati nell’Isola per assicurare chiunque dell’iniezione granitica dentro il serpentino, vedesi specialmente per la via che dalla marina di Campo sale a S. Pietro in Campo. Costà a metà della salita trovasi infatti una roccia serpentinosa reticolata da una sostanza candida opaca, fra mezzo alla quale compariscono de’filoni granitici, che si diramano e suddividono in guisa che
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    vanno gradatamente a perdersi nelle rilegature di sopra accennate. Visibilissima e singolare apparisce l’alterazione prodotta dal granito nel serpentino che gli è a contatto, ad anche nei frammenti rimasti ivi racchiusi e inviluppati, fra S. Ilario e la marina di Campo. Imperocchè quel serpentino trovasi convertito in una bella roccia nacritica, untuosa al tatto, di un colore e di un lustro argentino, tendente al giallo dorato, talvolta all’ulivastro. La quale roccia ridotta facilmente in polvere si vende da quegli abitanti come renino per impolverare lo scritto.
    Anche alla marina di Marciana presso la casetta della sanità, dove sorge il piccolo promontorio
    l’Uomo, si trovano dei filoni di granito contenenti grossi cristalli di feldspato e iniettati dentro le masse ofiolitiche, che costituiscono il piccolo promontorio; mentre nel lato opposto dell’Isola, sulla scogliera detta la punta de’Cavoli vedesi il granito penetrato nella roccia marmorea lamellare. Un miglio toscano circa a ponente del posto de’Cavoli sulla costa del Secheto possono vedersi gli avanzi delle lavorate e abbandonate colonne e architravi nelle cave state aperte dai Romani, e per un tempo riattivate dai Pisani, costà dove affacciasi un granito di elementi minuti con piccoli cristalli feldspatici, ricchissimo di mica.
    A Caubbio sul monte del
    Coccolo il granito è pieno di piccole turmaline disposte in stelle e in dendriti. Ma il luogo prediletto ai raccoglitori dei minerali dell’Elba è il monte di S. Piero in Campo; poichè qua il granito più che altrove vedesi attraversato da estese rilegature o filoncini d quarzo, larghi talvolta due in tre pollici. È altresì in coteste rilegature dove si riscontrano delle geodi brillantissime, nelle quali la forza di cristallizzazione forse fu più libera nell’agire, e dove apre che siansi stabiliti diversi centri di attrazione tendenti a isolare varii elementi
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    del granito, e così prender la loro respettiva figura geometrica. Per tal modo si può facilmente concepire come nelle geodi granitiche si trovino impiantati perfetti cristalli di feldspato, di turmalina, d’acque marine di vario colore, di mica argentina, di quarzo, di granato, di lepidolite, ecc.
    In quanto ai prodotti del suolo è cosa facile a comprendere che un terreno, per la maggior parte massivo, montuoso e scarso di acque fluenti, non può essere, come non lo è di fatto codesto di Marciana, molto ubertoso, con tutto che costà si veggano prosperare le piante più disparate e di diverse regioni; mentre si trovano la palme dell’Affrica, le agave dell’America ed i fichi dell’India vivere e fiorire quasi a contatto del castagno e del leccio appenninico. La vite però, che ama di sua natura le rupi, prospera costà al pari che in tutta la montuosa isola dell’Elba. – Dopo il vino il maggior prodotto è quello delle castagne, e dei pascoli, i quali ultimi riescono saporitissimi, e le mandre cui prestano nutrimento, danno latticini squisiti e delicati.
    La raccolta delle granaglie è necessariamente scarsissima, ed i Marcianesi con gli abitanti di Campo per consuetudine inveterata costumavano di recarsi annualmente a dissodare le incolte deserte terre della vicina isola di Pianosa per seminarvi un trecento staja di grano mediante un tenue censo, che essi pagavano al principe; e ciò fino all’anno 1835, in cui sottentrò nel fitto generale di quell’isola il Cav. Stichling.
    – Vedere ISOLA di PIANOSA.
    Il monte Capanna, massimamente nei posti coperti di boschi, suol fornire al cacciatore delicate prede di volatili e di quadrupedi, fra i primi le pernici, fra i secondi lepri e conigli, e li scojattoli; ma un maggior prodotto ai Marcianesi viene somministrato dal mare specialmente nella pesca delle acciughe e dei tonni, l’ultima dei quali suol
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    riescire copiosa nel golfo di Procchio.
    Il cabotaggio da Marciana in Corsica a Livorno, a Porto S. Stefano, a Civitavecchia ecc., la costruzione dei piccoli legni, non che le escavazioni e trasporto del minerale di Rio a quella spiaggia, sono le principali industrie che danno modo di campare la vita al popolo di Marciana.
    Questa comunità mantiene un medico nel capoluogo e un medico chiriurgo a S. Ilario e S. Pietro in Campo.
    Risiede in Marciana il potestà dipendente nel politico e nel criminale dal governatore di Portoferrajo; dove si trova la cancelleria comunitativa con l’uffizio di esazione del registro e la conservazione delle Ipoteche. La ruota è a Pisa.

    STATO della Popolazione della Comunità di MARCIANA di una sola epoca (anno 1833).

    - nome del luogo: Campo alla
    Marina, titolo della chiesa: S. Pietro (Arcipretura), diocesi cui appartiene: Massa Marittima (già Populonia), numero degli abitanti: 1057
    - nome del luogo: Campo (
    S. Ilario in), titolo della chiesa: S. Ilario (Arcipretura), diocesi cui appartiene: Massa Marittima (già Populonia), numero degli abitanti: 606
    - nome del luogo: Marciana
    alla Marina, titolo della chiesa: S. Chiara (Rettoria), diocesi cui appartiene: Massa Marittima (già Populonia), numero degli abitanti: 1794
    - nome del luogo: Marciana
    in Poggio, titolo della chiesa: S. Caterina (Arcipretura), diocesi cui appartiene: Massa Marittima (già Populonia), numero degli abitanti: 1636
    - nome del luogo: Poggio, titolo della chiesa: S. Niccolò (Pieve), diocesi cui appartiene: Massa Marittima (già Populonia), numero degli
    abitanti: 807
    - Totale
    abitanti anno 1833 n° 5900

    - Diocesi cui appartengono:
    tutta l’Isola dell’Elba dipende dal vescovo di Massa Marittima, già di Populonia.
Localizzazione
ID: 2600
N. scheda: 29850
Volume: 3
Pagina: 53 - 56
Riferimenti: 29851
Toponimo IGM: Marciana Marina
Comune: MARCIANA MARINA
Provincia: LI
Quadrante IGM: 126-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1598097, 4739829
WGS 1984: 10.20053, 42.8063
UTM (32N): 598160, 4740003
Denominazione: Marciana alla Marina - Cala della Marina di Marciana
Popolo: S. Chiara a Marciana alla Marina
Piviere:
Comunità: Marciana
Giurisdizione: Portoferrajo
Diocesi: (Populonia) Massa Marittima
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana (Isola d'Elba)
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