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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Pieve di Morrano, di Murrano

 

(k Scarlino)

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    PIEVE, PIEVINA, PIEVE VECCHIA, PIEVACCIA (Plebs). – Nomi generici rimasti a molte chiese battesimali di campagna abbandonate, le quali sebbene mancanti del titolo specifico ci richiamano per avventura, non dirò all’epoca dello stabilimento delle diocesi ecclesiastiche, ma sivvero all’età delle prime chiese sottomatrici, il cui distretto giurisdizionale servì più tardi di modello al perimetro civile delle respettive comunità. – Avvagnachè il pievano, come dissi all’Articolo BOSSOLO (S. PIERO in) era nel tempo stesso il rettore delle anime del suo piviere, ed il sindaco di quella stessa popolazione, ossia comunità. Così la casa di Dio serviva anche di sala comunitativa, e le campane della pieve chiamavano il popolo ad un doppio oggetto, cioè a cantare le glorie di Dio e a salvare nelle occorrenze dai pericoli la patria; Ad Dei gloriam et Patriae liberationem, tale si è il motto costante che leggesi scolpito in quelli strumenti sonori.
    Dondechè potrebbe giovare alla storia il rintracciare nei nomi generici di
    Pieve vecchia i luoghi dove il popolo, ossia la plebe di quel tal distretto soleva riunirsi per adempire ai doveri di cristiano e a quelli di cittadino. Quindi le suddivisioni delle chiese succursali, ossiano parrocchie suffraganee di ciascuna pieve nei secoli posteriori al mille servirono di norma a formare altrettanti comunelli, rappresentati da una di quelle piccole popolazioni, la riunione delle quali costituiva la comunità più o meno vasta a tenore dell’estensione di quel dato piviere.

    MORRANO
    (PIEVE DI) nella Maremma grossetana. – Una delle molte pievi distrutte dell’antica diocesi di Roselle, poi di Grosseto, della quale non solo mancano memorie storiche, ma s’ignora perfino la sua precisa ubicazione.
    Per quante ricerche io abbia fatto, non mi è riescito il rintracciare fra le antiche carte altra notizia relativa alla
    pieve di Morrano,
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    se non che essa era dedicata a S. Donato. Varie pergamene de’secoli X, XI e XII appartenute alla badia di Sestinga, state riunite a quelle degli Agostiniani di Siena rammentano il luogo di Morrano come situato nel contado rosellano. Tale è una cessione di terre e vigne poste nei confini di Morrano, fatta per contratto del 16 agosto 994, rogato in Morrano contado di Roselle. Tale un istrumento del 29 aprile 1032 relativo a una compra di beni a favore della badia di Sestinga, fatto avanti la pieve di Morrano. Tali sono due donazioni fatte nella badia predetta sotto di 19 maggio 1045, e 14 giugno 1106 di effetti situati nei luoghi Aperita, a Morrano, Runoclaja, e in luogo detto la vigna presso Morrano. È quel Morrano o Murrano di Maremma dove possedeva beni la chiesa di S. Frediano di Lucca allivellati nel 14 novembre del 949 insieme con altri situati e Casalappi sulla Cornia, e a S. Giorgio a Ravi. – (MEM. LUCCH. T. V. P. III.)
    Un solo documento del 6 settembre 1073 rammenta la chiesa di
    Morrano sotto il titolo di S. Donato. – È una locazione di beni di proprietà della badia di Sestinga situati nei confini di Morrano in luogo detto l’Aperita. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte cit.)
    Forse era la chiesa di S. Donato presso Scarlino ricordata in una bolla concessa nel 1188 dal Pontefice Clemente III a Gualfredo Vescovo grossetano? –
    Vedere SCARLINO.

    PIEVE DI MURRANO o MORRANO nella Maremmana grossetana. – Vedere MORRANO (PIEVE DI) cui si può aggiungere la notizia di un istrumento lucchese
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    del 14 novembre 945, pubblicato di corto nel Vol. V. P. III delle Memorie lucchesi, nel quale si rammenta Morrano della Maremma grossetana insieme con S. Giorgio a Ravi per la ragione che ivi possedeva beni la chiesa di S. Frediano di Lucca.

    MORRANO o MURRANO (PIEVE DI) nella Maremma Grossetana. – Si aggiunga. – La più antica fra le memorie superstiti di questo luogo di Murrano si riscontra in un istrumento archetipo del 14 nov. 949 testé pubblicato nella P. III.Volume V. delle Memorie Lucchesi in cui si tratta di una enfiteusi di beni che possedeva la mensa lucchese a Casalappi in Val di Cornia, e di quelli della chiesa di S. Frediano di Lucca posti nella Maremma Grossetana, in luogo dove già fu la chiesa di S. Giorgio a Ravi nei confini della pieve di Murrano.
Localizzazione
ID: 2883
N. scheda: 35251
Volume: 3; 4; 6S
Pagina: 612 - 613; 237 - 238, 243; 166
Riferimenti: 47470
Toponimo IGM: k Scarlino
Comune: SCARLINO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 127-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1651799, 4751958
WGS 1984: 10.86032, 42.9067
UTM (32N): 651862, 4752132
Denominazione: Pieve di Morrano, di Murrano
Popolo: (S. Donato a Morrano) S. Martino in S. Donato a Scarlino
Piviere: (S. Donato a Morrano) S. Martino in S. Donato a Scarlino
Comunità: Gavorrano
Giurisdizione: Gavorrano
Diocesi: Grosseto
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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