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MONTE MEZZANO nel Val d’Arno casentinese. – Castellare che ebbe il nome da una montuosità compresa nell’Appennino della Falterona, poco lungi dalle sorgenti di Capo d’Arno. – Monte Mezzano diede parimente il titolo alla chiesa parrocchiale di S. Nicolao da lunga mano riunita alla cura di S. Salvatore a Basilica, nella Comunità e circa miglia 3 e 1/2 settentrione di Stia, Giurisdizione di Pratovecchio, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
La chiesa di S. Nicolao a Monte Mezzano, in origine di padronato de’Conti Guidi di Roména, fu donata agli Eremiti di Camaldoli, ai quali venne confermata con bolle pontificie, da Gregorio IX nel 1327, da Innocenzo IV nel 1252, da Alessandro IV nel 1258, infine da un diploma di Carlo IV nel 1355. Gli Eremiti però di Camaldoli nel secolo XV avevano rinunziato la suddetta chiesa di Monte Mezzano alle monache di S. Giovanni Evangelista a Pratovecchio della stessa regola Camaldolense; per cui nel 1426 la badessa di quell’asceterio elesse il nuovo parroco di S. Nicolao a Monte Mezzano. Ma già da un secolo innanzi, per atto del 17 febbrajo 1327 rogato in Stia, il Conte Fazio de’Conti Guidi aveva venduto al Comune di Firenze le sue possessioni di Monte Mezzano – (ANNAL. CAMALD.). – Vedere GAVISERRI.

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