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S. Maria a Narnali, Pieve a Narnali - Pieve a Petricci

 

(Narnali)

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    NARNALI (S. MARIA A) nella Valle dell’Ombrone pistojese. – Contrada con chiesa plebana (S. Maria) nella Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane due a maestrale-ponente di Prato, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Trovasi sulla ripa sinistra del torrente
    Bardino fra Prato e Montemurlo lungo la strada provinciale Montalese.
    La chiesa di Narnali è di mediocre grandezza di antica struttura costruita di pietra concia. – Una pergamena del vescovado di Pistoja, dei 27 giugno 1341, mi dà ragione di credere che la chiesa di S. Maria a Narnali debba corrispondere a quella della soppressa pieve di S. Paolo a
    Petriccio, poiché nella citata scrittura si dice, che Baronto vescovo di Pistoja costituiva in suo procuratore il prete Matteo del fu Bizzo, rettore della chiesa della Trinità di Prato, ad oggetto di prendere possesso in nome del vescovato di Pistoja della chiesa plebana di S. Paolo a Petriccio e di tutti i suoi beni, per essere stata deliberata la sua unione alla mensa vescovile appena che fosse venuto a morte il pievano ultimo, stato eletto sino dal 1298 dal capitolo della cattedrale di Pistoja; e ciò nel modo ordinato dal defunto Giovanni Gaetano Orsini cardinale del titolo di S. Teodoro, già Legato apostolico in Toscana a tenore di una bolla ivi riportata.
    Che però, soggiungeva la scrittura del 1341, essendo passato all’altra vita il pievano Benvenuto, il procuratore del Vescovo Baronto con quell’atto prendeva formale possesso della pieve di
    Petriccio, commettendo l’amministrazione spirituale di quel popolo al rettore della chiesa di Narnali, e dando ordine a questo stesso parroco di abitare nella canonica della pieve soppressa, come pure di celebrare e amministrare i sacramenti nella chiesa medesima a beneplacito del Vescovo di Pistoja. – (ARCH. DIPL. FIOR. loc. cit.)
    La parrocchia di S. Maria a
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    Narnali nel 1833 contava 673 abitanti.

    PETRICCI (PIEVE A) ora A NARNALI nella Valle Dell’Ombrone pistojese. – All’articolo NARNALI (S. MARIA A) accennai una pergamena del 27 giugno 1341 quando il vescovo di Pistoja deliberò la riunione della pieve di S. Pietro a Petricci alla chiesa parrocchiale di Narnali, la quale ultima chiesa (dissi per equivoco situata lungo la strada provinciale Montalese invece che é sulla strada R. postale lucchese.
    Della pieve pertanto di Petricci trovo fatta menzione fino dal 1142 in una carta del'8 ottobre appartenuta agli ospedali di Prato.
    È una donazione di tre pezzi di terra fatta a favore della pieve stessa di S. Paolo da una vedova previo il consenso di un suo figlio e mondualdo.Della stessa provenienza sono i due istrumenti seguenti, il primo de'quali del maggio 1193 rogato in Prato davanti il palazzo dell'Imperatore Federico I, riguarda un fitto perpetuo fatto col pievano della detta pieve di S. Paolo per la metà di un Casamento posto in Prato a
    Porta Fuja per l'annua pensione di due soldi da pagarsi nella settimana di tutti i Santi ed alcuni altri patti ivi espressi. Con il secondo istrumento fatto in Prato li 7 agosto del 1268 Giuntino del fu Bandino promette di pagare annualmente al prete Ridolfo pievano della pieve di S. Paolo a Petricci in nome della suddetta pieve otto staja di grano per fitto di un castagneto ivi descritto ne'suoi confini.
    Che il casale di
    Petricci fosse nella contrada di Tobbiana, cioè nel piano di Prato situato alquanto a ostro de'Narnali, ce lo indica un istrumento della provenienza stessa in data dell'11 aprile 1329, col quale un popolano di Tobbiana, dimorante allora nello spedale della misericordia a Prato, dona a questo luogo pio un pezzo
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    di terra posto ne'confini di Tobbiana nella contrada di Petricci. Inoltre che a cotesta pieve appartenesse il distretto di Vergajo lo dichiara una carta della Prepositura di Prato del 4 luglio 1176, con la quale due coniugi vendono a Pietro diacono Proposto di Prato per la sua chiesa un pezzo di terra posto a Vergajo nel territorio della pieve di S. Paolo a Petricci per il prezzo di lire 4 e soldi dieci moneta di Lucca.
    Avvertasi però, che a quella età la chiesa parrocchiale di Narnali era compresa nel pievanato di S. Ippolito a Piazzanese; di che fa fede un istrumento del febbrajo 1153, rogato nel claustro della pieve di S. Paolo a Petricci vertente sopra una donazione stata fatta alla cattedrale di Pistoja di un pezzo di terra posto in luogo detto a
    Narnali del territorio della pieve di S. Ippolito; il qual pezzo di terra nel tempo stesso dal prete Giovanni pievano della chiesa di S. Paolo con licenza di Atto vescovo di Pistoja fu concesso a livello allo stesso donatario per l'annuo censo di due denari di moneta lucchese. – (Arch. Dipl. Fior. Carte dell’opera di S. Jacopo di Pistoja.)

    NARNALI nella Valle dell’Ombrone pistojese. – Si corregga, lungo la strada regia postale Lucchese e non
    Montalese.
Localizzazione
ID: 2974
N. scheda: 35680
Volume: 3; 4; 6S
Pagina: 637; 142 - 143; 168
Riferimenti: 35681
Toponimo IGM: Narnali
Comune: PRATO
Provincia: PO
Quadrante IGM: 106-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1666375, 4862187
WGS 1984: 11.07232, 43.89557
UTM (32N): 666439, 4862361
Denominazione: S. Maria a Narnali, Pieve a Narnali - Pieve a Petricci
Popolo: S. Maria a Narnali (con annesso S. Pietro a Petricci)
Piviere: (S. Ippolito in Piazzanese) S. Maria a Narnali
Comunità: Prato
Giurisdizione: Prato
Diocesi: Pistoja
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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