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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Montalone

 

(Montalone - Poggio Castelvecchio (a S))

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    MONTALONE (Mons Alonis) in Val Tiberina. – Casale con rocca smantellata e chiesa parrocchiale (Santi Jacopo e Cristofano) nel piviere, Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a maestro della Pieve S. Stefano, Diocesi di S. Sepolcro, già di Arezzo, al cui Compartimento appartiene.
    È posto sopra una diramazione meridionale del Monte Modina, che si eleva 1478,7 braccia fiorentine sopra il livello del mare Mediterraneo, lungo la strada che dall’Alvernia guida alla Pieve S. Stefano, fra le sorgenti della
    Singerna che gli passa a ponente e quelle del torrente Ancione che scorre al suo levante.
    Fu questo Montalone uno dei tanti luoghi che sino dal 967 l’Imperatore Otto neI donò in feudo a Goffredo suo fedele, figlio d’Ildebrando, a colui probabilmente che, come dubitai altrove, fu l’autore più remoto de’conti di Chiusi, dei signori di Caprese, di Anghiari, di Montauto, di Montedoglio, non che dell’Appennino fra Verghereto, il Trivio e la Badia Tedalda. L’etimologia di questo antico castello sul
    Monte d’Alone, poi di Montalone, ci richiama per avventura all’epoca Longobardica, da far congetturare, che a quell’età cotesto monte potesse appartenere a un nobile appellato Alone, nome assai frequente fra i Longobardi.
    Comunque sia, il Castello di Montalone trovasi confermato in feudo nei primi tre secoli dopo il mille ai conti di Caprese e di Montauto, quindi nel 1322 fu occupato dagli Aretini comandati dal loro vescovo Guido Tarlati, il di cui fratello e nipoti ritennero il dominio di tutta la contrada, fino a che, nel 1388, passò liberamente al Comune di Firenze per acquisto oneroso della rocca, del paese, e del distretto di Montalone, fatto da Andreino di Biordo degli Ubertini, che a quel tempo ne era divenuto signore. Se non che quello stesso Andreino di Biordo, pochi anni dopo, non
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    ostante alcuni privilegi ed esenzioni ottenute, essendosi ribellato dai Fiorentini per militare con i Veneziani e le truppe inviate dal Duca di Milano nell’Appennino di Val di Bagno e della Val Tiberina, appena cotesti nemici nel 1404 furono battuti e vinti dall’esercito fiorentino, anche Andreino degli Ubaldini fu scacciato per sempre dalla Val Tiberina. – (AMMIR. Stor. Fior. Lib. XV e XVI.)
    Da quell’anno in poi la sorte di Montalone divenne comune a quella della Pieve S. Stefano, alla cui comunità la sua popolazione restò aggregata. –
    Vedere PIEVE S. STEFANO.
    La parrocchia de’Santi Jacopo e Cristofano a Montalone nel 1833 contava 148 abitanti.

    MONTALONE in Val Tiberina. – Si aggiunga la notizia dataci dal Gaye in una lettera del Vinta, diretta da Firenze lì 10 ottobre 1560 a Cosimo I, in cui si rammenta ciò che scrisse il Guicciardini rispetto alla ritirata de' Veneziani dal Casentino ed alla feroce incursione fatta da quei villici contro i Veneziani quando lasciarono il passo di Montalone, dove era il Sig. Carlo Orsino ecc. – (GAYE,
    Oper. cit. Volume III.)
Localizzazione
ID: 2806
N. scheda: 32320
Volume: 3; 6S
Pagina: 313 - 314; 151
Riferimenti:
Toponimo IGM: Montalone - Poggio Castelvecchio (a S)
Comune: PIEVE SANTO STEFANO
Provincia: AR
Quadrante IGM: 108-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1740816, 4842670
WGS 1984: 11.98935, 43.69953
UTM (32N): 740879, 4842844
Denominazione: Montalone
Popolo: SS. Giacomo e Cristofano a Montalone
Piviere: S. Stefano a Pieve S. Stefano
Comunità: Pieve S. Stefano
Giurisdizione: Pieve S. Stefano
Diocesi: (Città di Castello, Arezzo) - Sansepolcro
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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