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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Marciano

 

(Marciano)

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    MARCIANO in Val di Chiana. – Castello capoluogo di comunità, con chiesa plebana (SS. Andrea e Stefano) nella Giurisdizione di Lucignano, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
    Risiede sull’altipiano situato fra l’
    Esse e il Canal maestro della Chiana, nel gr. 29° “27’ longitudine e 43° 18’ 5” latitudine a un’altezza di 560 br. sopra il livello del mare Mediterraneo; 14 miglia toscane a libeccio di Arezzo, 6 a ponente-maestrale di Castiglion fiorentino, 15 a maestr. di Cortona, 20 a settentrione di Monte Pulciano, 3 a grecale di Lucignano, e miglia toscane 4 e 1/2 a scirocco del monte S. Savino.
    Ebbe podere in Marciano
    la Badia di S. Quirico delle Rose, o a Nasciano, sino dal 1084 per donazione ad essa fatta in quest’anno. – Vedere BADIA di S. QUIRICO delle ROSE, e ANNAL. CAMALD.)
    Di maggior entità fu un’altra donazione che fece in Arezzo nel 1181, di febbrajo, un tale Rolandino di Mambilia a favore del capitolo di quella cattedrale, cui cedè tutti i beni che egli possedeva nel Castello e distretto di
    Pilli, a Dorna, in Marciano e sua corte, a Nasciano, al Pozzo, in Colle Winildi, e nel castello di Civitella, con l’onere al detto capitolo di pagare 10 soldi per ciascun sacerdote delle quattro pievi, in cui erano compresi i prenominati castelli; e di dare 20 soldi a quello della pieve di S. Maria in Arezzo.
    Cotesta pia offerta fu confermata ai canonici della cattedrale aretina con privilegio dell’Imp. Arrigo VI dato in Siena l’8 di ottobre 1191, (LETT. CRIT.-STOR. di un ARETINO, e ARCH. della CATTEDR. di AREZZO).
    All’articolo
    GELLO o AGELLO di Val di Chiana, e FRATTA di FOJANO o di WINILDO, fu detto
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    che l’antica pieve di Marciano portava il titolo di S. Pietro in Agello, o a Ficareto. Ora aggiungerò che alla stessa località ne richiama una piccola chiesa situata un quarto di miglio a maestr. di Marciano, la quale chiesuola conserva tuttora il vocabolo di Pievina.
    La pieve di
    S. Pietro in Agello, o di Ficareto nei secoli intorno al mille aveva sottoposte alla sua giurisdizione sette chiese; 1 SS. Biagio e Prospero a Montagnano, 2 SS. Michele e Lucia a Cesa, 3 S. Stefano a Marciano, 4 S. Andrea al Pozzo (ora riunita alla pieve attuale), 5 S. Maria di Gaggiolo (ignota), 6 S. Clemente alla Fratta Ranucci (perduta), 7 S. Giorgio a Cerreto (idem).
    Attualmente la pieve de’SS. Adrea a Stefano a Marciano ha solo due cure suffraganee; cioè S. Bartolommeo a
    Badicorte, e S. Prospero a Montagnano. – La parrocchiale de’SS. Michele e Lucia a Cesa fu eretta in battesimale dai suoi patroni e signori, che sono i vescovi di Arezzo. La chiesa plebana di Marciano è ampia, divisa in tre navate con cinque altari per parte. Essa fu restaurata nel 1750, come apparisce da un’iscrizione stata murata nell’interna facciata della chiesa, sotto il vescovo Carlo Filippo Incontri.
    La pieve con la canonica e poche altre case contigue sono comprese nel circuito del castello di Marciano. Di questo fortilizio parlarono più volte gl’istorici, allorchè nel 1384 gli abitanti di Marciano, trovandosi tra quelli del contado aretino venduti ai Fiorentini, innanzi di rendersi ai nuovi padroni vollero vederli armati sotto le mura. Dopo la qual prova i Marcianesi, nel giugno del 1385, chiesero ed ottennero favorevoli patti dal Comune di Firenze, fra i quati l’esenzione dalle
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    angarie che erano stati soliti pagare sotto il dominio dei Tarlati. Fra i privilegj accordati fuvvi anche quello di conservare a Marciano la propria giurisdizione civile, che poi nel 1417 venne riunita alla potesteria di Fojano. (ARCH. delle RIFORMAGIONI di FIRENZE.)
    Nel 1439 questo castello fu occupato ostilmente dal capitano di ventura Bernardino della Carda, cui venne ben presto ritolto dalle armi della Rep. fiorentina. (BUONINSEGNI,
    Istor. Fior.)
    È celebre più che altro Marciano di Val di Chiana per la battaglia accaduta nelle sue vicinanze, il dì 2 agosto 1554, fra l’esercito Austro-Ispano-Mediceo e quello Franco-Sanese, battaglia che decise della esistenza politica della Rep. di Siena, acquistata da Cosimo I allora duca di Firenze. Il qual principe in memoria di si fortunata ventura non solamente con suo mutuoproprio del 15 gennajo 1554 (
    stile fiorentino) restituì ai Marcianesi le antiche esenzioni, ma volle che s’innalzasse in Firenze sul quadrivio di S. Felice in Piazza una colonna di marmo, stata di corto tolta di là dal Granduca felicemente regnante; a finalmente comandò a Bartolommeo Ammannato che edificasse in mezzo al campo di battaglia, detto il campo di Scannagallo, un tempio rotondo, che tuttora vi resta, sotto il titolo di S. Vittoria.
    Nei contorni di Marciano si sono scoperte di quando in quando anticaglie etrusche e romane, fra le quali fece clamore un ipogeo trovato nel 1830, o poco prima, con molti vasi di etrusco nome, e con pregevoli ornamenti muliebri d’oro e di pietre preziose insieme ad una statua marmorea di non mediocre lavoro.

    MOVIMENTO della popolazione del Castello di MARCIANO a tre epoche diverse, divisa per famiglie.

    ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 169; totale della popolazione 764.
    ANNO 1745:
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    Impuberi maschi 130; femmine 106; adulti maschi 136, femmine 138; coniugati dei due sessi 258; ecclesiastici dei due sessi 8; numero delle famiglie 146; totale della popolazione 746.
    ANNO 1833: Impuberi maschi 161; femmine 154; adulti maschi 223, femmine 231; coniugati dei due sessi 390; ecclesiastici dei due sessi 11; numero delle famiglie 189; totale della popolazione 1170.

    Comunità di Marciano. – Il territorio di questa comunità occupa una superficie di 6781 quadrati, dei quali 143 sono stati calcolati per corsi d’acqua e strade. – Vi si contava nel 1833 una popolazione di 2099 abitanti a ragione di 254 individui per ogni miglio toscano quadr. di suolo imponibile.
    Il territorio di Marciano confina con quello di altre cinque comunità. – Dal lato di levante costeggia mediante l’alveo del Canal maestro della Chiana, andando da ostro a settentrione contro acqua, da primo con il territorio comunitativo di Castiglion fiorentino, quindi per brevissimo tragitto con quello della Comunità di Arezzo, sino a che abbandona quest’ultima comunità e lascia il Canal maestro a levante per voltar faccia a settentrione. Da questo lato trova il territorio del Monte S. Savino; col quale dirigesi per la via detta S. Giovanni, o di
    Viallesi, sino alla sua incrociatura con la strada che dal Castello di Marciano s’incammina a Montagnano. A cotesto quadrivio entra nel braccio che dirigesi a settentrione fino al rio di Pozzale, e di là per termini artificiali, variando direzione da scirocco a maestro corre verso le sorgenti del Fossatone. Quà piegando nuovamente a ponente, ha sempre di fronte la Comunità del Monte S. Savino, lungo il rio del Fossatone; quindi mediante il fosso del Leprone perviene alla via detta de’Barbuti, donde s’inoltra fino alla ripa sinistra dell’Esse di Fojano. L’alveo
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    di quest’ultimo fiumicello serve di confine per quasi due miglia toscane fra il territorio di Marciano e quello di Lucignano, al di là del quale dal lato di ostro e di scirocco sottentra il territorio di Fojano per il corso di circa tre miglia e con esso quasi sempre fronteggia mediante termini artificiali fino al Canal maestro della Chiana, dove ritrova la Comunità di Castiglion fiorentino.
    Fra le strade rotabili che attraversano il distretto di Marciano contasi la R. provinciale chiamata
    Longitudinale della Val di Chiana, quella comunitativa che dalla Longitudinale si stacca passando per Cesa, a Marciano, e Badicorte, oltre molti altri tronchi di strade carreggiabili che guidano dal capoluogo in varie direzioni, al Pozzo, a Fojano, sull’Esse, a Lucignano, e a Monte S. Savino.
    I principali corso d’acqua che lambiscono i confini di questo territorio sono: a levante, il
    Canal maestro della Chiana, e a ponente l’Esse di Fojano, mentre fra i maggiori torrenti che l’attraversano contansi il Leprone, e il Fossatone.
    La struttura fisica del suolo della comunità di Marciano è della natura stessa di quella costituente l’altipiano che fiancheggia il Canal maestro della Chiana fra Montagnano e Bettolle. Il qual terreno consiste per la massima parte di marna-argillo-cerulea, e di tufo sabbioso, entrambi di origine marina sparsi di resti organici fossili, siccome fu avvertito all’
    articolo FOJANO Comunità.
    Varso la base però di cotesto alti-piano ridotto a collina, tanto verso il Canal maestro, quanto dalla parte dell’Esse sottentrano le rocce di trasporto moderno, disposte in banchi più o meno profondi di detritus di rocce appenniniche, cioè, di macigno e di calcarea-compatta, ridotte in minuti ciottoli, in ghiaja ed anche in terra vegatabile. Un potente banco di simile ghiaja trovasi sul confine
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    settentrionale del territorio di Marciano alla base del colle di Montagnano, ghiaja che viene impiegata utilmente a rifiorire la tante strade carrozzabili di recente state aperte in tutte le direzioni e per tutti i paesi di questa valle risorta fra mezzo alle acque già stagnanti.
    Nell’opera di Statistica agraria della Val di Chiana pubblicata nel 1828 dal Prof. Giuseppe Giulj si trovano tante e tali cifre che oggi meriterebbero la pazienza di essere rettificate. Avvegnachè nell’anno 1825, nel piccolo territorio comunitativo di Marciano dovevano esistere a seconda di quel libro.

    Piante di olivi di varia età fra la collina e la pianura, N° 8.000
    Viti di varia età in collina e in pianura, N° 1.400.000
    Gelsi come sopra, N° 4.320

    In quanto alla ripartizione del terreno posto in pianura fu calcolato e diviso come aprresso:

    Terreno prativo,
    Quadr. 665
    Terreno detto seminativo,
    Quadr. 4.000

    Rapporto agli animali da lavoro e da frutto, trovasi il calcolo seguente:

    Bovi da lavoro, N° 600
    Vitelli, N° 200
    Vacche, N° 250
    Pecore e agnelli, N° 1000
    Cavalli, N° 20
    Cavalle, N° 150
    Somari, N° 60
    Majali, N° 150

    Capi,
    Totale, N° 2430

    In conseguenza sarebbero vissuti nel 1825 (epoca della redazione di quella statistica) nel territorio della Comunità di Marciano 2430 animali domestici.
    Non esistono in Marciano arti nè manifatture, meno quelle indispensabili ai bisogni più comuni dell’uomo.
    Spetta al territorio medesimo la vasta tenuta, già contea, di Cesa, e l’antica
    Corte di Lupone, dove fu fondata la badia omonima, altrimenti appellata Badicorte. (Vedere gli articoli BADICORTE e CESA).
    La Comunità di Marciano mantiene un medico chirurgo e un maestro di scuola elementare. Nel capoluogo si praticano due fiere annuali, una nel primo giugno, e l’altra nel 15 settembre.
    Il cancelliere comunitativo e l’ingegnere di Circondario risiedono in Fojano; l’ufizio di esazione del Registro in Lucignano, la conservazione delle Ipoteche
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    e il Tribunale di prima Istanza in Arezzo.

    QUADRO della Popolazione della Comunità di MARCIANO a tre epoche diverse

    - nome del luogo: Badicorte, titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 764 (con SS. Michele e Lucia a Cesa e SS. Andrea e Stefano a Marciano), popolazione anno 1745 n° 201, popolazione anno 1833 n° 371
    - nome del luogo: Cesa (a), titolo della chiesa: SS. Michele e Lucia (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    popolazione anno 1551 n° 764 (con S. Bartolommeo a Badicorte e SS. Andrea e Stefano a Marciano), popolazione anno 1745 n° 435, popolazione anno 1833 n° 558
    - nome del luogo: MARCIANO, titolo della chiesa: SS. Andrea e Stefano (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo,
    popolazione anno 1551 n° 764 (con S. Bartolommeo a Badicorte e SS. Michele e Lucia a Cesa), popolazione anno 1745 n° 786, popolazione anno 1833 n° 1170
    - Totale
    abitanti anno 1551 n° 764
    - Totale
    abitanti anno 1745 n° 1422
    - Totale
    abitanti anno 1833 n° 2099

    (a)
    S’ ignora la popolazione della Contea vescovile di Cesa dell’anno 1551.
Localizzazione
ID: 2607
N. scheda: 29890
Volume: 1; 3; 6A
Pagina: 54; 58 - 61; 78
Riferimenti: 34810, 24120
Toponimo IGM: Marciano
Comune: MARCIANO DELLA CHIANA
Provincia: AR
Quadrante IGM: 121-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1726087, 4798454
WGS 1984: 11.78841, 43.30651
UTM (32N): 726151, 4798629
Denominazione: Marciano
Popolo: S. Andrea e S. Stefano a Marciano
Piviere: (S. Pietro in Agello, a Gello, a Ficareto) S. Andrea e S. Stefano a Marciano
Comunità: Marciano
Giurisdizione: Lucignano
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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