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Montignoso di Gambassi, Monte Tignoso

 

(Montignoso)

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    MONTIGNOSO DI GAMBASSI, o MONTE TIGNOSO (Mons Tiniosus) fra la Val d’Era e la Val d’Evola. – Castello diruto con pieve (SS. Frediano e Giovanni) già filiale della distrutta battesimale di Monte Fani, nella Comunità e circa 4 miglia toscane a ostro di Montajone, Giurisdizione di Sanminiato, Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze.
    Il poggio di questo Montignoso formato di gabbro, e spogliato in gran parte di coltivazione, dà a dubitare che si appellasse
    Monte Tignoso dalla nudità del suo terreno piuttosto che dal nome di qualche suo signore che quella rocca edificò. – Esso ha nelle sue spalle volte a levante le prime scaturigini della fiumana di Evola, mentre nei lati dirimpetto a libeccio e a ponente nascono i rivi che danno origine al torrente Fergione e Roglio dell’Isola, tributarii del fiume Era.
    Questo castello se non prima, almeno fino al secolo XII, era signoreggiato dai suoi nobili, poiché eglino uniti ai consiglieri del comune e popolo di Montignoso da una parte, ed i consoli e consiglieri della città di Volterra dall’altra parte, volendo terminare le differenze fra loro insorte rapporto a confini verso il fiume
    Capreggine in luogo detto alla Lama, nel 1196 elessero i rispettivi sindaci, i quali per atto pubblico del 3 maggio di detto anno dettato nel Pian di Padule, pronunziarono un lodo sopra la designazione dei termini, che venne poi ratificato dalle parti. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Volterra.)
    Forse ai diplomatici farà specie di non vedere in tali vertenze prendervi parte alcuna, né tampoco rammentarsi come compatrono di Montignoso, il vescovo di Volterra Ildebrando. Avvegnaché Arrigo VI aveva rilasciato nel 1186 al prefato vescovo un largo privilegio, col quale fra le giurisdizioni di molti castelli
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    della diocesi volterrana accordava al prelato Ildebrando anche la metà del castello di Montignoso e sue attinenze; lo che accadeva poco tempo innanzi che lo stesso Arrigo VI da Imperatore spedisse un diploma nel 30 maggio 1193, che sottoponeva alla giurisdizione politica della Repubblica di Pisa cotesto castel di Montignoso con tutte le sue dipendenze.
    Intanto che gl’Imperatori assegnavano a questo e a quello il castello di Montignoso, i di lui abitanti agivano quali uomini liberi da ogni vassallaggio. Ciò dimostra una promessa solenne con la quale il Comune di Montignoso rappresentato dai suoi sindaci, per istrumento rogato in Sangimignano, il dì 15 maggio 1199 giurò in mano de’consoli della Terra di Sangimignano di salvare e difendere qualunque abitante di detta Terra e distretto in occasione di guerre che i Sangimignanesi avessero a sostenere, eccetto che contro il vescovo di Volterra, e promettendo nel tempo stesso di cedere il castello di Montignoso a difesa del popolo di Sangimignano. – (ARCH. DIPL. FIOR.
    Carte della Comunità di Sangimignano.)
    Infatti per atto pubblico fatto in Montignoso li 25 agosto 1336, il giudice di Sangimignano a nome di questo Comune diede il possesso del Castello di Montignoso e de’suoi fortilizj ad Accorso d’Ugo di Rosso cittadino fiorentino che lo ricevé a nome di Orlando d’Ugo di Rosso suo fratello, allora potestà, in vigore della pace fatta fra il Comune di Sangimignano e quello di Volterra per la mediazione dei Fiorentini. (
    loc. cit.)
    In conseguenza di ciò nel 23 luglio 1250 per rogito fatto in Sangimignano gli abitanti di Montignoso si assoggettarono volontariamente al dominio del Comune di Sangimignano con tutti i loro beni e possessioni. (
    loc. cit.)
    Finalmente il castel di Montignoso colle sue pertinenze fu assegnato al territorio di Montajone del distretto fiorentino, allorché nel 1297 vennero posti
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    i confini in coteste parti fra la Selva di Camporena, Montignoso, Gambassi e il contado di Sanminiato. – Vedere MONTAJONE.
    All’Articolo
    Monte Fani in Val d’Evola si disse, che la pieve di S. Giovanni Battista a Monte Fani nel secolo XIII abbracciava sotto la sua giurisdizione anche la parrocchia di S. Frediano a Montignoso, dove nel secolo appresso, stante la distruzione della pieve testé accennata, fu traslocato il fonte battesimale, ed eretta in chiesa plebana questa di Montignoso col doppio titolo di S. Giovanni e S. Frediano. – All’epoca del sinodo volterrano del 1356 il piviere di Montignoso abbracciava le 5 chiese seguenti: 1. La chiesa di Quinto (soppressa); 2. S. Andrea della Pietra, (o della Pietrina) unita alla seguente; 3. SS. Filippo e Jacopo a Camporena e Jano (cura esistente); 4 S. Mariano a S. Meriano, (ora semplice oratorio); 5. La cappella di Castro (perduta).
    La parrocchia de’SS. Giovanni e Frediano a Montignoso nel 1833 contava 344 abitanti.
Localizzazione
ID: 2845
N. scheda: 34880
Volume: 3
Pagina: 580 - 581
Riferimenti: 33220
Toponimo IGM: Montignoso
Comune: GAMBASSI TERME
Provincia: FI
Quadrante IGM: 112-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1653718, 4817581
WGS 1984: 10.90208, 43.49691
UTM (32N): 653781, 4817755
Denominazione: Montignoso di Gambassi, Monte Tignoso
Popolo: SS. Frediano e Giovanni a Montignoso
Piviere: (S. Giovanni Battista a Montefani) S. Frediano a Montignoso
Comunità: Montajone
Giurisdizione: S. Miniato
Diocesi: Volterra
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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