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Monte Orgiali, Montorgiali

 

(Montorgiali)

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    MONTE ORGIALI, o MONTORGIALI (Mons Orazalis) nella Valle inferiore dell’Ombrone sanese. – Castello con pieve (S. Biagio Martire) nella Comunità Giurisdizione e circa miglia 3 e 1/2 a maestro di Scansano, Diocesi di Sovana, Compartimento di Grosseto.
    Risiede sopra un colle, a piè del quale dal lato di libeccio passa la strada provinciale da Grosseto a Manciano, mentre nella faccia di maestro sotto la chiesa di S. Giorgio nasce il fosso
    Inferno tributario del torrente Trasubbie, che corre da levante a ponente due miglia a settentrione di Mont’Orgiali.
    All’Articolo GROSSETO
    Diocesi rammentai una bolla del Pontefice Clemente III spedita nel 12 aprile 1188 a Gualfredo vescovo di Grosseto, nella quale si confermava al medesimo per la sua mensa fra le altre cose, quicquid juris habes in castello et curte et districtu Montis Orzalis. Dondechè noi nacque il dubbio che l’antica diocesi di Roselle si estendesse fino costà.
    Alle quali dubbiezze presterebbe maggior peso, se potesse certificarsi, che l’antica chiesa di S. Giorgio fuori di Monte Orgiali corrispondesse a quella della bolla pontifìcia testè rammentata, piuttosto che ad altra chiesa di S. Giorgio esistita in Grosseto, l’ultima delle quali nei secoli anteriori al mille era di padronato dei vescovi di Lucca – (MEMOR. LUCCH. T. IV e V.).
    Lasciando a parte tutto ciò, ci appiglieremo piuttosto a quel poco che resta di conosciuto relativamente alle vicende di questo castelletto. Avvegnachè Monte Orgiali nel secolo XIII aveva i suoi piccoli dinasti, o valvassori che prendevano pur essi il titolo di
    conti.
    Tale ci si presenta all’anno 1231 un messer Ugolino del fu Bertoldo
    conte di Montorgiali il quale dopo aver firmato sotto di 4 novembre 1231 un compromesso in Grosseto egli nell’anno dopo ai 5 marzo, stando nel chiostro della chiesa di S.
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    Lucia di detta città, rinunziava a Ranieri abate del Monastero di Montamiata per sè e per i suoi fratelli ai diritti che aveva in Castiglioncello e suo distretto, e nel giorno dopo firmava una ricevuta di lire 50 per la vendita del Castello prenominato – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Badia Amiatina).
    Nel 1250 per atto rogato in Grosseto il 29 gennajo, i fratelli Bertoldo e Ildebrandino figli del fu Bertoldo de’conti di Mont’Orgiali per essi e per altri loro fratelli promisero a messer Ventrilio di Guido da Pisa potestà di Siena di osservare tutti quei comandamenti che dal governo sanese venissero loro prescritti sotto pena di mille marche d’argento. – (ARCH. DIPL. SAN.
    Kaleffo dell’Assunta N° 788).
    Nel 1280, per istrumento fatto il dì 20 giugno, in Monte Orgiali, Bertoldo del fu Berloldo conte di Mont’Orgiali costituì Taddeo di lui figlio in suo raappresentante con facoltà di fermare le condizioni di pace con la Repubblica di Siena, a forma de’preliminari dallo stesso Bertoldo e dai suoi figli Follo, e Taddeo fino dal 20 giugno 1379 stati sottoscritti in Majano distretto di Monte Orgiali. – (
    loc. cit. Kaleffo nero N°797 e 798).
    All’
    Articolo COTONE fu avvisato, come da quel castelletto prendesse il casato de’Cotoni una nobil famiglia sanese che fu signora sino dal secolo XIII del Cotone, di Monte Pò e di Mont’Orgiali. Alla qual prosapia apparteneva un Niccolò di Maggio di Pietro, che nel 1359 sottomise se ed i suoi eredi, castelli e giurisdizioni all’accomandigia della Repubblica di Siena. Più concludente fu l’alto del 31 dicembre dell’anno 1378, con il quale i signori Dei e Maggio fratelli e figli di Gucciolino del fu Maggio, tutti de’nobili del Cotone, tanto in nome proprio, come dei loro nipoti Bertoldo, Fortunato, e Gasparre figli del
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    fu Francesco altro loro fratello, alienarono alla Repubblica di Siena per 4000 fiorini d’oro la metà del castello, distretto e giurisdizione del Cotone con tutti i terreni, vigne, boschi, prati, case, affitti, usi ecc., mentre dall’altra parte Lodovico del fu Giovanni di Taddeo di Bertoldo conte di Monte Orgiali col consenso di donna Nese figlia di Domenico di Guiduccio sua moglie, rinunziava ai Riformatori di Siena la metà per indiviso del castello, corte e giurisdizione di Monte Orgiali ricevendone il prezzo di 6300 fiorini d’oro. – (ARCH. DIPL. SAN. Kaleffo nero Num. 226 227 e 228.).
    Poco tempo dopo, per rogito fatto in Pitigliano nel 24 marzo 1379, donna Tommasa del nobil uomo Taddeo del fu Bertoldo da Monte Orgiali, moglie di messer Giovanni Bambo insieme a Niccolò e Ranuccio figli di Magino, nel tempo che ratificavano la vendita della metà del Castello e distretto di Mont’Orgiali di sopra rammentata, rinunziarono per 1500 fiorini d’oro a favore del Comune di Siena ad ogni loro diritto e giurisdizione sopra il Castello medesimo. – (RIFORMAG. DI SIENA
    Balzana n.° 78).
    Nel cassero di Monte Orgiali la Repubblica di Siena al principio del secolo XV teneva un sergente con tre fanti di guarnigione; e nel 1488 fra i Sanesi e il conte Guido Sforza di S. Fiora furono appianate le vertenze ch’erano insorte a causa di confini fra Monte Orgiali e la contea di Scansano.
    Il distretto di Monte Orgiali, i di cui abitanti per atto del 2 settembre 1559, si sottomessero alla corona toscana, fu riunito alla comunità e giurisdizione di Scansano dopo che questa contea dei dinasti di S. Fiora nel 1616 fu acquistata dal Granduca Cosimo II per la vistosa somma di 5000 francesconi. –
    Vedere SCANSANO.
    La pieve di S. Biagio a Mont’Orgiali nel 1595 aveva 696
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    abitanti; nel 1640 era declinata a 443; nel 1745 ne annoverava 386; nel 1833 era ridotta a 273 abitanti mentre nel 1839 essa trovavasi avere 496 abitanti.

Localizzazione
ID: 2962
N. scheda: 34000
Volume: 3
Pagina: 450 - 452
Riferimenti:
Toponimo IGM: Montorgiali
Comune: SCANSANO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 128-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1688166, 4734285
WGS 1984: 11.2996, 42.73958
UTM (32N): 688230, 4734460
Denominazione: Monte Orgiali, Montorgiali
Popolo: S. Biagio Martire a Montorgiali
Piviere: S. Biagio Martire a Montorgiali
Comunità: Scansano
Giurisdizione: Scansano
Diocesi: Sovana
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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