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Monte Pescali - Acquisti

 

(Montepescali)

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    ACQUISTI nella Maremma grossetana. – Questo nome creato nel secolo ultimo decorso per indicare una porzione di terreno palustre acquistato o reso all'agricoltura, e finora applicato unicamente a una porzione di terreno acquitrinoso situato sul lembo settentrionale del padule di Castiglione della Pescaja, sarà fra poco comune a molti luoghi della Maremma, mercè la provvidenza magnanima dell'augusto Principe, che destina una sorte migliore a quelle popolazioni.
    Tali sono i
    nuovi acquisti che si preparono là dove latamente e ad arbitrio spagliavano acque putrescenti, per liberare i novi campi dall'evento di restare sottoposti alle perniciose alternative del prosciugamento e dell'alluvione, siccome furono sino adesso gli Acquisti incerti, che ora emergono, ora si sommergono fra Monte Pescali e il padule di Castiglione. – Vedere MONTE PESCALI.

    MONTE PESCALI nella Valle della Bruna. – Castello con chiesa plebana (S. Niccolò) nella Comunità Giurisdizione e circa 12 miglia a ostro-libeccio di Roccastrada, Diocesi e Compartimento di Grosseto.
    Risiede sopra uno de’poggi che circondano dal lato di maestro la vasta pianura grossetana, ad un’elevatezza di circa 380 braccia sopra il livello del mare Mediterraneo sulla strada che da Grosseto guida a Roccastrada, dalla quale si stacca a Monte Pescali la via che mena a Massa.
    Alle falde occidentali di questo monte scorre da maestro a libeccio il torrente
    Fossa poco innanzi di confluire nella Bruna, mentre l’estrema base meridionale confina con la pianura, chiamata degli Acquisti, per essere questa la prima conquista fatta sopra il padule di Castiglione della Pescaja che va progressivamente bonificandosi.
    Anche Monte Pescali fu tra i castelli feudali dei conti Aldobrandeschi, toccati in sorte al ramo di S. Fiora in vigore della divisione fatta fra le due branche di S Fiora e Sovana mediante istrumento degli 11 dicembre 1272. Ma non corsero molti anni dacchè il
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    Comune di Siena, essendo tornato in guerra con gli Aldobrandeschi di S. Fiora, inviò nel 1300 l’oste a Monte Pescali, che dovè rendersi con altri luoghi della contea Aldobrandesca, e che poi la Repubblica sanese ritenne legalmente per giudizio emesso dal pontefice Bonifazio VIII. In vigore di ciò gli uomini di Monte Pescali prestarono giuramento di fedeltà a Siena, siccome consta da una deliberazione del 20 maggio 1300, e dall’istrumento di sottomissione a quel comune sotto di 6 agosto 1301. Quindi nel 1304 il sindaco di Monte Pescali in nome dei suoi commissionati tornò a giurare ubbidienza ai Signori Nove di Siena, quando già risedeva in Monte Pescali un giusdiciente sanese. – (ARCH. DIPL. SAN. Kaleffo dell’Assunta e Kaleffo vecchio).
    Li 25 febbrajo dell’anno 1360 nel castello di Monte Pescali fu stipulato un compromesso fra Paolo di Francesco di Teghiaccio da Siena e Giovanni di Ghino abitante in Monte Pescali, rimettendo l’arbitrio al prete Raimondo del fu ser Meo di Manetto da Siena pievano della pieve di Monte Pescali per finire una lite vertente fra dette parti in conto di moggia 7 e 1/2 di grano. – (ARCH. DIPL. FIOR.
    Carte del Monastero di S. Eugenio presso Siena).
    In seguito dell’acquisto di Siena Monte Pescali si sottopose alla corona di Toscana. Di poi lo stesso castello unitamente a quello di Monticiano fu eretto in feudo con diploma dei 25 luglio 1629 dal Granduca Ferdinando II con tiolo di marchesato a favore del suo maestro di camera il conte Orso di Ranieri de’conti d’Elci patrizio sanese, e dei suoi figli e discendenti maschi per ordine di primogenitura. Sennonchè due anni dopo l’istesso Granduca per rescritto del 13 ottobre 1631 diede facoltà al prenominato conte Orso d’Elci di poter vendere Monte Pescali a Girolamo Tolomei pur esso patrizio di Siena
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    con traslazione di dominio a favore dei figli e discendenti maschi, e con ordine di primogenitura.
    Dopo non pochi passaggi irregolari di questo feudo nell’agnazione della stessa famiglia, il marchesato di Monte Pescali per istrumento del 31 marzo 1696 dal Marchese Lelio Tolomei fu venduto al marchese Pier Antonio Guadagni di Firenze, riservato il titolo marchionale alla discendenza Tolomei. La stessa concessione feudale di Monte Pescali fu rinnovata nel 1710 a favore del marchese Enea Silvio Guadagni fino a che per rescritto concesso nel 1722 dal Granduca Cosimo III dello stesso feudo fu investito il Conte Tommaso Federighi di Firenze che poi lo rinunziò alla corona granducale.
    In ultimo il titolo del marchesato di Monte Pescali fu accordato con diploma del 26 febbrajo 1819 dalla gloriosa memoria del Granduca Ferdinando III al Marchese Tommaso Corsi, che fu gran ciambellano della corte granducale dopo il ritorno di quel desiderato sovrano fra i suoi amati e naturali sudditi.
    La parrocchia di S. Niccolò a Monte Pascali nel 1595 contava 559 abitanti, nel 1640 ne aveva 397; nel 1745 era ridotta a 112, nel 1833 noverava 367 abitanti e nel 1839 conteneva 394 abitanti.

    MONTE PESCALI nella Maremma Grossetana. – Si aggiunga. – Dal deposto fatto nel 12 maggio 1558 dai sindaci di cotesto Comune ai deputali della Repubblica sanese in Montalcino apparisce, che allora Monte Pescali era residenza di un potestà (
    vicario)e Roccastrada di un giusdicente civile minore (potestà) al primo subalterno e che Monte Pescali levava annualmente da Grosseto moggia 5, equivalenti a staja 120 di sale.
Localizzazione
ID: 2968
N. scheda: 34070
Volume: 1; 3; 6S
Pagina: 50; 456 - 457; 157
Riferimenti:
Toponimo IGM: Montepescali
Comune: GROSSETO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 128-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1670444, 4749920
WGS 1984: 11.08796, 42.88442
UTM (32N): 670507, 4750094
Denominazione: Monte Pescali - Acquisti
Popolo: S. Niccolò a Monte Pescali
Piviere: S. Niccolò a Monte Pescali
Comunità: Roccastrada
Giurisdizione: Roccastrada
Diocesi: Grosseto
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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