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Villa, Palazzetto di S. Marco - Pieve di Sovigliana - Seano di Sovigliana

 

(Villa S. Marco)

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    SEANO DI SOVIGLIANA nel vallone della Cascina in Val d'Era. Vedere SOVIGLIANA (PIEVE DI).

    SOVIGLIANA
    (PIEVE DI) sulla Cascina in val d’Era. Pieve distrutta, che fu sotto l’invocazione di S. Maria, poi di s. Marco, attualmente ridotta con la sua canonica ad uso di Villa, detta di S. Marco dall’ultimo titolare della pieve medesima, nel popolo di Cervoli, Comunità, Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a levante di Lari, diocesi di San Miniato, già di Lucca, compartimento di Pisa.
    All’Articolo MARCO (VILLA DI SAN) in Val d'Era furono indicate le principali vicende storiche di cotesta chiesa plebana, cui vi sarebbero da aggiungere alcuni istrumenti dei secoli IX e X
    dell'Arch. Arciv. Lucch. pubblicali nel Volume. V. Parte II e III delle Memorie per servire alla storia di quel Ducato. Tale sarebbe per esempio un atto del 21 dicembre 887 rogato in Lucca; tale un altro del 17 novembre 980 rogato in Vignale di Maremma, entrambi relativi ad enfiteusi di beni spettanti alla pieve di Sovigliana.

    MARCO (VILLA DI SAN), detta anche il PALAZZETTO DI S. MARCO in Val d’Era. – Conserva questa villa il nome del titolare di un’antica pieve (S. Marco a Sovigliana) attualmente convertita in una cappella con fattoria e casa signorile posta in mezzo ai poderi che furono della soppressa pieve, ora della mensa vescovile di Sanminiato, nella parrocchia di Cevoli, Comunità Giurisdizione e miglia toscane 3 e 1/2 a levante di Lari, Diocesi di Sanminiato, già di Lucca, Compartimento di Pisa.
    È situata a un quarto di miglio dalla fiumana Cascina che le scorre a ponente, a poca distanza dalla strada rotabile che da Cavoli guida al paese di Santo Pietro.
    Era questa
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    pieve sotto il titolo di S. Maria e S. Giovan Battista, sita loco Siviliano, quando il vescovo Corrado, mediante istrumento rogato in Lucca li 18 luglio del 939, per conto di detta chiesa plebana ricevè da Berolfo del fu Orfo varie partite di terreni della misura di 14 moggia a seme, cedendo invece altre terre di essa pieve, fra le quali un prato di 3 moggia e 7 staja, altro pezzo di terra della misura di 4 moggia e 8 staja confinante con la carbonaja e la fossa del castello dello stesso Berolfo; un terzo podere con palude posto in luogo appellato Scrinio a confine con le terre della chiesa di S. Benedetto e con quelle della pieve di Siviliano, che misurava quattro moggia e 11 staja. Finalmente il vescovo cedè al medesimo Berolfo un quarto pezzo di terra poto in luogo appellato a Rottule, della misura di 10 staja.
    Che questa pieve di Sovigliana anche nei secoli posteriori al mille conservasse una rispettabile entrata, lo dà a conoscere la nota delle chiese della diocesi di Lucca redatta nel 1260, allorquando fu calcolata l’annua sua rendita ascendere a lire 800 lucchesi; la quale somma, secondo il calcolo fatto dal Carli, aumenterebbe sette volte e tre quarti al di sopra del valore della lira attuale.
    All’epoca testè accennata la pieve di Sovigliana non contava meno di 14 chiese filiali; 1. S. Pietro (esistente un miglio toscano a levante della villa di S. Marco, nel castello omonimo di
    Santo Pietro); 2. S. Pietro a Cevoli (esistente circa miglia toscane 1 e 1/2 a ponente della villa di S. Marco); 3. SS. Angelo e Stefano a Sojana (riunita alla seguente); 4. S. Maria e S. Andrea a Sojana (esistente
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    miglia toscane 1 _ a ostro di S. Marco); 5. S. Martino a Sojanella (soppressa); 6. S. Nazzario a Libbiano (ignota); 7. S. Lorenzo a S. Ruffino (esistente miglia toscane 2 e 1/2 a libeccio di S. Marco); 8. S. Martino a Monteculaccio, detto oggi a Monsolazzo, fra Capannoni e Casanuova (soppressa); 9. S. Lucia a Segalari. Questa distava dalla pieve circa un miglio per libeccio; era sul poggio che sta a cavaliere della strada provinciale sopra il Quercione, e fu disfatta nel secolo passato per servirsi del suo materiale nella massicciata di una nuova strada; 10. SS. Giorgio e Cristofano a Quarrata, un miglio a settentrione di Sovigliana (diroccata); 11. S. Maria a Casanuova (ora S. Bartolommeo) miglia toscane 3 a scirocco della villa di S. Marco; 12. S. Pietro a Camugliano (esistente sotto l’invocazione di S. Frediano); 13. S. Maria e S. Michele a Solaja, (nel luogo forse di S. Maria a Urbano, se non fu dov’è ora la chiesa della Nunziata (circa 2 miglia a grecale della villa di S. Marco); 14. SS. Felice e Regolo (non sò dove esistesse).
    Per ragione del suo dovizioso patrimonio la pieve di S. Maria, poi di S. Marco a Sovigliana, fu, se non sempre, quasi sempre conferita a personaggi di distinzione e a sacerdoti di stirpe magnatizia, i quali raramente vi solevano risedere.
    Devesi in gran parte a ciò la decadenza e quindi la rovina delle più antiche e ricche pievi di campagna rimaste o affatto dirute, oppure ridotte a semplici oratorii senza battistero e senza entrate.
    Il benefizio della ch. battesimale di S. Marco a Sovigliana fu soppresso nell’anno 1622, all’occasione che
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    fu eretta in cattedrale la chiesa di Sanminiato, alla quale fu ammensato il patrimonio della soppressa pieve. Ciò non ostante si ritenne in S. Marco il fonte battesimale, fino a che nel 1680 venne traslato insieme coi titoli e le onorificenze nella chiesa di S. Pietro a Santo Pietro. – Il qual fonte e titoli furono poi reclamati dal rettore di Cevoli, sia per essere egli il primo fra i parrochi del soppresso piviere, sia perchè la pieve di Sovigliana era compresa nella comunità di Cevoli e non in quella di Santo Pietro. – Vedere CEVOLI.
    La fabbrica della chiesa di S. Marco a Sovigliana era a tre navate, che sentiva dello stile dei primi secoli dopo il mille.
    Aveva br. 45 di lunghezza compresa la tribuna, e la sua larghezza era braccia 20 e 13 soldi. La fabbrica era stata costruita della pietra tufacea che forniscono i vicini Bagni a Acqua. – S. Marco era al pari di cento altri uno dei tempj che il volgo credeva fatto dalla contessa Matilde. La qual principessa fu per la Toscana come S. Elena per la Palestina, due donne pie, cui si è bonariamente attribuita la fabbrica di tante chiese, alle quali è facile che ne anche pensassero.
    Una parte della chiesa di S. Marco nel 1775 fu ridotta a oratorio, il restante a tinaja della fattoria vescovile annessa.
    Vi si conservava un’iscrizione di Roberto di Carlo Strozzi, quand’era vicario generale dell’Arciv. di Pisa,e uno dei professori di quell’università, nella quale si avvisa il lettore, che egli nel 1488 fu pievano di S. Marco a Sovigliana.
    – Vedere SOVIGLIANA sulla Cascina.
Localizzazione
ID: 2617
N. scheda: 29990
Volume: 3; 5
Pagina: 64 - 66; 235, 439 - 440
Riferimenti:
Toponimo IGM: Villa S. Marco
Comune: TERRICCIOLA
Provincia: PI
Quadrante IGM: 112-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1632122, 4825416
WGS 1984: 10.63699, 43.57156
UTM (32N): 632185, 4825590
Denominazione: Villa, Palazzetto di S. Marco - Pieve di Sovigliana - Seano di Sovigliana
Popolo: (S. Marco a Sovigliana) SS. Pietro e Paolo a Cevoli
Piviere: (S. Marco a Sovigliana) SS. Pietro e Paolo a Cevoli
Comunità: Lari
Giurisdizione: Lari
Diocesi: (Lucca) S. Miniato
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana
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