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Montalto di Monte Giovi

 

(Montalto Bianco)

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    MONTALTO DI MONTE GIOVI in Val di Sieve. – Casale con monte omonimo, da cui ebbe il distintivo un’antica chiesa parrocchiale (S. Bartolommeo a Montalto) riunita a S. Lorenzo a Galiga, nel piviere di S. Andrea a Doccia, Comunità Giurisdizione e 5 in 6 miglia toscane a settentrione del Pontassieve, Diocesi e Compartimento di Firenze.
    È questo Montalto uno sprone meridionale fra Monte Giovi e Monte Rotondo, il cui fianco voltato a ponente scende nei fossi che si vuotano mediante il torrente
    Sieci nel fiume Arno, mentre la faccia che guarda levante versa le sue acque nel torrente Argomenna tributario della Sieve.
    Era il Montalto di Monte Giovi antica signoria de’vescovi fiorentini, uno dei quali (Ildebrando) nel 1013 donò, e nel 1024 confermò al monastero da esso fondato in S. Miniato al Monte, fra le altre cose, il Castello di Montalto con le sue pertinenze, compresa la cappella di S. Bartolommeo ivi situata. Arroge che nel 1071 Benno e Giovanni donarono al monastero medesimo una porzione di effetti che essi avevano nella corte di Montalto, e nel 1095 lo stesso Giovanni con i suoi figli rinnovò la donazione al monastero di S. Miniato dell’ottava parte del castello di Montalto. – Nel 1113 Gherardo figlio del fu Benno di sopra nominato, stando nel Castello di Montalto, donò al monastero predetto tuttociò che egli possedeva in Galiga e in Montalto.
    Portano la data del Castello di Montalto non meno di altre 10 carte, la prima delle quali del 18 agosto 1229 è relativa alla confessione fatta da un tal Grullone del fu Gruffeto di Galiga di aver ricevuto in feudo il Castel di Montalto con tutto ciò che vi era da Don Chierico abate del monastero di S. Miniato. Altri istrumenti trattano di locazioni di case e di terreni posti nel
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    distretto di Montalto, fatti per conto del monastero di S. Miniato, che uno del 1236, due del 1239, altrettanti del 1256, uno del 1257, e del 1275.
    Inoltre per contratto del 29 giugno 1243, rogato in Montalto del piviere di Doccia da Nicolao da Montalto, furono offerti beni al monastero suddetto nelle mani di Don Chierico abate.
    Una carta del 20 marzo 1276 scritta in Montalto tratta dalla vendita di due pezzi di terra posti in luogo detto alle
    Rovine di Montalto, fatta da Cione di Paganuccio da Galiga a favore di Lapo del fu Gianni Velluti da Farneto.
    Finalmente per lasciare di altre scritture citerò un rogito del notaro Lapo da Acone del 2 novembre 1292 riguardante la vendita della metà per indiviso di una casa posta nel castello di Montalto con diversi pezzi di terra, fatta da Cinto di Marino del popolo di S. Bartolommeo a Montalto, da donna Emilia di lui moglie e da Simone del fu Buonaguida da
    Marmoreto del popolo della pieve di Doccia. (ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO Olivetani di Firenze). – Vedere ABAZIA DI S. MINIATO AL MONTE, E GALIGA.
    LA parrocchia di S. Bartolommeo a Montalto nel 1551 era ridotta a 43 abitanti.
Localizzazione
ID: 2811
N. scheda: 32370
Volume: 3
Pagina: 316
Riferimenti: 23730
Toponimo IGM: Montalto Bianco
Comune: PONTASSIEVE
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1696518, 4857619
WGS 1984: 11.44563, 43.84706
UTM (32N): 696581, 4857793
Denominazione: Montalto di Monte Giovi
Popolo: (S. Bartolommeo a Montalto annesso a) S. Lorenzo a Galiga
Piviere: S. Andrea a Doccia
Comunità: Pontassieve
Giurisdizione: Pontassieve
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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