REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

Montione - Bagni di Montione - Acque minerali

 

(Montione - Il Bagno)

  •   pag. 1 di 4
    MONTIONE presso AREZZO (Mons Jonius) nel Val d’Arno aretino. – Casale che diede il titolo a due chiese parrocchiali (S. Maria e S. Leone) ora riunite a S. Leone in S. Leo sotto il piviere di S. Andrea a Quarata, già di S. Martino a Galognano altrimenti detto a Castro e agli Ortali, nella Comunità Giurisdizione e Compartimento di Arezzo, dalla qual città di Montione è un miglio toscano poco più, poco meno, al suo maestrale-ponente.
    La chiesa di S. Leone a Montione è situata sulla strada Regia aretina, sebbene la contrada di Montione prenda il nome da una collina di creta tufacea corrosa da un borro omonimo che da S. Leone si dirige verso settentrione nel vicino torrente
    Castro, lungo le di cui ripe scaturiscono le acque acidule minerali di Montione state analizzate e descritte dal chimico aretino dott. Antonio Fabbroni, e poscia nel 1818 allacciate e condotte in un apposito fabbricato sulla ripa destra del Castro.
    È noto Montione sino almeno dal principio del secolo X; avvegnaché i re Ugo e Lottario con privilegio del 933 confermarono ai monaci Benedettini di SS. Folra e Lucilla di Arezzo il padronato della chiesa di S. Maria edificata in
    Monte Jonio con tutti i beni e famiglie coloniche ad essa appartenenti.
    E perché il padronato di cotesta chiesa di Montione suscitò lite contro alcuni nobili che si erano impossessati dei suoi beni, i monaci reclamarono ripetute volte agl’Imperatori Ottone I e III, e Arrigo I, dai quali ottennero tre placiti sotto gli anni 967, 996 e 1014, in cui non solo fu confermata a quella badia la chiesa suddetta, ma ivi si nominano anche i luoghi d’overano posti i beni di sua pertinenza, lungo entrambe le ripe del torrente Castro
  •    pag. 2 di 4
    insieme con le ville di Montione e di Galognano, situate presso la pieve di S. Martino agli Ortali, o a Galognano.
    Finalmente il padronato della chiesa di S. Maria a Montione, previa l’annuenza del Pontefice Innocenzo III, fu ceduto dai monaci Benedettini agli eremiti di Camaldoli. –
    Vedere AREZZO Comunità, GALOGNANO e QUARATA nel Val d’Arno aretino.
    Quantuque nella statistica del 1551 figuri la sola parrocchia di S. Leo a Montione per 278 abitanti con 49 famiglie, pure esistere doveva anche l’altra di S. Maria a Montione, trovandola tuttora nel 1745 parrocchiale separata dall’altra di S. Leo, mentre a questo suddetto anno S. Maria a Montione contava 34 famiglie con 234 abitanti quando la parrocchia di S. Leone in S. Leo aveva 25 case con 192 abitanti.
    Nell’anno 1833 le due parrocchie di Montione riunite in S. Leone a S. Leo noveravano 390 abitanti.

    BAGNI DI MONTIONE presso Arezzo, sul torrente Castro, un miglio a maestro di questa città. – Sono di recente costruzione destinati a raccogliere le acque medicinali
    acidule fredde, le quali sgorgano per trasudamento insieme col gas da varie fenditure fra li strati di un schisto argilloso coperto da marna cerulea, sulla di cui superficie appariscono in tempi asciutti delle efflorescenze saline. – Le memorie storiche relative alle sorgenti acidule di Montione non vanno più oltre del secolo XVI, quando il filantropico istituto di Arezzo, denominato la Fraternità, nel 1584, fece conoscere al Consiglio comunitativo la convenienza di prendere un provvedimento per rendere utile l’acqua acetosa e sulfurea di Montione, cui volgarmente davasi il nome di acqua Cedra o Cetra. I rappresentanti municipali aderirono al progetto; il quale per altro restò senza effetto, stante che il Sovrano rescrisse: Non esser tempo allora
  •    pag. 3 di 4
    di parlare dei Bagni. –Poco dopo quest’acqua minerale fu fatta conoscere dal celebre Andrea Cesalpino, che prese occasione di parlarne sino dal 1596, nel suo trattato de Metallicis, dove è paragonata a un fortissimo aceto, usata dai villici dell’agro aretino in luogo di vino, dopo averla allungata con acqua pura.
    Non sfuggì essa tampoco alle diligenti ricerche del benemerito Giovanni Targioni Tozzetti, il quale viaggiando in coteste parti, ne osserò due sorgenti separate fra loro dal letto del torrente Castro, una alla base della collinetta di Montione, come la descrisse il Cesalpino, l’altra quasi dirimpetto, presso all’alveo del torrente, dove la vidi emergere io stesso nel 1832.
    Altre consimili polle furono scoperte nel 1788 da due deputati dell’Accademia aretina, incaricati di riferire sullo stato dell’acqua minerale di Montione. – Essa fu per la prima volta analizzata nel 1808 dai dottori G. Giulj e A. Fabbroni di Arezzo. – Nuove, più estese e più precise analisi vennero ripetute da quest’ultimo scenziato nel 1827, epoca in cui egli fece di pubblica ragione la
    Storia ed analisi dell’Acqua acidula minerale di Montione con un’appendice di varie altre acidule delle vicinanze di Arezzo.
    Intanto sotto i fortunati auspici dell’ottimo Ferdinando III i due chimici prenomonati, sino dal 1816, avevano ripreso di mira il vecchio progetto non mai eseguito, quello cioè di allacciare le polle, mentre che procuravasi di discostarle dal letto del fiumicello, e quindi di erigervi un conveniente fabbricato. I predetti lavori vennero effettuati prima del 1819, e quindi per sovrana determinazione, nel 1823, affidata la cura del nuovissimo e già accreditato stabilimento ad una deputazione economica, di cui il Gonfaloniere, il Cancelliere comunitativo, il Rettore dell’Ospedale di Arezzo e l’Autore stesso sig. Fabbroni fecero, e continuano attualmente a far parte.

    Caratteri fisici dell’Acqua acidula di Montione.

    Temperatura
    , gr. 13
  •   pag. 4 di 4
    Réaum.
    Colore, leggermente opalino
    Odore, quasi nullo anche alla sorgente
    Sapore, fortemente acidulo e alquanto stittico e ferruginoso
    Gravità specifica, come 1003 a 1000 rapporto all'acqua stillata.

    Sostanze gassose contenute nell'acqua di Montione

    Gas indisciolto o libero in
    poll. cub. 36
    -Acido carbonico
    p.c. 30
    -Ossigene
    p.c. 01
    -Azoto
    p.c. 05
    -Totale
    poll. cub. 36

    Gas disciolto ma non combinato
    - Gas acido carbonico una volta e mezzo il volume dell'acqua

    Sostanze solide trovate in 100,000 grani d'Acqua di Montione

    - Idroclorato di soda, grani 000,009
    - Bicarbonato di soda,
    grani 000,150
    - Carbonato di magnesia,
    grani 000,140
    - Carbonato di calce,
    grani 000,080
    - Carbonato di ferro,
    grani 000,010
    - Somma,
    grani 000,389

    -Gas acido carbonico libero,
    grani 000,296
    -Acqua pura con traccia di materia organica e di silice,
    grani 99,315
    -Totale,
    grani 100,000

    L’uso di questi bagni si è trovato da qualche tempo proficuo in vari casi di malattie cutanee, di piaghe croniche e di dolori artritici. – Pertanto avverte saviamente il prelodato Fabbroni, che se nei tempi trapassati vi fosse stato a Montione il comodo dei bagni, l’esperienza avrebbe potuto tramandare alla posterità dei fatti capaci di stabilire la vantaggiosa influenza di queste acque evidentemente acidule e toniche nella cura delle interne malattie.
    Situati i bagni di Montione in un luogo di aria costantemente salubre, in favorevole posizione, nel centro di una bellissima vallata accessibile da ogni lato, e presso a una cospicua città, sono queste altrettante prerogative non comuni a tutte le terme, e tali da permettere al malato di profittarne senza assoggettarsi ad incomodi e rischi personali né a privazioni penose. –
    Vedere AREZZO e MONTIONE.
Localizzazione
ID: 2848
N. scheda: 34910
Volume: 1; 3
Pagina: 222 - 223; 587
Riferimenti: 4850, 34911
Toponimo IGM: Montione - Il Bagno
Comune: AREZZO
Provincia: AR
Quadrante IGM: 114-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1730431, 4818186
WGS 1984: 11.85022, 43.48265
UTM (32N): 730495, 4818361
Denominazione: Montione - Bagni di Montione - Acque minerali
Popolo: S. Leone e S. Maria a Montione in S. Leo
Piviere: (S. Martino a Galognano, a Castro, negli Ortali) S. Andrea a Quarata
Comunità: Arezzo
Giurisdizione: Arezzo
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note