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NOVOLI (S. CRISTOFANO A) nel Val d’Arno sotto Firenze. – Nel 1845 la sua parrocchia contava 181 Abitanti nella Comunità principale del Pellegrino, e mandava una frazione di 87 individui nella Comunità di Brozzi. – TOTALE Abitanti 268.

NOVOLI, o NUOVOLI nel Val d'Arno fiorentino. – Contrada con due chiese parrocchiali (ERRATA: S. Andrea e S. Cristofano) (S. Maria e S. Cristofano) la prima nel piviere di S. Stefano in Pane, l'altra suburbana della cattedrale di Firenze, nella Comunità del Pellegrino, Giurisdizione di Fiesole, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Cotesta contrada è attraversata dalla via di Polverosa, la quale staccasi dalla Strada Nuova lungo le mura di Firenze e che un dì esciva da una delle porte della città chiamata Polverosa. La qual via passa da S. Jacopino in Polverosa e cavalcato il ponte di S. Donato sopra il Mugnone, di là s'inoltra per la Torre degli Agli parallela alla Regia lucchese finché si unisce a quest'ultima presso il borgo di Peretola.
La chiesa di S. Cristofano a Nuovoli è situata quasi a 2 miglia lungi dalla città lungo una traversa fra la strada di Polverosa e la Regia lucchese; mentre l'altra di S. Maria a Nuovoli che resta un quinto di miglio più vicina a Firenze risiede dalla parte opposta della via Polverosa in una traversa che guida sulla strada di Sesto e Prato presso il borgo di Castello.
Rispetto alla chiesa di S. Maria a Nuovoli abbiamo memorie fino dal secolo XII in una pergamena del 5 agosto 1201, nella quale si dice, che essendo stata atterrata questa chiesa da una piena dell'Arno, né potendosi riedificare nel luogo medesimo sul pericolo di un'altra inondazione e rovina, con quell'atto rogato in Firenze fu convenuto fra il prete
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Corbizzo rettore della chiesa atterrata ed il pievano di S. Stefano in Pane, che il predetto rettore avrebbe riedificato di nuovo la chiesa di S. Maria a Nuovoli sopra un pezzo di terra posto in luogo Cafaggio che il pievano predetto gli consegnò della misura di due stiora, promettendo altronde quest'ultimo di rifare a sue spese la canonica annessa alla chiesa fino allora dal rettore abitata nel luogo di Vignale – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dell'Arch. Gen.)
Se poi alla fabbrica di detta chiesa contribuisse qualche altro benefattore o patrono, io lo ignoro; sò bensì che sino al declinare del secolo XIV il patronato della chiesa di S. Maria a Nuovoli appartenne a Francesco di Giovanni de'Romandelli governatore dello spedale di S. Jacopo e S. Eusebio in Polverosa, il quale per testamento chiamò a succedere nella sua eredità i consoli dell'arte di Calimala. Ciò è reso noto da una pergamena del 20 ottobre 1390 scritta nel popolo di S. Cecilia di Firenze. In vigore della quale disposizione testamentaria i consoli di quell'arte, come eredi di Francesco de'Romandelli, divennero anco patroni di S. Maria a Nuovoli nel piviere di S. Stefano in Pane. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte cit.)
Finalmente la chiesa attuale di S. Maria Assunta a Nuovoli conta una più moderna costruzione, nel modo che lo indica il millesimo scolpito sull'architrave della porta d'ingresso, che segna l'anno MDLXVII. – Questa chiesa di mediocre grandezza ha davanti un portico e dentro tre altari, compreso quello di mezzo alla romana. Nell'altare laterale a destra di chi entra esiste una buona tavola rappresentante i tre SS. Apostoli Pietro, Paolo e Jacopo con S. Antonio Abate, pittura che sembra della scuola del Frate. L'annessa chiesa della Compagnia ha le pareti dipinte a fresco rappresentanti la
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vita di N.S. Gesù Cristo in tanti spartimenti tramezzati dalle figure degli Apostoli dipinte in 12 nicchie. Nell'altare di fondo avvi un quadro dell'Assunzione di Maria, opera del Salvestrini, uno dei migliori allievi del Bilivert, lo stesso che dipinse tutto l'oratorio nel 1608.
Il popolo di S. Maria di Nuovoli confina a levante con la parrocchia di S. Jacopino in Polverosa, a grecale con quella di S. Stefano in Pane, a settentrione con il popolo di S. Maria a Quarto, e a ponente con l'altro di S. Cristofano a Nuovoli.
Trovasi compreso nel distretto di questa parrocchia l'antico monastero di S. Donato in Polverosa, o a Torri convertito attualmente in una magnifica villa con vasti annessi del principe Anatolio Demidoff. Anche la villa Panciatichi alla Torre degli Agli, nota ai botanici per essere escito dal suo giardino il bizzarro frutto di agrume chiamato Bizzaria, fa parte del distretto di S. Maria a Nuovoli.
La chiesa di S. Cristofano a Nuovoli, sebbene resti un quinto di miglio più lontana della prenominata da Firenze, era una delle parrocchie suburbane fino dal sec. XIII, trovandola registrata sotto il pievanato di S. Giovanni di Firenze (l'antico Duomo) nel catalogo delle chiese della diocesi fiorentina redatto nel 1299. – (LAMI, Mon. Eccl. Fior. pag. 532).
Per altro col progredire de’secoli questo diritto sembra che restasse abolito, tostoché la chiesa di S. Cristofano a Nuovoli nella visita episcopale fatta nel 1638 dall'Arcivescovo Pietro Niccolini fu nuovamente dichiarata suburbana, siccome apparisce da una lapida della chiesa stessa murata dietro l'altar maggiore.
Essa è di una struttura e ampiezza consimile alla chiesa di S. Maria a Nuovoli, con un portico a un solo arco davanti alla facciata e la pittura di un gigantesco S. Cristofano nella parete esterna accosto alla porta di chiesa.
La
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qual chiesa è stata da capo a fondo nel 1837 restaurata e con gran decenza di sacre suppellettili ornata, compresa un orchestra coll'organo, il campanile, campane, sagrestia e canonica a spese dello zelante priore attuale Pasquale Ciatti.
La cura di S. Maria a Nuovoli è di data di S. A. I. e R. Questa di S. Cristofano è di padronato, per due voci dei marchesi Guadagni, e per una voce della congregazione di S. Martino de’Buonuomini.
La parrocchia di Maria a Novoli, o Nuovoli, nel 1833 aveva 379 abitanti.
La parrocchia di S. Cristofano a Nuovoli nello stesso anno faceva 276 abitanti.

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Novoli, Nuovoli (S. Cristofano)

(Novoli (SO))

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