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Nicosia di Calci

 

(Convento di Nicosia)

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    NICOSIA DI CALCI nel Val d’Arno pisano. – Monastero già appellato EPISCOPIA, e abitato un tempo da’ canonici regolari Agostiniani con chiesa dedicata a S. Agostino; la quale è stata eretta in parrocchia dopo che essa con l’annesso claustro fu consegnata ai Francescani della Riforma che attualmente l’ufiziano, nel pievanato di Calci, Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a ponente-maestro di Vico Pisano, Diocesi e Compartimento di Pisa.
    Risiede alla base occidentale del monte della Verruca in luogo già appellato
    Rezzano o Ressano alla sinistra del torrente di Monte Magno, a cavaliere della strada che conduce a quel villaggio. – Cotesto Monastero insieme con la chiesa fu edificato verso il 1264 dal B.Ugone da Fasiano, arcivescovo di Nicosia, in una selva che acquistò dai monaci Cistercensi di S. Michele della Verruca. A compimento del qual edifizio l’arcivescovo di Pisa, Federigo Visconti, che consacrato e posto aveva la prima pietra nel giorno 13 maggio dell’anno 1264, nel giorno 21 dicembre dello stesso anno dalla sua villa di Calci diresse una enciclica a tutti i fedeli della diocesi per esortarli a contribuire con sussidi al proseguimento del sacro edifizio di Nicosia, allora appellato di Episcopia e più tardi anche di S. Agostino a Rezzano nella Valle Calcisana.
    Quattr’anni dopo, con deliberazione dell’8 giugno 1268, il potestà e anziani del Comune di Pisa, aderendo alle istanze di Ugone da Fasiano, accolsero sotto la loro protezione il claustro dei canonici di Nicosìa posto nella Valle Calcisana.
    Un secolo dopo alla canonica medesima fu aggregato, il Monastero di S. Paolo all’Orto in Pisa, talché entrambi nel 1257 dipendevano da un solo capo di quelle canoniche di Agostiniani col titolo di priore. Finalmente con decreto dei 28 maggio del 1404 (stile pisano) Gabbriello Maria Visconti signor
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    di Pisa, attesa l’istanza fattagli dai religiosi di Nicosìa , esentò i beni tutti di quel monastero da qualunque imposizione e gabella. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Convento di Nicosìa.)
    Cotesto monastero però nel 1292 soffrì un saccheggio dall’oste lucchese unitasi alla fiorentina a danno de’Pisani. – (PTOLOMEI,
    Annal. LucenS. )
    Finalmente soppressi gli Agostiniani Scopetinj, il claustro di Nicosìa sul declinare del secolo decimottavo fu dato ai Frati della Riforma di S. Francesco, allorché la chiesa di S. Agostino annessa alla canonica fu eretta in parrocchia sottoposta alla battesimale di Calci.
    Essa nel 1833 contava 463 abitanti.

    NICOSIA DI CALCI. – Nel 1845 la sua parrocchia contava nella Comunità principale di Vico Pisano 220 Abitanti ed in quella di Pisa entrava una frazione di 344 individui. – TOTALE
    Abitanti 564.
Localizzazione
ID: 2994
N. scheda: 35880
Volume: 3; 6S
Pagina: 642; 168
Riferimenti: 9000, 44180
Toponimo IGM: Convento di Nicosia
Comune: CALCI
Provincia: PI
Quadrante IGM: 105-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1622578, 4841400
WGS 1984: 10.52247, 43.71707
UTM (32N): 622641, 4841575
Denominazione: Nicosia di Calci
Popolo: S. Agostino a Nicosia
Piviere: S. Giovanni Battista a Calci
Comunità: Vico Pisano
Giurisdizione: Vico Pisano
Diocesi: Pisa
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana
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