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MONTAGUTELLO, MONTAGUTO, o MONTACUTO e MONTAGUTOLO. – Più d’un poggio con castellare porta in Toscana il vocabolo di Montaguto, Montauto, Monte acuto, Monte agutulo, o Mont’agutello, nomignoli derivati dalla forma alquanto conica o acuta di quei risalti di monte e di poggio, che sono alquanto più elevati e isolati dai colli vicini, sui quali fu, o dove esiste tuttora un fortilizio.

MONTAGUTO, o MONTAGUTOLO DEL BOSCO, ossia di Val di Strove in Val d’Elsa. – È un risalto di poggio nella pendice settentrionale di Monte Maggio, dal quale prese il vocabolo un casale con chiesa parrocchiale (S. Biagio) annessa al popolo di S. Martino di Strove nella Comunità e miglia toscane 5 a ponente di Monte Riggioni, Giurisdizione di Sovicille, Diocesi di Colle, una volta di Volterra, Compartimento di Siena.
Fu signoria dei nobili di Staggia e Strove, i quali cederono il castello di Motagutolo alla loro badia di S. Salvatore all’Isola. Ciò specialmente fa conoscere un istrumento del 27 marzo 1203, col quale i coniugi Rustico del fu Soarzo e donna Altarocca sua moglie venderono per lire 22 di denari pisani ad Anastasio abate dell’Isola le loro terre e case con altri beni mobili e immobili che possedevano nel castello e curia di Strove e di Montagutolo. – Gli stessi due coniugi con altro istrumento del 23 marzo 1204, rogato in Strove, alienarono alla badia medesima alcuni beni che eglino conservavano nella corte di Montagutolo in luogo detto Agli.
Infatti tanto la chiesa di S. Biagio a Montagutolo, quanto quella di S. Michele d’Agli erano di giuspadronato dei monaci dell’Isola; a nome dei quali nel 1337 Zeo abate del monastero suddetto, quando già quelle chiese erano riunite in un sol corpo,
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elesse per diritti antichi il nuovo rettore delle chiese medesime. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Badia di S. Eugenio al Monistero).
Le stesse due chiese di Montugutolo e d’Agli furono registrate nel sinodo volterrano del 1356 sotto il piviere di Castello. – Vedere CASTELLO (PIEVE A).
Finalmente a questo Montagutolo leggesi aggiunto il distintivo del Bosco in un istrumento rogato in detto luogo nel 5 marzo 1298. Trattasi ivi della vendita fatta per cento lire senesi da un tal Grazia del fu Giovanni da Montagutolo del Bosco a Bartolo del fu messer Tolomeo de’Tolomei di Siena di un pezzo di terra posto in luogo detto la Lama a Castornaja nelle pertinenze dell’Isola. – (loc. cit. Carte di S. Agostino di Siena).
Anche nella Notizia dei luoghi che militarono nel 1387 nella lega guelfa di Toscana contro Carlo IV, o che si conservarono fedeli all’Imperatore, si conta fra questi ultimi il Castello di Montagutolo del Bosco.
In seguito non saprei dire, se per eredità o in altro modo Montagutolo del bosco passasse nella famiglia magnatizia sanese de’Malavolti, che alcuni danno discesa da quella de’Soarzi signori di Strove; talché nel tempo in cui messer Orlando e messer Deo dei Malavolti, volendosi attenere al partito della Repubblica Fiorentina piuttosto che a quello abbracciato dai governanti di Siena, con atto pubblico del 13 ottobre 1390, tanto in nome proprio come dei loro figli ed eredi, si obbligarono verso la Signoria di Firenze di guardare in nome della Repubblica Fiorentina otto loro fortilizj fra i quali questo di Montagutolo. Il quale insieme con la contea di Scorgiano e la Pieve a Castello più tardi furono conferiti dal Granduca Ferdinando II a titolo di feudo
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al Cavaliere Giovanni Bichi di Siena. – Vedere SCORGIANO.

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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

Montaguto, Montagutolo del Bosco, di Val di Strove

(Montauto)

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