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Dizionario Geografico Fisico
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Miemo, Miemmo

 

(Miemo)

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    MIEMO o MIEMMO (Castrum Miemi) in Val d’Era. – Casale che ebbe titolo di castello, la cui chiesa parrocchiale di Sant’Andrea spetta al piviere di Montecatini di Val di Cecina, da cui è circa 5 miglia a ponente, nella Comunità medesima, Giurisdizione e Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze.
    Siede sulla schiena dei poggi serpentinosi a confine di quelli terziarj che da Montecatini di Val di Cecina dirigonsi da levante a ponente verso i monti della Castellina Marittima e di Monte Vaso, separando le acque che fluiscono dal lato di settentrione dell’Era da quelle che scendono dal fianco orientale per entrare nel fiume Cecina. – Realmente presso la chiesa di Miemo ha origine il borro omonimo che si vuota nella
    Sterza di Val d’Era, mentre dall’opposta pendice nasce il torrente Lupicaja che si versa direttamente nel fiume Cecina.
    Miemo, quantunque attualmente sia ridotto a un casamento ad uso di fattoria con poche abitazioni sparse per una selvosa e deserta campagna, fu però castello ed ebbe i suoi nobili; fra i quali la storia ci rammenta un Gualando del fu Saracino, per opera di cui nel 16 novembre dell’anno 1108 fu alienato a Ruggeri vescovo di Volterra la metà del castello e corte di Miemo. –
    Vedere BURIANO in Val di Cecina.
    Comecchè nel 1186 il vescovo Ildebrandino Pannocchieschi di Volterra avesse fatto inserire nel privilegio concessogli da Arrigo VI fra i castelli del suo dominio anche cotesto di Miemo con le sue pertinenze, trovò però che i nobili di Miemo, Saracino e Gualando figli del fu Saracino, allorché furono fatti cittadini volterrani (27 novembre 1193) si obbligarono davanti ad Arrigo potestà di Volterra di non permettere che nel castello di Miemo fossero innalzate fortificazioni, o cinto di muraglie in pregiudizio del Comune di Volterra. In
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    seguito diversi altri nobili della consorteria medesima con atto pubblico del 16 marzo 1212 giurarono fedeltà al Comune di Volterra nelle mani di Alberto suo potestà con la promessa di non fabbricare giammai nel poggio e distretto di Miemo alcun fortilizio. (ARCH. DIPLOM. FIOR. Carte della Comunità di VOLTERRA. – CECINA, Memor. Stor. di VOLTERRA).
    Finalmente nel 1225 ai 7 maggio Pagano vescovo di Volterra rinunziò in favore del Comune al diritto che aveva ereditato dai suoi antecessori; cioè di esigere la metà di alcuni dazj dagli abitanti di Miemo, di Bruciano, di Gabbreto, Montecatini, ecc. (
    loc. cit.)
    Però nel 1252, all’occasione di essere stato eletto in vescovo di Volterra Ranieri, dopo avere prestato giuramento di fedeltà gli uomini della villa di Miemo, e di altri castelli di quel contado ai rappresentanti di quel Comune, questi promisero al nuovo eletto la metà dei dazj e collette da esigersi dalle preindicate popolazioni.
    Finalmente la comunità di Miemo innanzi che terminasse il secolo XIII dipendeva totalmente dal governo di Volterra, di chè non lascia dubbio il libro dell’estimo del territorio volterrano fatto nell’anno 1288 a tempo del potestà Simone de’Bardi di Firenze, nel qual libro trovasi registrata anche la Comunità di Miemo per la tassa annua di lire 1270.
    Cotesta medesima comunità è inscritta tra i castelli del contado di Volterra nel Lib. I alla rubrica 159 dei nuovi statuti approvati nel 1411.
    Arroge a ciò una convenzione stabilita nel dì 21 maggio del 1316 fra il Comune di Volterra e quello di PISA, in conseguenza della battaglia strepitosa di Montecatini, dopo la quale i Volterrani si obbligarono a demolire le fortificazioni del castello di Miemo e di Gabbreto. (CECINA,
    loc. cit.)
    Ma più noto ai cultori della storia naturale si è reso il paese di Miemo per il minerale
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    che quà specialmente si trova, cui Tomson diede il nome che tutti i naturalisti hanno adottato di Miemite, o Miemmite. – È questa una calcarea magnesifera lamellare che trovasi in filoni subalterni alle masse ofiolitiche, le quali nelle vicinanze di Miemo affacciansi alla superficie del suolo, fiancheggiate, da un lato alla calcarea compatta o dal macigno, e dall’altra parte avvicinantesi al terreno terziario subappenninico.
    I poggi serpentinosi dei contorni di Miemo, specialmente quelli che acqua-pendono verso ostro in Cecina sono sparsi di piante di castagno, ed anche di cupe foreste di faggi copiosamente vestite di
    licheni plicati, mentre dal lato opposto, dove predomina il terreno mattajone, scarseggiano anzi che no gli alberi di alto fusto, comecchè il terreno si presti meglio alla piccola coltura de’poderi.
    La chiesa e canonica di Miemo erano dirute e abbandonate quando furono entrambe riedificate dai fondamenti per magnificenza il Granduca Leopoldo I.
    Nel marzo del (
    ERRATA: 1831) 1830, allorché io visitava questa località in compagnia del troppo presto mancato agli amici e alle scienze naturali, il Professor prussiano Federico Hoffman, esercitava in Miemo l’uficio di rettore un benemerito sacerdote, il quale divideva le sue filantropiche incumbenze fra il dovere del parroco e quello di istruttore di sei o sette alunni nelle belle lettere, nelle scienze religiose e morali.
    La parrocchia di S. Andrea a Miemo nel 1551 contava 131 abitanti, nel 1745 era ridotta a 49 persone; mentre nel 1833 vi si noveravano 218 abitanti.

    MIEMO, o MIEMMO fra la Val d'Era e la Val di Cecina ecc. – Si aggiunga in fine. – Nel 1845 la parrocchia di S. Andrea a Miemo noverava 237 Abitanti, dei quali 98 spettavano al territorio della Comunità principale di Monte Catini della Val di Cecina, una frazione di 45 individui entrava in quello
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    della Comunità di Lajatico,ed altra frazione di 94 popolani era della Comunità di Riparbella.
Localizzazione
ID: 2714
N. scheda: 31250
Volume: 3; 6S
Pagina: 206 - 208; 147
Riferimenti:
Toponimo IGM: Miemo
Comune: MONTECATINI VAL DI CECINA
Provincia: PI
Quadrante IGM: 112-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1635262, 4807636
WGS 1984: 10.67144, 43.41097
UTM (32N): 635325, 4807810
Denominazione: Miemo, Miemmo
Popolo: S. Andrea a Miemo, a Miemmo
Piviere: (SS. Dionigi, Rustico ed Eleuterio a Gabbreto) (S. Giovanni Battista di Nera) S. Biagio a Montecatini in Val di Cecina
Comunità: (Volterra) Montecatini Val di Cecina
Giurisdizione: Volterra
Diocesi: Volterra
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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