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Vellano - Pieve Avellana, di Avellano - Via, Strada Traversa di Mammiano

 

(Vellano)

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    AVELLANA o AVELLANO (PIEVE). Una delle antiche chiese sotto-matrici della Cattedrale di Lucca, dedicata in origine ai SS. Giovanni Batista e Martino, attualmente sotto il titolo de’SS. Martino e Sisto a Vellano, presso alle sorgenti del torrente Pesciole in Val di Nievola, Comunità di Vellano, Giurisdizione e 5 miglia toscane a settentrione di Pescia, della cui Diocesi attualmente fa parte, Compartimento di Firenze.
    Risiede in monte poco discosta dal castello di Vellano. – Varie membrane dell’archivio arcivescovile di Lucca fanno menzione di questa Pieve. Una delle quali dell’anno (
    ERRATA: 979) 910 tratta di una permuta fatta dal da Pietro vescovo di Lucca con Fraolmo signore di Porcari di beni spettanti alla chiesa di S. Silvestro a Pontito situati in luogo denominato Obacula presso la chiesa di S. Giovanni e S. Martino, quae est Plebs baptismalis ubi vocitatur AVELLANA.(MEMOR. LUCCH. T. V) – Vedere VELLANO.

    VELLANO, già
    AVELLANO nella Val di Nievole. – Terra già Castello con chiesa plebana (SS. Sisto e Martino in Avellana, o a Vellano). È capoluogo di una Comunità nella Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a settentrione di Pescia, Diocesi medesima, una volta di Lucca, Compartimento di Firenze.
    Risiede in poggio sotto la confluenza di due
    rami della Pescia maggiore, ossia Pescia di Pascià, fra il grado 28° 23' longitudine ed il grado 43° 37' 3" latitudine, quasi due miglia toscane a scirocco del Cistel Vecchio di Vellano, dove esiste la vetusta chiesa plebana di S. Tommaso a Costel Vecchio, o in Valle Ariana. La storia più antica di Vedano può dirsi quella della sua pieve di S. Martino di Avellana, o
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    a Vellano, le di cui memorie risalgono al secolo X almeno, siccome lo dimostrano alcune carte pubblicale di corto nelle Memorie Lucchesi, già citate agli articoli di MASSA E COZZILE, e OBACA.
    Al primo di essi Articolo furono riportate le parole di un istrumento del 28 aprile 979, dal quale appariva, che la pieve di S. Martino a Vellano fu data a reggere insieme all'altra di S. Maria di Massa a quello stesso prete e rettore che nel 7 giugno dell' anno medesimo allivellò la metà dei beni delle due pievi con i tributi e decime dovute dagli abitanti delle ville comprese in quei due pivieri; fra le quali villate sono nominale Vellano, Obaca, ossia Obacula. Infatti anche nel catalogo delle chiese delle diocesi di Lucca compilato nel 1260 la pieve di Avellana, o di Vellano continuava a mancare di cure filiali.
    Inseguito fu eretta in battesimale la chiesa di Sorana, che fu una delle succursali della pieve di S. Tommaso in
    Valle Ariana, ossia di Costel Vecchio.
    In Vellano come in Uzzano esistette fino al secolo XVIII inoltrato un Monastero di suore.
    In quanto spetta alla storia politica di
    Vellano ce ne da un qualche indizio un diploma concesso nel dì 9 agosto 1333 dal re Giovanni di Boemia ad una nobile famiglia Pescialina, quando accordò a molti individui della consorteria Garzoni, ivi nominati e rappresentati da Garzone del fu Bartolommeo di Pescia, per causa delle spese da essi sostenute e delle imprese fatte onde conservare al governo di Lucca la provincia della Val di Nievole, concedè loro, io diceva, come pure ai figli ed eredi di casa Garzoni a titolo di feudo il castello di Vellano in Val
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    di Nievole con i diritti, persone e territorio annesso.
    Il qual feudo di Vellano nel 1355 fu confermato dall’ Imperatore Carlo IV con altro diploma dato in Pisaì 25 gennajo a favore del nobile Giovanni figlio del fu
    Garzone di Pescia; mentre pochi mesi dopo l'Imperatore stesso passando da Pietrasanta, nel 3 giugno del 1355, tornava ad accordare in feudo alla consorteria Garzoni di Pescia la villa di Castel Vecchio nella vicaria di Valle Ariana, contado di Lucca, nella qual villa dice che non vi era più che una ventina di uomini, o capi di famiglia: in qua circa viginti homine esse dicuntur.
    Ma che cotesti debbono coniarsi fra i tanti diplomi che si rilasciavano per impinguare la cassa della Camera aulica senza gran frutto di quelli che li dovevano pagare, lo appalesa la Storia del luogo stata indicata all’Articolo SORANA di Vedano, in un tempo cioè, in cui il Castllo di Vedano dalle roani de’ Lucchesi cadeva ora in potere de' Pisani, ed ora de' Fiorentini, ai quali poscia rimase alla pace di Pescia del 1364; in Vigore della quale gli uomini di Vellano, di Castel Vecchio e degli altri paesi componenti attualmente cotesta Comunità, ad onta dei diplomi imperiali, dovettero prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica Fiorentina. – Vedere SORANA.
    D'allora in seguito la storia di
    Vellano si accomuna a quella delle altre contrade della Toscana Granducale sottoposte al Vicario di Pescia, alias della Val di Nievole.

    MOVIMENTO della Popolazione della TERRA DI VELLANO a cinque epoche diverse, divisa per famiglie.

    ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici secolari -; numero delle famiglie 150; totale della popolazione 795.
    ANNO 1745: Impuberi maschi 115; femmine 109;
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    adulti maschi 142, femmine 169; coniugati dei due sessi 280; ecclesiastici secolari 26; numero delle famiglie 181; totale della popolazione 841.
    ANNO 1833: Impuberi maschi 176; femmine 166; adulti maschi 108, femmine 128; coniugati dei due sessi 352; ecclesiastici secolari 12; numero delle famiglie 942; totale della popolazione 942.
    ANNO 1840: Impuberi maschi 156; femmine 169; adulti maschi 139, femmine 137; coniugati dei due sessi 362; ecclesiastici secolari 10; numero delle famiglie 973; totale della popolazione 973.
    ANNO 1843: Impuberi maschi 132; femmine 124; adulti maschi 170, femmine 172; coniugati dei due sessi 370; ecclesiastici secolari 11; numero delle famiglie 979; totale della popolazione 979.

    Comunità di Vellano. – Cotesta Comunità abbraccia una superficie territoriale di 7284 quadrati 746 dei quali sono presi da corsi d' acqua e da pubbliche strade.
    Nel 1833 vi abitavano 2522 individui, a ragione di 310 persone per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
    Confina per montuosi e brevi tragitti con cinque Comunità del Granducato, e per una più lunga linea dirimpetto a ponente e maestrale con lo Stato lucchese.
    Dal giogo del
    Formicolaio sul monte Bardoni, dove cessa la Toscana Granducale e la Comunità di Piteglio entra il territorio comunitativo di Villa Basilica dello Stato di Lucci, col quale questo di Vellano fronteggia dirimpetto a settentrione da primo mediante il Rio maggiore, una delle sorgenti più alle che scende nella Pescia maggiore, a grecale di Vellano finché rimonta il Rio di Ponte, altra sorgente che viene a maestro di Vellano dall’Appennino di Castel Vecchio, ed entra pur esso nella Pescia maggiore davanti al Castello di Sbrana.
    Quindi mediante il corso della stessa
    Pescia continua a fronteggiare dirimpetto a ponente fino al ponte sulla strada provinciale rotabile che sale a Velano. A quel ponte
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    il territorio di, Vellano lascia a levante la Pescia per innalzarsi a ponente sulla costa de' poggi che separano la Valle della Pescia maggiore da quella di Collodi. Giunto al torrente Torgola, lo attraversa per avviarsi a libeccio sempre mediante termini artificiali fino al Poggio di Rometa Alta. Ivi cessa il territorio comunitativo di Villa Basilica del Ducato di Lucca, e sottentra quello della Comunità di Pescia del Granducato. Con questo l' altro di Vellano fronteggia da primo dirimpetto a ostro, mediante la detta fiumana, poscia di fronte a levante rimontando l' alveo della Pescia maggiore a partire dal ponte di Pietra Buona fino alla confluenza del rio dell' Asino, e di là da questo rio torna a fronteggiare dirimpetto a ostro lungo la stessa fiumana con la Comunità medesima, che lascia sul poggio d’ Agnanello, dove trova la Comunità del Borgo a Buggiano. Con quest'ultima la nostra per termini artificiali sale sul fianco occidentale del poggio d'AGNANELLO, sino a che entra nel no di Serra a Cani, contro il corso del quale sale nella direzione di levante a scirocco lino oltrepassata la confluenza del rio delle Treserre. Costà si tocca sul giogo del monte con il territorio di Massa e Cozzile, da primo dirimpetto a ostro, poi di fronte a levante mediante una via pedonale, che poi lascia per entrare nella forra detta di Vallano. In cotesta forra incontra il territorio della Comunità di Marliana, con il quale scende il monte nella direzione di settentrione e poi di maestro per entrare nella Pesciola di Vellano che rimonta di fronte a scirocco fino allo sbocco in essa della forra di Confine. Costà
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    cessa il territorio comunitativo di Marliana e sottentra in quelle alture dirimpetto a grecale l'altro di Piteglio, col quale il nostro si accompagna fino sul monte Bordoni dove ritrova sul giogo del Forrnicolajo il territorio lucchese di Villa Basilica.
    II più copioso corso d'acque che passa per questa Comunità è quello della
    Pescia di Pescia, o Pescia maggiore. Fra le strade rotabili contasi quella provinciale Pesciatina che sale sull'alpestre fianco dei monti sopra Vellano, onde raggiungere dopo un giro montuoso, praticato in luoghi frigidi di anco ventosi, la strada regia Modanese, nella quale la Pesciatina sbocca sulla ripa sinistra della Lima presso le ferriere di Mammiano.
    Rispetto alla struttura fisica del terreno che riveste cotesta regione alpestre, vi si scuopre comunemente la pietra arenaria, macigno, contenente avanzi di sostanze organiche e inorganiche, il quale macigno è disposto in potenti strati diversamente inclinati ed alternanti con sottili straterelli di bisciajo, o schisto marnoso, mentre costà più raramente si ritrova allo scoperto la calcarea stratiforme compatta, la quale servir suole di base alle due rocce prenominate. In quanto ai prodotti agrarj, la vite e l'ulivo (due qualità di piante che costituiscono la ricchezza maggiore delle Comunità di Pescia, di Uzzano ecc.) spariscono per l'affatto al disopra della Terra di Vellano, dove non s'incontrano che selve di castagni e foreste di cerri, di querci, oppure di lecci, tramezzate da praterie naturali.
    Qual fosse la coltura di cotesta montuosa contrada nei secoli anteriori al mille, si può arguire dai documenti pubblicati nelle Memorie Lucchesi, fra i quali citerò per tutti un istrumento del 1 luglio 910, in cui si tratta di una permuta di beni situati in
    Obacula presso Vellano, dove sono indicate cento moggia di terreno coperte di piante i castagni. Lo
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    che serve a confermare, che nell'albero benefico delle nostre montagne no dai secoli longobardici erasi propagato ella Toscana. – Vedere OBACA FLORA, E BACULA DI VELLANO.
    La Comunità di Vellano mantiene un Chirurgo e 4 maestri di scuola residenti in Vellano, Castelvecchio, Pietrabuona e Sorana.
    La Cancelleria comunitativa, il Giusdicente, l'ingegnere di Circondario e l’uffizio di esazione del Registro sono in Pescia, conservazione delle Ipoteche in Pisa, ed tribunale di Prima istanza in Pistoja.

    QUADRO della Popolazione della COMUNITA’ di VELLANO a cinque epoche diverse.

    - nome del luogo: Castel Vecchio, titolo della chiesa: SS. Tommaso e Ansano (Pieve antica), diocesi cui appartiene: Pescia (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 402, abitanti anno 1745 n° 509, abitanti anno 1833 n° 386, abitanti anno 1840 n° 412, abitanti anno 1843 n° 415
    - nome del luogo: Pietrabuona, titolo della chiesa: SS. Matteo e Cristofano (Pieve nuova), diocesi cui appartiene: Pescia (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 315, abitanti anno 1745 n° 310, abitanti anno 1833 n° 782, abitanti anno 1840 n° 886, abitanti anno 1843 n° 922
    - nome del luogo: Sorana, titolo della chiesa: SS. Pietro e Paolo (Pieve nuova), diocesi cui appartiene: Pescia (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 344, abitanti anno 1745 n° 389, abitanti anno 1833 n° 406, abitanti anno 1840 n° 459, abitanti anno 1843 n° 498
    - nome del luogo: VELLANO, titolo della chiesa: SS. Sisto e Martino (Pieve antica), diocesi cui appartiene: Pescia (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 795, abitanti anno 1745 n° 841, abitanti anno 1833 n° 942, abitanti anno 1840 n° 973, abitanti anno 1843 n° 979

    - Totale abitanti anno 1551: n° 1856
    - Totale abitanti anno 1745: n° 2049
    - Totale abitanti anno 1833: n° 2516
    - Totale abitanti anno 1840: n° 2730
    - Totale abitanti anno 1843: n° 2814

    Annessi provenienti nelle ultime tre epoche
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    dalla parrocchia di Malocchio posta fuori di questa Comunità

    - anno 1833: abitanti n° 6
    - anno 1840: abitanti n° 6
    - anno 1843: abitanti n° 6

    - Totale abitanti anno 1833: n° 2522
    - Totale abitanti anno 1840: n° 2736
    - Totale abitanti anno 1843: n° 2820

    VELLANO nella Val di Nievole. – In fine si aggiunga. – Nel 1833 la Comunità di Vellano aveva 2522 Abitanti e nel 1845 ne noverava 2843, come appresso:

    Castelvecchio (di Vellano),
    Abitanti 418
    Pietrabuona
    , Abitanti 884
    Sorana,
    Abitanti ° 525
    VELLANO
    , Abitanti 1010

    Annessi

    Malocchio; da Borgo Baggiano, Abitanti 6
    TOTALE
    Abitanti 2843

    VIA, o STRADA TRAVERSA DI MAMMIANO. – E’ una nuova strada rotabile aperta al commercio della Val di Nievole con la Lombardia, la quale staccasi dal porto dell’Altopascio per dirigersi a Pescia, di dove incomincia la nuova
    Via Traversa passando per il montuoso paese di Vellano, e di là per un cammino freddo nell’inverno toccare i monti di Marliana e quelli di Piteglio innanzi di arrivare sul bel ponte nuovo che attraversa il torrente Limestre e quindi avvicinarsi ai forni di ferro sotto Mammiano, di là dai quali dopo 29 miglia di traversa si unisce alla strada regia Modanese.
Localizzazione
ID: 298
N. scheda: 3890
Volume: 1; 5; 6S
Pagina: 174; 685 - 688, 735; 266 - 267
Riferimenti:
Toponimo IGM: Vellano
Comune: PESCIA
Provincia: PT
Quadrante IGM: 105-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1637910, 4868187
WGS 1984: 10.71963, 43.95545
UTM (32N): 637973, 4868362
Denominazione: Vellano - Pieve Avellana, di Avellano - Via, Strada Traversa di Mammiano
Popolo: SS. Martino e Sisto a Vellano
Piviere: SS. Martino e Sisto a Vellano
Comunità: Vellano
Giurisdizione: Pescia
Diocesi: (Lucca) Pescia
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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