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Avenza, Lavenza - Spiaggia di Avenza - Scalo di Avenza

 

(Avenza)

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    SCALO DELL'ARANCIO sotto i monti Livornesi. – Varj sono gli Scali di mare che presenta il littorale toscano a differenza dei golfi, cale e porti, mentre i Scali non sono capaci di ricevere bastimenti di grossa portata.
    Tali sono per esempio, oltre il nominato, lo Scalo di S. Jacopo alla marina di Livorno, lo Scalo di Follonica, quello del Botro Venella alla marina di Massa marittima, lo Scalo di Avenza, e l'altro di S. Giuseppe alla marina di Carrara e Massa, lo Scalo di Fortiglione alla marina di Scarlino, quello di S. Rocco alla spiaggia di Grosseto, ecc.

    AVENZA, LAVENZA (
    Aventia). Grosso Borgo e Castello lungo il fiume omonimo e l’antica via Emilia di Scauro, presso il littorale di Luni in Val di Magra, Comunità, Giurisdizione e 3 miglia toscane circa a libeccio di Carrara, Diocesi e Ducato di Massa di Carrara, già di Sarzana, dalla quale ultima città è miglia toscane 6 e 1/2 a scirocco.
    Risiede in una fertile pianura sulla sinistra ripa della fiumana di Avenza, denominata volgarmente
    Carrione, forse dai carri che lungo la sua sponda destra scendono dalle cave dei marmi di Carrara, dove egli nasce, e quindi mette foce in mare un miglio sotto il Borgo di Avenza, presso all’imbarco de’marmi.
    Questo borgo essere doveva ben piccolo, allorchè nell’anno 1180, fu ceduto dal vescovo di Luni agli uomini della Comunità di Carrara, che vi fabbricarono un villaggio per comodo dei carrettieri e marinari destinati al traino a carico dei marmi di quelle celebri lapidicine.
    La memoria più remota di questo paese si riscontra nella raccolta dei documenti spettanti all’antica Chiesa vescovile di Luni, appellata il Codice Pallavicino della Cattedrale di Sarzana. È un istrumento di locazione rogato il 9 di giugno del 1135, mercè cui il castaldo della corte di Carrara per conto di Guglielmo
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    vescovo Lunese allivellò mezza giova (jugero) di terreno posto presso il castello di Moneta, presente fra gli altri testimoni un certo Ochetto de Aventia.
    Circa il 1322 Castruccio Antelminelli signore di Lucca avendo esteso il suo dominio nelle parti di Lunigiana, costruì in Avenza una rocca circondata di fossi; fortilizio che esiste tuttora quasi intatto. Consiste in due torrioni riuniti da cortine, con un ballatojo che gli gira intorno (TEGRIMI,
    Vita di Castruccio). Del palazzo di cui parla il biografo di quell’insigne capitano non avvi altro indizio, seppure non vuolsi riferire all’abitazione del castellano contigua alla rocca.
    Nei contorni di Avenza accampò nel 1344 l’esercito di Luchino Visconti Signore di Milano, quando trovò impedito il passaggio il Petrarca, mentre quel tiranno osteggiava con i pisani fortificati a Motrone. Dopo quest’epoca Avenza, al pari di Carrara da cui dipendeva, ubbidì ai duchi di Milano, uno dei quali, Bernabò, l’assegnò in appannaggio con Sarzana, Carrara ad altri luoghi alla duchessa Regina nata Scaligeri sua consorte (1383). – Nella minore età dei figli di Giovanni Galeazzo Visconti, il borgo di Avenza con varie terre e villaggi di Lunigiana, compresavi Sarzana, fu consegnato in usufrutto al capitano Giovanni Colonna, restando il diretto dominio a Gabriele Maria Visconti, sino a che, nel 1408, venne esso ceduto insieme con Carrara e il castello di Moneta a Paolo Guinigi signore di Lucca mediante lo sborso di 15000 fiorini per l’usufruttuario. Poco dopo la cacciata di Guinigi, nel 1430, i Lucchesi per un egual somma oppignorarono ai Genovesi i paesi e castelli di Pietrasanta, Motrone, Carrara, ed Avenza, a riserva dell’amministrazione civile e governativa sopra gli abitanti. Non stette molto in Avenza il presidio genovese, espulso di là dai fiorentini, cacciati a vicenda di costà nel 1437 dall’oste milanese guidato da Niccolò Piccinino, e
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    quindi restituito ai Lucchesi alla pace del 1441, senza che i Genovesi volessero per tal fatto rinunziare alle loro pretensioni. Di queste si prevalse il Doge Giano Fregoso, allorchè con Lodo del 15 giugno 1448, dichiarò il suo cugino Spinetta signore di Avenza e di tutta la valle di Carrara; dominio che pervenuto per eredità al poeta Antonietto Fregoso, fu dal suo tutore, nel febbrajo del 1463, ceduto a Giacomo di Alberico Malaspina marchese di Fosdinovo e di Massa, che diede in permuta il contado di S. Nazzario presso Pavia (ARCH. DUC. DI MASSA). All’estinzione della linea de’Marchesi Malaspina di Massa in Ricciarda figlia ed erede del marchese Antonio Alberico II, l’eredità si trasfuse nei figli di lei e di Lorenzo Cybo suo marito. Sotto la qual dinastia Avenza, al pari di Massa e Carrara, si mantenne sino al matrimonio dell’ultimo rampollo, cioè di Maria Teresa Cybo con Ercole III Duca di Modena; al cui pronipote Francesco IV Avenza come parte del ducato di Carrara oggi ubbidisce.
    Il Borgo di Avenza da mezzo secolo a questa parte è raddoppiato di abitanti e di case, fabbricate la maggior parte lungo la strada Regia postale di Genova; e ciò in grazia del profitto che, oltre le aumentate coltivazioni, gli Avenzini ritraggono dal trasporto dei marmi alla vicina spiaggia, dal cabotaggio dei medesimi, come ancora dalla maggior frequenza de’trasporti di terra, e dei passeggieri aumentato vistosamente dopo l’apertura della nuova strada Regia della Riviera di Genova. – Esiste in Avenza una dogana e una guarnigione, che ha pure la custodia dei fortini di quel littorale. Vi è la posta de’cavalli e una chiesa arcipretura (S. Pietro), filiale della insigne Collegiata di Carrara.
    Avenza nel secolo XIV diede i natali ad un famoso grecista e filologo, noto ai letterati per varie opere sotto il nome di
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    Giovanni Pietro Lucchese, perchè suddito di quella Repubblica, oltre che a Lucca più che altrove ricevè onori, e lasciò grate memorie negli allievi della sua scuola, e negli atti di pubblica beneficenza. (MEMOR. LUCCH. T. IX)
    La parrocchia di Avenza ha 1910 abitanti.

    AVENZA (SPIAGGIA DI). Spiaggia frequentatissima per cagione dei marmi di Carrara che costà si caricano con semplicissimo meccanismo, introducendo fra due grosse antenne i piccoli legni per ricevere i massi sospesi in alto da un argano, mentre una palizzata a guisa di rulli spianati agevola ai navicelli la discesa nel lido inclinatissimo e non approdabile dai legni superiori alle venti tonnellate. Le copiose torbe che sino costà sono spinte dal vìcino fiume Magra discostano le onde marine annualmente due braccia circa dalla spiaggia di Avenza.
    Per ragione di ciò riescirono vane le costruzioni e opere dispendiose intraprese nella metà del secolo XVIII sul lembo del littorale di Avenza con la speranza di avere un piccolo porto; le quali opere veggonsi oggi di arenate un terzo di miglio dentro terra.
    Questa spiaggia coperta di migliaja di pezzi di marmo è sparsa di case e capanne, con qualche vicina villa signorile, due delle quali appartenenti alle nobili famiglie Carraresi Monzoni e del Medico.
    Vi sono due fortini a difesa del littorale con un picchetto di artiglieri, e una dogana subalterna a quella di Avenza. La popolazione di questa spiaggia è compresa nella parrocchia di Avenza. –
    Vedere CARRARA.

    AVENZA (SPIAGGIA DI). – Si aggiunga. Il progetto di aprire alla marina di Avenza uno scalo, o canale, se non un porto artificiale, ai bastimenti di vela latina, ostato maturamente esaminalo di nuovo e deliberato dal Duca attuale di Modena Francesco IV, che nel 1845 ha ordinato grandiosi lavori in quella spiaggia per eseguirsi, com’è sperabile, con ottimo successo.
Localizzazione
ID: 299
N. scheda: 3900
Volume: 1; 5; 6S
Pagina: 174 - 176; 210; 17
Riferimenti:
Toponimo IGM: Avenza
Comune: CARRARA
Provincia: MS
Quadrante IGM: 096-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1585321, 4877644
WGS 1984: 10.06586, 44.04856
UTM (32N): 585384, 4877818
Denominazione: Avenza, Lavenza - Spiaggia di Avenza - Scalo di Avenza
Popolo: S. Pietro ad Avenza
Piviere: S. Andrea a Carrara
Comunità: Carrara
Giurisdizione: Carrara
Diocesi: (Luni - Sarzana) Massa Ducale
Compartimento: x
Stato: Ducato di Massa
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